- Per aprire un compro oro è obbligatorio iscriversi all’OAM, ottenere la licenza della Questura e aprire la Partita Iva.
- Il codice Ateco da utilizzare all’apertura della Partita Iva è: 47.77.00: “commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria”.
- I compro oro non possono aderire al regime fiscale forfettario, ma aderiscono al regime del margine.
Dopo il boom del 2010, oggi aprire un compro oro è ancora una buona idea di business? In Italia, negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una crisi del settore, dopo l’exploit del 2010.
Ma nel 2017 è stato introdotto il decreto n.92/2017, che ha stabilito regole più stringenti in modo da contrastare attività criminali attuando restrizioni più severe.
Infatti, oggi aprire un compro oro richiede numerosi adempimenti. Eppure, nonostante la crisi che ha colpito il settore, ancora oggi aprire questo tipo di attività può essere conveniente.
Per farlo, però, è necessario possedere alcuni requisiti e seguire una procedura prestabilita di adempimenti per avviare un’attività che risulti in regola. Qui troverai la guida a tutti i passaggi da seguire per avviare un compro oro, i costi previsti e i requisiti richiesti.
Indice
Cosa sono i compro oro
Il compro oro è un’attività commerciale che si occupa della compravendita di oggetti in oro e di materiali preziosi.
I compro oro, a differenza di orefici e gioiellerie, acquistano esclusivamente oro usato e gioielli usati per rimetterli nel mercato come prodotti finiti o come oggetti destinati alla fusione.
Si tratta di un’attività economica dotata di licenza rilasciata dalla Questura. L’operatore ha l’obbligo di controllare la caratura dei gioielli e degli oggetti in oro dei soggetti privati. Il privato, quindi, vende l’oggetto prezioso al prezzo stabilito dalla quotazione dell’oro.
Aprire un compro oro: requisiti
Per aprire un compro oro bisogna essere prima di tutto in possesso dei requisiti morali, ossia:
- non avere riportato una condanna per la quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni;
- non essere considerati dalle autorità delinquenti abituali o professionali;
- avere compiuto 18 anni;
- non avere subito condanne in materia penale, di non avere pendenze relative a reati soggetti alla legislazione antimafia.
Ma oltre a quelli morali sono previsti ulteriori requisiti, che sono:
- ottenere la licenza di Pubblica sicurezza per l’attività in materia di oggetti preziosi al fine
- iscriversi al registro degli operatori compro oro, istituito presso l’Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi (OAM);
- presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) tramite lo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP);
- aprire la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate;
- iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza;
- ottenere l’autorizzazione del Comune per l’affissione dell’insegna;
- apertura delle posizioni INPS e INAIL.
La Licenza di Pubblica Sicurezza non può essere riconosciuta ai soggetti che:
- hanno riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo e non hanno ottenuto la riabilitazione;
- sono sottoposti all’ammonizione o a misura di sicurezza personale o sono stati dichiarati delinquente abituale, professionale o per tendenza.
L’iscrizione all’OAM si effettua presentando un’apposita istanza, contenente i propri dati in formato elettronico attraverso i canali telematici. Non sono, invece, richiesti particolari requisiti personali o professionali.
Per quanto riguarda, invece, il locale da adibire a compro oro, il principale requisito riguarda le dimensioni, che devono essere non inferiori a 20 metri quadrati.
Obblighi previsti per i compro oro
Secondo quanto stabilisce la legge n.7 del 2000, attuativa della direttiva comunitaria 98/80/Ce, il compro oro deve rispettare precisi obblighi, tra cui:
- tenere un registro aggiornato dove vengono annotate tutte le compravendite effettuate dai privati, indicando generalità del venditore, domicilio, numero di documento e descrizione degli oggetti acquistati, ai fini della normativa antiriciclaggio;
- mantenere in negozio per almeno 10 giorni i gioielli, nel loro stato originario, prima di essere venduti;
- l’uso del denaro contante è consentito fino ad un massimo di 500 euro, per importi superiori bisogna ricorrere a metodi di pagamento tracciabili;
- utilizzare un conto corrente dedicato, postale o bancario, per effettuare le transazioni finanziarie relative al compro oro.
In caso di violazione, la sanzione amministrativa sarà di importo pari ad un minimo del 10% del valore negoziato fino al 40%.
Invece, in caso di mancata comunicazione di un’operazione all’OAM è prevista una multa pari a 1.500 euro, mentre per la mancata identificazione un cliente la multa va dai 1.000 ai 10.000 euro.
La medesima sanzione si applica in caso di superamento del limite dei 500 euro per il pagamento contante e per l’omessa conservazione dei dati. Se non si segnala un’operazione chiaramente sospetta, la sanzione va dai 5.000 ai 50.000 euro.
Quanto costa aprire un compro oro
Aprire un compro oro, come per qualsiasi altra attività, richiede un investimento iniziale per poter sostenere quei costi legati, ad esempio, a:
- acquisto o affitto del locale da destinare all’attività;
- arredamento;
- sistemi di sicurezza;
- contanti per avviare l’attività;
- commercialista.
Avere contanti è fondamentale per avviare l’attività, perché sono necessari per acquistare l’oro dei primi clienti, rispettando sempre il limite dei 500 euro. Infatti, per acquisti di importi superiori ricordiamo che è obbligatorio utilizzare metodi di pagamento alternativi che consentano il tracciamento.
Per avviare l’attività occorre acquistare alcuni strumenti fondamentali, come una bilancia di precisione con cui pesare l’oro e un kit per la verifica della natura degli oggetti preziosi.
L’investimento iniziale, quindi, ammonta a circa 20.000 euro, che possono essere ammortizzati in pochi mesi dall’avvio dell’attività.
Aprire un compro oro: la Partita Iva
Come abbiamo anticipato, uno dei requisiti principali per poter avviare l’attività del compro oro è l’apertura della Partita Iva. Si tratta di una procedura semplice e veloce che si può effettuare in tre modi:
- in modalità telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
- presso gli uffici dell’Agenzia;
- tramite raccomandata A/R.
Per procedere con l’apertura della Partita Iva occorre individuare il codice Ateco relativo all’attività, indicare il regime contabile adottato e aprire le posizioni INPS e INAIL. Si consiglia il supporto di un commercialista in questi passaggi.
Codice Ateco
Il codice Ateco è un codice numerico che indica in modo univoco l’attività economica svolta. Nel caso del compro oro il codice Ateco da indicare al momento dell’apertura della Partita Iva è:
- Codice Ateco 47.77.00: “Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria”.
Regime fiscale
I compro oro non possono beneficiare del regime forfetario, ma sono tenuti ad aderire al regime Iva del margine. Si tratta di regime speciale Iva che regola le vendite di beni usati da parte di operatori economici che acquistano gli stessi beni da privati.
L’Iva in questo caso viene applicata solamente sul margine di vendita, di conseguenza l’imposta si applica sulla differenza tra il corrispettivo percepito e il valore di acquisto del bene.
Questo regime, disciplinato dagli articoli 36 e seguenti del D.L. n. 41/95, prevede l’obbligo di emettere la fattura elettronica. Il reddito in questo caso è determinato dalla differenza tra i ricavi e i costi deducibili.
L’applicazione dell’Iva varia in base al tipo di compravendita effettuata. Infatti, per le cessioni di oro “da investimento” l’operazione è esente da Iva. Tuttavia, per i soggetti che producono, trasformano o cedono il cosiddetto oro “da investimento” è possibile optare per l’imponibilità dell’Iva con l’applicazione del “reverse charge” nel caso di cessioni effettuate nei confronti di soggetti passivi Iva.
Per le cessioni di “oro industriale” nei confronti di soggetti passivi l’operazione è imponibile mediante l’applicazione del “reverse charge” mentre nei confronti di soggetti privati l’operazione è imponibile secondo le regole “ordinarie”, con regolare emissione della fattura.
Di conseguenza, sulle compravendite è applicabile il meccanismo del reverse charge o il regime del margine solamente in presenza di determinati requisiti, come stabilito dal DL 41/1995.
Regime previdenziale
I titolari del compro oro devono aprire una posizione alla Gestione Commercianti INPS per versare i contributi previdenziali.
Se il reddito risulta pari o minore di 17.504 euro, il contributo da pagare è costituito da un importo fisso pari a 4.292,42 euro. Invece, per redditi superiori occorre versare i contributi calcolati sulla parte eccedente.
L’aliquota vigente nel 2023 nella Gestione Commercianti INPS è:
- 24,48% per chi ha più di 21 anni;
- 23,73% per chi ha meno di 21 anni.
Il versamento dei contributi INPS si effettua mediante modello F24 entro le scadenze.
Aprire un compro oro – Domande frequenti
Per avviare un compro oro è necessario effettuare un investimento iniziale di circa 20.000 euro, per sostenere l’acquisto o l’affitto del locale, l’acquisto delle attrezzature e dell’arredamento, le spese burocratiche e il commercialista.
Per esercitare l’attività di compro oro è necessario il possesso della licenza rilasciata dalla Questura, iscriversi al registro degli operatori compro oro, presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), aprire la Partita Iva e le posizioni all’INPS e all’INAIL.
I compro oro sono delle attività commerciali specializzate nella compravendita di oro e di materiali preziosi seguendo i prezzi delle quotazioni stabilite dalle borse internazionali. Gli operatori devono pesare e valutare l’autenticità dell’oggetto e concludere l’acquisto dello stesso con i privati.
Buongiorno
la licenza rilasciata dalla questura a un costo?
Buongiorno,
ci sono delle tasse da versare per il rilascio della licenza di compro oro.
Grazie per averci scritto
Vorrrei sapere di più
Buongiorno,
può contattare i nostri consulenti compilando questo form: https://partitaiva.it/link/consulenza.
Grazie per averci scritto
Buona sera vorrei sapere si e obligatorio di avere un attestato o corso per aprire un attività di compro oro .. ho centro di impegni compro oro
Grazie mille
Buonasera,
dovrebbe essere sufficiente una licenza della questura, alla quale si consiglia di rivolgersi per avere maggiori informazioni.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, io sono già titolare di una SRL con codice Ateco 14.13.1, potrei con la stessa Società e partita Iva ecc. aprire un Compro Oro in modo da semplificare e limitare i costi e la burocrazia ?
Buongiorno,
l’attività di compro oro deve essere esercitata in modo esclusivo. Le consigliamo di approfondire la richiesta con la Questura.
Grazie per averci scritto
Bell’articolo! Ci sono commercialisti del settore specifico disponibili a fornirmi risposte in privato, chiaramente remunerate?
Grazie
Buongiorno,
la ringraziamo per l’apprezzamento. Per approfondimenti può compilare il seguente form: https://partitaiva.it/link/consulenza.
Grazie per averci scritto
Salve, credo che ci voglia molto di più di 20.000 €, se devo tenere gli oggetti per 10 gg. prima della vendita, e ipotizziamo ritiri 50gr. al gg., per 10, sono 500 gr. , questo vuol dire che nel frattempo, ho speso circa 20.ooo €, solo per la merce.
Buongiorno,
la cifra è indicativa e l’investimento previsto si riferisce principalmente all’allestimento del negozio e acquisizione della strumentazione di base. Il capitale circolante per acquisto dell’oro potrebbe essere anticipato anche attraverso altri canali, rispetto all’impiego di mezzi propri.
Grazie per averci scritto