- Il centro sportivo è un complesso basato sullo sport che propone corsi e offre la possibilità di svolgere degli sport, in una o più discipline.
- Per aprire un centro sportivo in genere è necessario costituire un’associazione sportiva.
- I costi per aprire un centro sportivo variano in base allo spazio e agli sport praticati, e possono andare dai 60.000 euro fino a superare i 120.000.
Il centro sportivo può essere considerato come quel luogo destinato alla pratica dello sport. In generale, questo termine viene utilizzato anche per intendere luoghi come palestre e impianti sportivi.
Tuttavia, la legge stabilisce che per centro sportivo si intende un’associazione senza scopo di lucro composta da persone che hanno in comune gli stessi interessi.
Per aprire un centro sportivo, proprio come per altre attività, è necessario seguire un iter burocratico e rispettare alcuni requisiti. La procedura, in questi due casi, è piuttosto lineare, ma all’interno di questa guida affronteremo tutti gli aspetti da considerare per avviare questo tipo di attività.
Indice
Cos’è un centro sportivo
I centri sportivi intesi sono strutture realizzate prevalentemente da associazioni, in cui si pratica sport, tuttavia, per centri sportivi si intendono anche luoghi gestiti da imprenditori, come nel caso, ad esempio, delle palestre. In questo caso la gestione non è affidata ad associazioni sportive. Riassumendo, possono gestire centri di questo tipo:
- società e associazioni sportive dilettantistiche;
- enti di promozione e propaganda sportiva;
- associazioni iscritte al registro pubblico del Coni.
I centri sportivi sono luoghi al chiuso o all’aperto con campi sportivi inclusi o sale attrezzate in cui si può giocare a tennis, calcetto o praticare sport più differenti. Queste strutture possono anche ospitare all’interno ristoranti o bar annessi.
A volte il centro sportivo è utilizzato come sinonimo di palestra o centro fitness, ma secondo l’ordinamento italiano è considerato centro sportivo quel tipo di attività senza scopo di lucro che si basa sullo sport.
Questo tipo di attività è anche considerato un luogo di ritrovo, e può essere realizzato anche a livello comunale o scolastico.
Come aprire un centro sportivo
L’apertura di un centro sportivo non richiede passaggi e requisiti complessi, ma è necessario rispettare una serie di normative. Uno dei vantaggi dell’aprire un centro sportivo sotto forma di associazione è quello di avere accesso alle agevolazioni fiscali riservate ai centri sportivi.
Proprio per questo motivo, il primo passo da compiere è quello di costituire un’associazione e definire lo statuto. Per fare questo è necessario compilare una lista con tutti i soci fondatori in cui si specificano compiti e mansioni, e disporre di libri verbali e contabili su cui registrare le attività e le iniziative del centro sportivo.
Stabiliti gli obiettivi insieme agli altri soci e ai collaboratori, bisogna redigere tre copie del documento: la prima deve essere depositata presso l’Ufficio Registri Atti Privati mentre la seconda deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate.
Infatti, un altro passaggio da compiere per rispettare gli obblighi burocratici è quello di chiedere all’Agenzia delle Entrate un codice fiscale per un’attività non commerciale.
Tale richiesta si può effettuare anche online. Questo passaggio è importante perché, non trattandosi di un’attività commerciale, il codice fiscale è molto diverso dai codici che invece vengono assegnati ad altre tipologie di imprese.
Costituzione di un’associazione: requisiti
Per costituire un’associazione è richiesto un minimo di 3 persone che andranno a svolgere i principali ruoli all’interno dell’ente. I ruoli in questione sono:
- presidente;
- vicepresidente;
- segretario.
Le tipologie di associazioni che si possono costituire sono tante, e oggi sono disponibili diversi tipi di associazioni sportive come le associazioni sportive dilettantistiche (Asd), che sono un ibrido tra la forma associativa e una società a responsabilità illimitata.
Per costituire un’associazione è consigliabile rivolgersi ad un professionista per redigere l’Atto Costitutivo in cui verranno inserite le finalità dei soci per cui stanno creando l’associazione.
Oltre al codice fiscale di cui abbiamo parlato prima, se all’interno del centro sportivo si svolgono anche attività commerciali è obbligatorio aprire la partita Iva.
Aspetti organizzativi e logistici
Tra gli aspetti da considerare per aprire un centro sportivo, il più importante è l’acquisto o l’affitto dei locali da destinare alle attività sportive. Bisogna innanzitutto verificare che sia a norma e se è stato accatastato nelle categorie C/1 o C/4.
Per i centri sportivi senza scopro di lucro è possibile chiamare un tecnico abilitato per procedere con la variazione catastale e con la documentazione inerente per ottenere il rilascio dell’agibilità e idoneità sanitaria nel locale. Inoltre, non bisogna dimenticare di verificare che il locale rispetti le norme di sicurezza per i locali pubblici relative alle barriere architettoniche.
Per aprire un bar all’interno nel circolo, oltre ad aprire la Partita Iva è necessario controllare di avere le autorizzazioni necessarie alla somministrazione di cibi e bevande. Bisogna, inoltre, ricordare che la vendita è riservata solo ai soci.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello di verificare se i campi e i locali adiacenti sono collegati ad un impianto fognario. Questo passaggio è fondamentale per attrezzare la struttura con servizi igienici e docce. Tali impianti devono essere a norma, rendendo quindi necessario ottenere il nulla osta dall’ASL di riferimento che si occuperà di omologare gli impianti elettrici.
I requisiti per aprire un centro sportivo
Per aprire un centro sportivo e, di conseguenza, costituire un’associazione, riassumiamo i requisiti necessari nei seguenti punti:
- redigere lo statuto;
- richiedere il codice fiscale all’Agenzia delle Entrate;
- affittare o acquistare i locali;
- assumere personale tecnico abilitato;
- ottenere la variazione catastale;
- richiedere la documentazione per ottenere l’agibilità e l’idoneità sanitaria del locale;
- aprire la partita Iva per svolgere attività commerciali;
- ottenere le autorizzazioni necessarie per la somministrazione di cibi e bevande.
Per registrare l’atto costitutivo e lo statuto, presso l’Agenzia delle Entrate, e ottenere il codice fiscale o la Partita Iva bisogna pagare la tassa di registro con modello F23. Inoltre, è necessario presentare agli uffici dell’Agenzia:
- lo statuto e l’atto costitutivo;
- i documenti del presidente, del vicepresidente e del segretario;
- il modello F23 compilato;
- la ricevuta del pagamento.
Quanto costa aprire un centro sportivo
Oltre agli aspetti burocratici bisogna anche concentrarsi sulla fase progettuale per calcolare i costi necessari per avviare il centro sportivo.
Per stimare l’investimento iniziale necessario da affrontare bisogna valutare la tipologia di struttura che si intende realizzare. Infatti, i costi variano in base alle dimensioni del centro, agli sport che è possibile praticare e ai servizi aggiuntivi che si intende offrire come bar, ristoranti, sauna e così via.
Il centro sportivo può inglobare un diverso numero di discipline sportive. Bisogna, quindi, considerare i costi relativi a:
- costruzione dei campi;
- realizzazione degli spalti e delle coperture;
- altre strutture e servizi come spogliatoi, reception, ristorante.
Basti considerare che un centro sportivo ben attrezzato misura in media una superficie interna che va dai 500 ai 1000 mq, oltre ad uno spazio esterno grande abbastanza da ospitare i campi sportivi.
Se si desidera includere anche una sala attrezzi completa di circa 500 mq, sarà necessario affrontare un costo compreso tra i 60.000 euro e i 120.000 euro da destinare all’acquisto delle attrezzature.
Tuttavia, uno degli aspetti più importanti delle associazioni sportive è che hanno accesso ad agevolazioni come i contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Governo, oltre ad agevolazioni ed esenzioni fiscali. Tuttavia, per avere accesso ai benefici fiscali previsti dalla legge, l’associazione sportiva dilettantistica deve rispettare i seguenti requisiti:
- non deve distribuire utili o capitali durante la vita dell’associazione;
- deve indicare la dicitura “sportiva dilettantistica” nella denominazione sociale;
- deve devolvere il patrimonio residuo a enti con finalità sportive;
- non può avere soci temporanei;
- ha l’obbligo di tesserare i soci con tessera amatoriale o agonistica;
- deve rendicontare;
- devi iscriversi in un apposito registro tenuto dal Coni.
Come aprire un centro sportivo: la partita IVA
Come abbiamo anticipato, per svolgere attività commerciali è necessario anche per le associazioni aprire la partita IVA.
Per aprire la Partita Iva il presidente dell’associazione sportiva deve compilare e presentare il modello AA7/10 all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.
Il modello si può presentare in tre modi:
- presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate;
- con raccomandata a/r;
- in modalità telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per evitare di commettere errori, essendo una fase delicata, è consigliabile rivolgersi ad un professionista abilitato. Infatti, un altro aspetto da considerare è la scelta del codice Ateco relativo all’attività svolta. Un esempio di Codice Ateco valido è il seguente:
- codice Ateco 92.12: attività di club sportivi.
Anche le associazioni con Partita Iva sono obbligate ad emettere fattura elettronica.
Come aprire un centro sportivo – Domande frequenti
Le associazioni sportive dilettantistiche devono richiedere il Codice fiscale all’Agenzia delle Entrate, ma se svolgono attività commerciale sono obbligate ad aprire la Partita Iva.
Il centro sportivo può essere aperto da imprenditori o da associazioni. In quest’ultimo caso è necessario richiedere il codice fiscale all’Agenzia delle Entrate, redigere lo statuto e il regolamento.
Per aprire un centro sportivo è necessario effettuare un investimento iniziale che può andare dai 60.000 ai 120.000 euro. Tra i costi bisogna considerare l’affitto o l’acquisto dei locali e degli spazi, l’acquisto delle attrezzature e le spese burocratiche.
in italia è possibile costruire ,a proprie spese, un campo di calcetto, uno di bocce ed una pista per allenarsi alla corsa in un terreno di proprietà?
obiettivo dell’iniziativa fare usare le tre cose ai cittadini gratuitamente
grazie se mi potete dare una risposta
saluti
Prof Ruggero Caminiti
Buonasera,
potrebbe essere un’idea farlo realizzare o promuovere da una associazione sportiva dilettantistica.
Se è proprietà privata sarebbe come avere ospiti a casa propria. L’unico rischio che ci potrebbe essere, sugli infortuni, potrebbe essere superato con una assicurazione o con l’affiliazione a una Associazione sportiva dilettantistica.
Grazie per averci scritto