- Per aprire partita IVA come giardiniere è necessario registrarsi al RUP e conseguire l’attestato di idoneità attraverso un corso regionale.
- Il codice ATECO per l’attività di giardiniere è il seguente: 81.30.00, con riferimento alla realizzazione, cura e manutenzione dei parchi e giardini.
- La partita IVA per giardiniere rientra tra le attività artigianali, per tanto puoi accedere al regime forfettario e sarai tenuto al versamento di contributi INPS minimi.
In base a un report della Coldiretti, nel 2022 il numero di aperture di partite IVA come giardiniere sono incrementate del 51% rispetto ai 6 anni precedenti. Un dato che riflette una serie di cambiamenti adottati dal Governo italiano al fine di incentivare questa professione e contrastare le attività in nero.
Infatti, dal 2016 per svolgere questo lavoro sono richieste specifiche competenze, oltre al rispetto dei requisiti professionali e imprenditoriali.
Nella nostra guida troverai tutti gli step necessari per aprire partita IVA come giardiniere, con i costi e gli eventuali guadagni. In questo modo potrai valutare tutti i pro e contro di svolgere in maniera professionale questa attività, oltre a regolarizzare la tua posizione contributiva e fiscale.
Indice
- Cosa fa il giardiniere
- Requisiti per lavorare come giardiniere
- Giardiniere senza partita IVA
- Come aprire una partita IVA per ditta di giardinaggio
- Codice ATECO per giardiniere
- Regime forfettario e attività di giardiniere
- Partita IVA per giardiniere e contributi INPS
- Quanto costa aprire una ditta di giardinaggio
- Quanto guadagna un giardiniere con partita IVA?
Cosa fa il giardiniere
La figura del giardiniere spesso viene equiparata a quella di un tuttofare, che si dedica per passione alla cura del verde, effettuando quella che comunemente viene definita la manutenzione di un giardino o di un parco. Tuttavia, è una figura professionale specializzata, con competenze che vanno dalla botanica, all’impiantistica, fino al design.
A questo devi aggiungere che l’attenzione al rispetto all’ambiente e le nuove normative finalizzate alla tutela del verde, l’hanno resa una professione molto ricercata e che puoi svolgere sia in modo autonomo, aprendo una partita IVA per giardiniere, sia come ditta individuale o impresa artigianale, sia come dipendente di una società specializzata.
Un giardiniere può svolgere diverse tipologie di attività:
- manutenzione di aree verdi per case ed edifici;
- manutenzione di campi sportivi;
- gestione di parchi per uso ricreativo, acque lacustri e correnti;
- realizzazione di spazi verdi antirumore, vento, erosione e visibilità;
- realizzazione e manutenzione di aree verdi per vie di comunicazione;
- realizzazione di spazi verdi per edifici commerciali e industriali.
Requisiti per lavorare come giardiniere
Per iniziare l’attività di giardiniere devi seguire una serie di step. Il primo è quello di ottenere i requisiti previsti dall’art 12 della legge 154/2016. In base ad essa possono svolgere questa professione:
- gli iscritti al RUP;
- le imprese agricole e partita IVA iscritte al Registro delle Imprese e che abbiano conseguito l’attestato di idoneità.
Il RUP, ovvero il Registro Ufficiale Produttori, è stato istituito per raggruppare tutte le aziende che producono e commercializzano prodotti vegetali e affini, indicati dall’art 19 e 20 dal D.P.R 214/2005. È importante precisare che la norma delega le Regioni alla creazione del registro RUP.
Ciò significa che possono esserci delle differenze procedurali per quanto riguarda la registrazione in base a dove è situata l’attività di giardinaggio. Diventa quindi utile conoscere quali sono i parametri, oppure rivolgersi a un professionista come uno studio di commercialisti.
L’altro requisito riguarda l’acquisizione dell’attestato di idoneità, conseguito una volta effettuati specifici corsi a livello Regionale. Anche in questo caso, vi sono differenze procedurali in base a dove si colloca la tua attività professionale. Basta considerare che alcune Regioni permettono l’acquisizione dell’attestato di idoneità attraverso un’autocertificazione dei requisiti.
Esonero ai corsi Regionali
Sono previsti dei casi in cui sarai esonerato dal dover frequentare i corsi di formazione regionali. Infatti, non è richiesto questo requisito se già hai delle competenze in quanto:
- possiedi una laurea nelle discipline agrarie, forestali e ambientali;
- hai frequentato un master di gestione del verde e del paesaggio;
- sei iscritto a Ordini o Collegi professionali del settore agrario e forestale;
- hai conseguito la qualifica di operatore agricolo o il diploma in materia di discipline agrarie e forestali.
Inoltre, per le attività di giardiniere iniziate prima del 2016, sei esonerato dal conseguire i corsi di formazione se hai un’esperienza di lavoro da almeno 2 anni, come titolare dell’impresa di giardinaggio oppure come collaboratore familiare o dipendente.
Giardiniere senza partita IVA
È possibile svolgere l’attività di giardiniere senza partita IVA? Un quesito che si pone, dato che questa professione viene incorporata tra quelle artigianali. Rispondiamo subito in modo affermativo. Infatti, puoi comunque dedicarti al giardinaggio come hobby o come lavoro part-time.
Tuttavia, per rientrare tra quei lavori occasionali senza partita IVA, è necessario che l’attività venga svolta con dei limiti temporali e quindi con:
- occasionalità;
- non in modo continuato;
- con prestazioni sporadiche.
In particolare, nell’arco dell’anno non puoi superare i 30 giorni di lavoro, indipendentemente se svolti in maniera consecutiva oppure alternata. Ciò determina anche dei limiti ai possibili guadagni che puoi ottenere.
Invece, se vuoi svolgere l’attività in modo professionale e quindi aprire una ditta di giardinaggio acquisendo diverse tipologie di lavori, dalla manutenzione alla progettazione di parchi e giardini, andrai a generare un reddito d’impresa che verrà tassato. Quindi, per regolarizzare la tua posizione, dovrai aprire partita IVA come giardiniere.
Come aprire una partita IVA per ditta di giardinaggio
L’apertura della partita IVA per giardiniere prevede una serie di passaggi più articolarti rispetto a quelli previsti per i professionisti. Infatti, in quanto attività rientrante nel settore artigiano, dovrai aprire una ditta individuale o un’impresa artigiana, oltre a valutare con attenzione la tipologia di regime fiscale da adottare e i costi contributivi.
Il primo passo è quello di richiedere il codice IVA presso il sito dell’Agenzia delle Entrate, effettuando la scelta sia del codice ATECO, sia del regime fiscale e contributivo, nella Gestione INPS Artigiani.
Lo step successivo è quello di iscriverti presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio in cui ha sede la tua attività, nell’Albo Artigiani. A questo punto l’ultimo passaggio è di effettuare la SCIA (Segnalazione di Inizio Attività), una procedura con cui si autocertifica l’inizio dell’attività d’impresa, con la presenza di tutti i requisiti previsti per legge.
Oggi, la procedura di apertura partita IVA è semplificata, dato che con il sistema ComUnica puoi effettuarla direttamente online.
Tuttavia, può essere utile, almeno nelle fasi iniziali, farsi affiancare da un consulente come uno studio di commercialisti, al fine di valutare quali sono le scelte più adatte alla tipologia di attività d’impresa. Infatti, in base alla scelta del codice ATECO e al regime fiscale, si determinano degli effetti dal punto di vista fiscale e contributivo.
Codice ATECO per giardiniere
Tra i primi passaggi che vanno a definire l’aspetto fiscale della tua attività professionale vi è quello della scelta del codice ATECO da giardiniere. Nella tabella seguente abbiamo riportato quello di riferimento.
Categoria | Codice | Definizione |
Sezione | G | Commercio all’ingrosso e al dettaglio |
Divisione | 81 | Attività di servizi per edifici e paesaggio |
Gruppo | 81.3 | Cura e manutenzione del paesaggio |
Categorie | 81.30.0 | Cura e manutenzione aree verdi |
Sottocategorie | 81.30.00 | Cura e manutenzione aree verdi |
Attivando il codice 81.30.00, puoi dedicarti al complesso di attività di manutenzione e di realizzazione di:
- giardini: con riferimento ad abitazioni, edifici pubblici, scuole, ospedali, chiese e strutture commerciali;
- parchi: terreni comunali, privati, cimiteri, aree verdi nelle vie di comunicazione e in edifici industriali;
- campi sportivi: campi da calcio, da golf, da tennis, parchi per uso ricreativo;
- sistemi di protezione ambientali: strutture antirumore, vento ed erosione.
Differenze tra partita Iva giardiniere e tuttofare
Uno degli errori più comuni è quello di associare l’attività di giardiniere con la partita IVA come tuttofare. La confusione si genera dato che per la figura del tuttofare non è presente un codice ATECO particolare, ma si attiveranno quelli necessari per svolgere le specifiche attività. Quindi, per il settore dei giardini puoi scegliere di optare per il codice ATECO:
- 81.21.00: pulizia dei giardini;
- 81.30.00: attività di manutenzione e realizzazione delle aree verdi.
Nel primo caso, puoi svolgere la semplice pulizia dei giardini come tuttofare, ad esempio taglio dell’erba, potatura e rimozione delle erbacee, senza particolari requisiti se non quelli morali previsti per un’attività d’impresa. Invece, se attivi il secondo codice ATECO (81.30.00), devi possedere i requisiti necessari previsti per l’attività di giardiniere.
Regime forfettario e attività di giardiniere
Dal punto di vista fiscale, puoi rientrare come ditta individuale artigiana nel regime forfettario, ottenendo una serie di vantaggi. Di seguito andremo a soffermarci su quali sono gli effetti in ambito della gestione imprenditoriale e della tassazione.
Il primo benefico per le attività con regime forfettario è quello di una gestione contabile semplificata della tua impresa. Infatti, non sei tenuto a redigere un bilancio a fine anno come accade invece per il regime ordinario, e a tenere i registri IVA, dato che con questo sistema agevolato accedi ad una franchigia dall’imposta indiretta e come tale non sarai tenuto alla dichiarazione IVA, ma neanche al versamento mensile e ad inserire questa tassa in fattura.
Inoltre, i vantaggi sono anche dal punto di vista della gestione delle fatture, dato che dovrai applicare il principio di cassa e quindi emetterle e registrarle solo nel momento in cui hai ottenuto il pagamento della tua prestazione.
Quanto paga di tasse un giardiniere in regime forfettario?
L’altro vantaggio di scegliere il regime forfettario per l’attività di giardiniere è quello del risparmio. Infatti, il calcolo del reddito imponibile avviene in modo diverso rispetto a quello degli altri regimi fiscali, in cui si andrà a sottrare il fatturato annuo alle spese mensili.
Nel regime forfettario si applica una percentuale fissa sul fatturato annuo, definita coefficiente di redditività e che varia in base al codice ATECO.
Nel caso della partita IVA per un giardiniere, questo è pari al 67%, quindi il fisco prevede una percentuale di costi fissi del 33%. Inoltre, si applica un’aliquota fiscale che non sarà soggetta agli scaglioni IRPEF, ma equivalente al 5% per i primi 5 anni e del 15% per quelli successivi.
Partita IVA per giardiniere e contributi INPS
Dal punto di vista contributivo, devi iscriverti alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti. Ciò comporta il versamento di:
- contributi minimi;
- contributi variabili a percentuale.
Nel primo caso sei tenuto a pagare una quota di base per i contributi IVS indipendentemente dal tuo fatturato annuo. L’importo per il 2023 è di circa 4.208€ se hai un’età superiore ai 21 anni e di 4.077€ circa se rientri entro questa soglia.
Inoltre, se il tuo reddito supera l’importo minimo, che per il 2023 è di 17.504 euro, devi applicare delle aliquote dal 23,25% al 24% sull’importo in eccedenza, rispettivamente se hai meno di 21 anni o superi questa soglia.
Quanto costa aprire una ditta di giardinaggio
In linea di massima aprire una partita IVA come giardiniere non richiede un investimento iniziale sostanzioso. Infatti, i costi per la richiesta del codice IVA sono gratuiti, salvo il compenso al consulente o allo studio di commercialisti. A questo devi aggiungere il versamento della quota di iscrizione al Registro delle Imprese che varia in base alle regioni e si aggira tra i 150€ e i 250€.
Dal punto di vista dell’avviamento dell’attività dovrai distinguere tra:
- costi fissi: tasse, contributi INPS e tassa camerale annuale;
- attrezzature: strumenti per il taglio, la pulizia, abbigliamento protettivo ecc.;
- personale: avrai un costo per gli stipendi a cui si aggiungono i relativi contributi previdenziali;
- pubblicità: necessaria per far conoscere la tua attività imprenditoriale.
In linea di massima per iniziare l’attività di giardiniere devi valutare un investimento che varia dai 2.500€ in su.
Quanto guadagna un giardiniere con partita IVA?
L’importo che potresti guadagnare dall’attività di giardinaggio varia in base a diversi fattori:
- forma societaria;
- tipologia di attività svolta;
- numero di clienti;
- tempistica di realizzazione;
- costi legati all’attività.
Ovviamente la pulizia di un giardino privato di piccole dimensioni può prevedere un lavoro costante nel tempo, ma ti permetterà di ottenere un ritorno economico minore rispetto alla gestione di uno spazio verde di grandi dimensioni o di un parco.
Inoltre, la progettazione di un’area ricreativa o di un campo è ben diversa dalla sola manutenzione. Tuttavia, devi considerare che più grandi sono gli spazi su cui dovrai intervenire e maggiori saranno le attrezzature specifiche, oltre a eventuale personale full-time o part-time. In media, in Italia una partita IVA come ditta individuale in questo ambito, incassa dai 21.000€ all’anno a salire.
Aprire partita IVA giardiniere – Domande frequenti
Per aprire una partita IVA come giardiniere devi rispettare dei requisiti professionali ed effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio come impresa artigiana.
Sì, può essere un’attività remunerativa, in quanto professione con specifiche competenze e oggi molto richiesta in Italia.
Le tasse per una partita IVA come giardiniere variano in base alla tipologia di regime fiscale adottato. Scopri quali sono le opportunità nella nostra guida.
Non puoi fare il giardiniere in modo sporadico o con la forfettaria se utilizzi attrezzi da lavoro come il taglia erbe e simili perchè devi pagare l’INAIL piena. Non si può fare senza assicurazione.
Articolo molto interessante ed esaustivo. Avrei una domanda a cui nessuno ha saputo rispondere. Io sono un lavoratore dipendente privato, contratto a tempo indeterminato, ma vorrei aprire una partita Iva in ambito agricolo, oppure più specificatamente come progettista e manutentore di aree verdi (ho tutti i requisiti scolastici per farlo). La domanda è : come fare con inps, visto che ho già una posizione aperta derivante dal mio lavoro dipendente?
Buongiorno,
la manutenzione di aree a verde (giardiniere) è una attività artigiana che presenta come requisito essenziale la prevalenza. Nel suo caso, non essendoci prevalenza alcuna, non vi sarà obbligo di iscrizione all’albo degli artigiani e, conseguentemente, all’inps ivs artigiani. Nel suo caso solo partita iva, iscrizione camera di commercio e richiesta di esonero dal versamento dei contributi previdenziali.
Grazie per averci scritto
Salve, sono dipendente da più di 10 anni con qualifica di giardinaggio, codice ateco 81.30. Vorrei aprire una partita iva in forfettario. Ho bisogno di corsi particolari o bastano gli anni di lavoro?
Buongiorno,
dipende molto dalla attività che viene svolta in concreto, potrebbe non essere necessario alcun requisito professionale specifico, in casi di attività molto semplici. Se subentra la vendita di piante, la pulizia, ecc. i requisiti potrebbero essere più stringenti. Si consiglia di approfondire con un commercialista sulla base della specifica attività.
Grazie per averci scritto