- Dal primo gennaio 2023 è scattato l’obbligo dell’attestazione SOA per le imprese che lavorano presso cantieri in cui intervengono i bonus edilizi.
- L’obbligo dell’attestazione scatta entro precisi limiti, ovvero per i contratti con un valore che supera 516.000 euro.
- L’attestazione SOA viene rilasciata da Organismi di Attestazione autorizzati dall’ANAC.
Per il 2023 arriva un ulteriore tassello per ciò che riguarda i lavori condotti nella sfera dei bonus per l’edilizia, come il superbonus 110%. In particolare, viene resa obbligatoria l’attestazione SOA per tutte le imprese che operano nell’edilizia presso cantieri in cui intervengono queste agevolazioni, entro certe soglie di spesa per i lavori.
Si tratta di una speciale autorizzazione, garantita da soggetti autorizzati ANAC, da richiedere ogni qual volta i contratti per i lavori superino i 516.000 euro. Questa autorizzazione precedentemente era obbligatoria solamente nel caso di lavori pubblici o appalti pubblici, tuttavia da questo mese è necessaria anche nel privato.
La nuova misura è contenuta nella legge n.51/2022, insieme alle nuove misure in tema fisco introdotte dal governo. Vediamo nello specifico come funziona questo nuovo obbligo.
Indice
Cos’è l’attestazione SOA
Iniziamo a vedere nel dettaglio cosa si intende per attestazione SOA. Generalmente questa certificazione viene richiesta per la partecipazione di imprese nell’edilizia a gare di appalto, per lavori pubblici. Viene rilasciata da enti autorizzati ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) per i lavori la cui cifra supera 150.000 euro.
Generalmente quindi questa attestazione ha l’obiettivo di certificare che l’impresa è idonea a compiere l’opera, poiché rispetta alcuni requisiti importanti. Si tratta di requisiti che rientrano in tre macro aree, come indicato nella seguente tabella.
Macro area | Requisiti specifici |
Idoneità professionale | L’impresa deve essere iscritta al Registro della Camera di Commercio, Industria, Artigianato, agricoltura o presso ordini professionali specifici. |
Idoneità economica e finanziaria | L’impresa deve dimostrare un fatturato annuale minimo, avere la documentazione sui conti annuali, sul fatturato e rendicontazioni bancarie. |
Capacità tecniche e professionali | L’impresa deve presentare i nomi e i titoli di studio dei tecnici presenti, mostrare i lavori svolti negli ultimi cinque anni, presentare le attrezzature e gli strumenti utilizzati. |
L’attestazione SOA viene rilasciata dagli enti autorizzati previa verifica del possedimento di tutti i requisiti visti sopra. Le imprese che presentano tali requisiti possono quindi partecipare a determinati bandi di concorso pubblici, per iniziare importanti opere sul territorio.
Oltre a questi requisiti, vanno rispettati anche quelli minimi per ciò che riguarda la correttezza fiscale e l’integrità morale: l’impresa deve infatti dimostrare di non aver commesso reati, frodi di tipo fiscale, false dichiarazioni e similari. Normalmente l’attestazione SOA ha una validità di 5 anni.
Obbligo per i privati con i bonus edilizi
Con l’arrivo dei bonus per l’edilizia, lo stato ha messo a disposizione di imprese e privati cittadini diversi sostegni fiscali per lo svolgimento di diverse tipologie di lavori, principalmente per il miglioramento energetico e la tutela dal rischio sismico.
Nel 2023 alcuni sostegni sono ancora disponibili, e a partire da gennaio scatta l’obbligo dell’attestazione SOA per tutte le imprese che svolgono lavori agevolati dai bonus. Tuttavia, in questo caso l’entità del lavoro dev’essere almeno di 516.000 euro per far scattare l’obbligo.
Questo significa che per i lavori sotto questa cifra, le imprese sono esonerate. La novità prevista per quest’anno estende quindi l’attestazione SOA anche al settore privato. Ma bisogna ancora fare una precisazione.
L’obbligo vero e proprio dell’attestazione scatta a partire dal primo giorno di luglio 2023, tuttavia già dal primo gennaio 2023 si deve dimostrare di aver siglato un contratto con un ente autorizzato al rilascio dell’attestazione.
Quando si applica l’obbligo dell’attestazione SOA
Tralasciando i requisiti visti prima, l’obbligo dell’attestazione SOA scatta per i lavori che rientrano nelle agevolazioni per l’edilizia per cui è possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Si tratta quindi di diversi bonus fiscali:
- superbonus 110%;
- ecobonus (con modalità ordinarie);
- bonus facciate;
- sismabonus;
- bonus casa;
- bonus fotovoltaico;
- bonus barriere architettoniche al 75%;
- bonus per le colonnine di ricarica delle auto elettriche.
Anche in questo caso, come accade per le gare di appalto, le verifiche vengono condotte sull’impresa per verificare che vengano rispettati i requisiti inerenti la trasparenza fiscale, la capacità tecnica, economica e i requisiti di lavoratori e strumenti.
Tuttavia ci sono alcuni tipi di lavori per cui non è necessaria l’attestazione SOA. Si tratta prima di tutto dei lavori già in corso d’opera, al 21 maggio 2022, e di tutti i contratti di appalto, o subappalto, siglati precedentemente al momento in cui è entrata in vigore la nuova regola, ovvero il 21 maggio 2022.
Le motivazioni del nuovo obbligo
Vediamo nello specifico quali sono le motivazioni per cui è stato aggiunto questo nuovo obbligo, tra le procedure burocratiche necessarie per accedere ai bonus fiscali per l’edilizia. L’obbligo dell’attestazione SOA, superata una certa soglia di costo dei lavori, è stato introdotto come strumento di ulteriore trasparenza.
Si tratta di un ulteriore strumento contro le frodi intorno a questi bonus, e per limitare le imprese improvvisate, ovvero che nascono solamente per poter accedere ai benefici fiscali introdotti con i bonus per l’edilizia.
Con questa attestazione infatti si va a verificare l’idoneità dell’impresa, anche in base ai lavori svolti negli ultimi anni. Da luglio 2023 i lavori che superano la soglia prevista saranno affidati solamente a quelle imprese che rispettano tutti i requisiti, verificati dall’attestazione SOA.
Fino al primo luglio 2023 vi è ancora una fase transitoria, che permette alle imprese di adoperarsi nella sottoscrizione di un contratto con un ente autorizzato a tale certificazione.
Attestazione SOA – Domande frequenti
Si tratta di una certificazione che attesta che le imprese edilizie coinvolte in concorsi pubblici rispettano determinati requisiti. Dal 2023 è necessario in alcuni casi anche per accedere ai bonus fiscali per l’edilizia.
L’attestazione SOA viene rilasciata da Organismi di Attestazione autorizzati dall’ANAC.
Scatta per lavori di edilizia superiori a 516.000 euro, per cui si applicano i bonus fiscali, come il superbonus 110%. Ecco cosa sapere.
Buongiorno. Qualora io abbia sottoscritto un contratto con un condominio superiore a 516 mila euro a settembre 2022, dovendo ancora fare il primo sal, se mi sono iscritto per la certificazione soa a marzo (comunque prima del sal) avrò problemi?
Buonasera,
non dovrebbe essere un problema, in quanto “L’obbligo vero e proprio dell’attestazione scatta a partire dal primo giorno di luglio 2023, tuttavia già dal primo gennaio 2023 si deve dimostrare di aver siglato un contratto con un ente autorizzato al rilascio dell’attestazione”.
Per essere certi le consigliamo di approfondire con il suo ingegnere.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
Ho una domanda:
Nel giugno 2022 ho sottoscritto un contratto di appalto con un mini condominio per un importo superiore ai 516000 , ho anche sottoscritto un contratto di acquisizione soa che è scaduto a fine novembre 2022 , senza essere riuscita a consegnare i documenti per avere la certificazione per problemi psicologici.
Sottoscrivendo un nuovo contratto di acquisizione soa a marzo 2023 , la mia domanda è : per il periodo nel quale non avevo né un contratto soa né la certificazione soa , i bonus relativi a quel cantiere che ho iniziato a giugno 2022 gli ho persi ? Se non c’è la continuità del contratto soa per 3 mesi in pratica di buco ,cosa succede ?
Grazie
Buonasera,
la questione che pone è molto specifica e richiederebbe un approfondimento con una attività di consulenza specialistica.
Grazie per averci scritto