Assicurazione professionale architetti: come funziona, cosa copre, obblighi

L’assicurazione professionale architetti è una forma di tutela che copre eventuali richieste di risarcimento per danni causati a terzi nell’esercizio della professione. Continua a leggere per sapere tutti i dettagli.

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  • L’assicurazione professionale architetti tutela i professionisti da danni causati a terzi nell’esercizio dell’attività.
  • Le polizze assicurative professionali possono coprire la richiesta di danni antecedenti alla stipula secondo la retroattività.
  • Per i professionisti iscritti all’albo è obbligatorio stipulare una polizza assicurativa professionale, salvo alcune eccezioni.

I professionisti, come gli architetti, hanno bisogno di una tutela per difendersi dai danni derivanti dall’esercizio della propria attività, perciò devono sottoscrivere un’assicurazione professionale.

Infatti, nel momento in cui un architetto realizza un progetto, è direttamente responsabile nei confronti del cliente per il lavoro svolto. Ma, in caso di errori, deve essere tutelato da una polizza assicurativa professionale.

Questa, in base al D.P.R. 137/2012 del 7 agosto 2012, è obbligatoria per tutti i professionisti iscritti agli Albi appositi. Tuttavia, vi sono alcune eccezioni che vedremo di seguito.

Ma cosa copre un’assicurazione professionale architetti, a quanto ammonta il massimale e come si sceglie la giusta polizza assicurativa? Vediamo le risposte.

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Cos’è l’assicurazione professionale architetti e come funziona

L’assicurazione professionale architetti è una forma di tutela obbligatoria per i professionisti perché li copre dagli eventuali danni causati a terzi nell’esercizio della professione.

Di conseguenza, in caso di richiesta di risarcimento di danni da parte di terzi, il professionista non risponderà con il patrimonio personale, ma sarà la polizza a risarcire il soggetto che ha subìto il danno, entro i massimali stabiliti da contratto.

L’obiettivo della polizza assicurativa professionale è, quindi, quello di proteggere il patrimonio personale del professionista dalle richieste di risarcimento danni avanzate dai soggetti danneggiati.

Assicurazione professionale architetti: chi deve stipularla

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L’assicurazione professionale architetti, o Responsabilità Civile Professionale, deve essere stipulata dagli architetti iscritti all’Albo, anche se lavorano in studi associati. Tuttavia, vi sono alcuni casi in cui la polizza non è obbligatoria. Infatti, sono esonerati dalla stipula di una polizza assicurativa professionale:

  • gli architetti in regime di collaborazione con uno studio in via continuativa, che sono protetti dalla polizza stipulata dal titolare dello studio da apposita clausola;
  • i dipendenti di enti pubblici o privati che svolgano attività professionale per l’ente con rilevanza esterna, perché coperti dalla polizza stipulata dallo stesso ente;
  • gli architetti dipendenti di enti pubblici o privati che svolgono attività professionale per l’ente senza rilevanza esterna;
  • le società di persone: non è necessaria l’assicurazione per la società, mentre invece i soci che svolgono incarichi professionali devono essere assicurati.

Per ottenere la tutela stabilita dalla polizza, l’assicurato deve unicamente versare, a cadenza mensile, semestrale o annuale, il premio assicurativo. Generalmente l’importo è calcolato in base al fatturato realizzato dal professionista nell’esercizio precedente.

Assicurazione professionale architetti: cosa copre

L’assicurazione per gli architetti protegge il patrimonio del professionista dalle richieste di risarcimento per danni causati nell’esercizio della professione. Tali errori possono essere, ad esempio:

  • errori di progettazione;
  • mancanze durante la direzione dei lavori;
  • l’inosservanza delle disposizioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

In generale, possiamo dire che la polizza assicurativa professionale copre le responsabilità civili, amministrative, penali e disciplinari. Agisce, quindi, anche in caso di colpa grave e da danni causati da una violazione della privacy o dallo smarrimento di documenti.

Retroattività e ultrattività

I contratti assicurativi generalmente prevedono due clausole fondamentali: la retroattività e l’ultrattività.

La retroattività è la clausola con cui l’assicurato è tutelato anche dai danni causati in un momento antecedente alla stipula del contratto di assicurazione professionale la cui richiesta di risarcimento avviene successivamente. Tuttavia, questa clausola è valida a condizione che il professionista non sia già a conoscenza del danno causato.

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La retroattività può coprire un periodo di tempo che va dai 5 ai 10 anni antecedenti alla stipula della polizza assicurativa. Di conseguenza, i danni causati in un periodo precedente alla validità della retroattività non sono coperti dall’assicurazione professionale. Perciò il professionista dovrà rispondere con il suo patrimonio personale.

Lo stesso vale anche per i danni già noti all’assicurato e non dichiarati al momento della stipula della polizza assicurativa.

Invece, l’ultrattività, anche detta garanzia postuma, è la clausola secondo la quale la polizza tutela l’assicurato per un periodo che può andare fino a 10 anni dopo la cessazione dell’assicurazione per danni causati nel periodo di validità dell’assicurazione. Tale protezione si estende anche agli eredi dell’ex assicurato.

L’assicurazione professionale per architetti è obbligatoria?

Con il D.P.R. 137/2012 del 7 agosto 2012 è stato introdotto per tutti gli architetti l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa professionale. Di conseguenza, dall’anno 2013 è diventata obbligatoria per coloro che svolgono questa professione attivamente.

Infatti, l’articolo 5 del decreto stabilisce che il professionista è tenuto a stipulare, anche con convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, un’assicurazione per i danni al cliente durante l’esercizio dell’attività  professionale.

Dall’altra parte, invece, il professionista è obbligato a rendere noti al cliente gli estremi della polizza al momento dell’assunzione dell’incarico.

La mancata stipula dell’assicurazione porta a diverse possibili conseguenze per il professionista. Infatti, il mancato rispetto dell’obbligo costituisce un illecito disciplinare e può portare anche alla radiazione dall’Albo professionale.

Assicurazione professionale architetti: le regole

Per comprendere al meglio il funzionamento e le regole di un’assicurazione professionale è indispensabile capire cosa sono la franchigia e il massimale della polizza.

La franchigia è definita come l’importo stabilito da contratto che resta a carico dell’assicurato. Ad esempio, se la franchigia è fissata a 250 euro e la richiesta del danno è di 250 euro, in tal caso l’architetto dovrà rispondere interamente con il patrimonio personale. Per richieste di risarcimento superiori, oltre questa cifra sarà l’assicurazione a rispondere.

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L’ammontare della franchigia varia in base al fatturato. Ad esempio, il massimale può essere pari a:

  • 1.000 euro per fatturati fino a 100.000 euro;
  • 2.000 euro per fatturati tra i 100.001 euro e i 200.000 euro;
  • 3.000 euro per fatturati superiori a 200.001 euro.

Invece, il massimale è definito come l’importo massimo che la polizza è disposta a risarcire. Per gli architetti, il massimale generalmente va da un minimo di 250.000 euro fino a un massimo di 10 milioni di euro. Tuttavia, in caso di esigenze particolari, la compagnia assicurativa può riconoscere massimali più elevati.

Invece, come abbiamo anticipato, il premio assicurativo è l’importo che si deve corrispondere alla compagnia per godere della tutela. Anche questo varia in base al fatturato realizzato dall’architetto nell’esercizio precedente.

Come scegliere l’assicurazione professionale

Per scegliere una polizza assicurativa professionale è importante prima di tutto conoscere quali sono le esigenze del professionista. In base a questo bisognerà individuare le polizze che rispondono a tali esigenze.

In genere, i fattori a cui prestare attenzione sono i seguenti:

  • tipologia di copertura assicurativa: le più comuni sono le formule “all risk” e quelle “a rischio nominato” con le singole coperture;
  • danni esclusi dalla copertura: i contratti specificano quali danni e quali casistiche sono esclusi dalla copertura assicurativa;
  • coperture aggiuntive: coperture assicurative dell’intero studio o copertura per gli infortuni su danni subiti da prestatori di lavoro;
  • soggetti inclusi nella copertura: se la polizza copre solamente l’assicurato o anche i suoi collaboratori e dipendenti;
  • forma contrattuale: la “claims made” include la retroattività mentre la “loss occurrence” copre solo da danni e richieste di risarcimento pervenuti durante il periodo di validità della polizza;
  • franchigia e scoperto stabiliti dal contratto assicurativo;
  • massimali e premio.

Assicurazione professionale architetti – Domande frequenti

Quanto costa l’assicurazione professionale per un architetto?

Il premio assicurativo che l’architetto deve versare annualmente o mensilmente per ottenere la copertura varia in base al fatturato realizzato nell’esercizio precedente e dai calcoli effettuati dalla compagnia assicurativa.

Gli architetti sono obbligati a stipulare una polizza assicurativa professionale?

Si, in base al D.P.R. 137/2012 del 7 agosto 2012, dal 2013 gli architetti hanno l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa professionale. Tuttavia, vi sono alcuni professionisti che sono esonerati da tale obbligo. Scopri qui quali sono le eccezioni.

Cosa copre la polizza RC professionale?

La polizza RC professionale copre le responsabilità civili, amministrative, penali e disciplinari dei professionisti. Quindi, protegge gli architetti da eventuali danni causati a terzi durante l’esercizio della professione.

A cosa serve l’assicurazione professionale?

L’obiettivo della polizza assicurativa professionale è quello di tutelare il patrimonio personale del professionista in caso di richiesta di risarcimento di danno causato nell’esercizio del mestiere.

Cos’è il massimale di un’assicurazione professionale?

Il massimale è l’ammontare massimo che una compagnia assicurativa è disposta a risarcire per conto dell’assicurato in caso di richieste di risarcimento di danni. L’importo del massimale è calcolato in base al fatturato del professionista.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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