Aprire un campeggio: cosa serve, requisiti, costi e Partita Iva

Aprire un campeggio è un’idea di business vincente per avvicinare le persone alla natura. Ma cosa occorre e quanto costa? Leggi la guida per tutti i dettagli.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Aprire un campeggio
  • Per aprire un campeggio occorre essere in possesso di un terreno di dimensioni sufficienti, ottenere tutti i permessi necessari e aprire la Partita Iva.
  • Il codice Ateco per aprire un campeggio è 55.30.00: “Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte”.
  • È necessario ottenere i permessi dal Comune di riferimento, dai vigili del fuoco e dall’Asl.

Chi è in possesso di un terreno ha ampia scelta su come impiegarlo, e tra le tante soluzioni c’è quella di aprire un campeggio.

Per avviare questo tipo di attività è necessario ottenere tutti i permessi necessari sia dal Comune di riferimento che dall’Asl e dai vigili del fuoco.

Come per altre attività economiche, anche in questo caso occorre aprire la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate e fare l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

Aprire un campeggio: cosa serve

Per iniziare è necessario essere in possesso di un terreno di dimensioni sufficienti per accogliere la struttura e le attrezzature necessarie. In alternativa, questo può essere acquistato o affittato.

Il terreno dovrebbe essere facile da raggiungere dagli ospiti, sia che viaggiano in auto e sia che arrivino con altri mezzi, come treni o pullman.

Il campeggio dovrebbe trovarsi vicino a luoghi d’interesse, centri abitati, borghi e città di rilevante importanza turistica.

Il terreno acquistato deve essere controllato dagli operatori del Comune che ne verificano l’agibilità e la sicurezza e controllano se sono presenti determinati requisiti dimensionali e geologici.

Per attrezzare il campeggio bisogna costruire dei bagni pubblici, in proporzione al numero di ospiti che si intende ospitare. Bisogna, inoltre, realizzare docce, anche con acqua calda a pagamento, e un’area lavatoio.

Oltre ai bagni è necessario realizzare un impianto di scarico che si colleghi alla rete fognaria pubblica, oppure creando una fossa biologica indipendente rivolgendosi ad un’impresa specializzata.

Bisogna anche organizzare le piazzole da destinare a tende e camper con un’adeguata illuminazione, prese elettriche e acqua corrente. A questo punto si possono aggiungere aree e servizi aggiuntivi come aree gioco per bambini, piscine e così via.

Occorre precisare che per i campeggi la Legge prevede l’obbligo di garantire una custodia continua del campeggio. Di conseguenza può essere necessario assumere del personale, come custodi e vigilanti, per garantire che ci sia sempre qualcuno presente all’interno del campeggio anche in assenza dei titolari.

Aprire un campeggio requisiti

Aprire un campeggio: requisiti e permessi

Per aprire un campeggio bisogna essere in possesso di tutti i requisiti e i permessi necessari per avviare una qualsiasi attività di tipo commerciale. I requisiti previsti per questo tipo di attività sono:

  • aprire la Partita Iva;
  • iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente;
  • aprire le posizioni all’INPS e all’INAIL.

Oltre a questo, sono poi richieste delle specifiche autorizzazioni rilasciate dalle autorità comunali, che possono variare da Comune a Comune. Tra i passaggi fondamentali c’è la comunicazione annuale agli Uffici del Turismo del listino prezzi applicato.

Le autorizzazioni necessarie riguardano:

  • le autorizzazioni comunali: per la conversione del terreno in piazzola per campeggiatori, l’autorizzazione amministrativa per l’apertura di un complesso ricettivo all’aria aperta, allegando alla domanda una serie di documenti stabiliti dalla legge regionale di disciplina dei complessi ricettivi all’aperto;
  • SCIA (segnalazione certificata d’inizio attività) per denunciare l’inizio dell’attività;
  • autorizzazioni sanitarie e regionali da parte dell’Asl e della Regione per ottenere l’agibilità sanitaria su servizi igienici, ristorazione e spazi comuni e per la valutazione dell’impatto ambientale;
  • antincendio e sicurezza: occorre ottenere le autorizzazioni e il collaudo dei Vigili del fuoco.

Altri requisiti da tenere in considerazione riguardano anche i giorni minimi di apertura che i campeggi devono rispettare in qualità di strutture ricettive. Le strutture possono prevedere i seguenti periodi di apertura:

  • annuali: almeno 9 mesi complessivi nell’arco dell’anno solare;
  • stagionali: almeno 3 mesi consecutivi e non oltre i 9 mesi complessivi nell’arco dell’anno solare.

La scelta dei periodi di apertura, e le eventuali aperture straordinarie, devono essere comunicate al Comune di riferimento.

Aprire un campeggio costi

Quanto costa aprire un campeggio

Investire in un campeggio porta a dover sostenere importanti costi. Il più consistente è sicuramente l’acquisto o l’affitto del terreno da destinare all’attività e i lavori per rendere la zona conforme a ospitare un campeggio.

Tra i vari costi è prevista la tassa di concessione regionale per le attività ricettive all’aperto.

Ulteriori costi da prevedere sono:

  • spese per il commercialista;
  • costi per l’assicurazione del campeggio;
  • spese per pubblicità e marketing;
  • utenze, imposte e tasse varie.

Aprire un campeggio: la Partita Iva

Tra i requisiti necessari per aprire un campeggio c’è l’apertura della Partita Iva, vale a dire il codice a 11 cifre che identifica in modo univoco un’attività commerciale.

Questo procedimento è semplice e gratuito, ma è consigliabile affidarsi a un commercialista per assicurarsi di non commettere errori.

Oltre all’apertura della Partita Iva bisogna anche effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e aprire una posizione all’INPS e all’INAIL sia per i titolari che per i dipendenti. Per questi ultimi bisogna provvedere correttamente al versamento di imposte e contributi periodici.

Per effettuare l’apertura della Partita Iva si può scegliere tra tre modalità:

  • procedura telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • presso gli uffici fisici dell’Agenzia delle Entrate;
  • tramite raccomandata A/R all’Agenzia delle Entrate.

In tutti e tre i casi è necessario compilare il modello che comunica l’apertura della Partita Iva almeno 30 giorni prima l’avvio dell’attività. Per aprire la Partita Iva occorre:

  • individuare il codice Ateco più attinente;
  • scegliere il regime contabile a cui aderire.

Codice Ateco

Il codice Ateco da indicare in fase di apertura della Partita Iva è:

  • 55.30.00: “Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte”.

Questo codice include la fornitura, a persone che soggiornano per brevi periodi, di spazi e servizi per camper, roulotte in aree di sosta attrezzate e campeggi.

Regime contabile

Le ditte individuali che registrano ricavi inferiori a 85.000 euro possono aderire al regime contabile forfettario che permette di pagare un’imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni e del 15% per gli anni successivi sulla base imponibile.

Invece, per le società, i regimi contabili a cui è possibile aderire sono due:

In entrambi i casi è previsto il pagamento di diverse imposte, tra cui:

  • IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche);
  • IVA (Imposta sul Valore Aggiunto);
  • IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive);
  • addizionali comunali e regionali.

I due regimi contabili prevedono anche l’obbligo di fatturazione elettronica e la tenuta delle scritture contabili, ma è consentito detrarre i costi relativi all’attività.

Aprire un campeggio – Domande frequenti

Cosa serve per aprire un campeggio?

Per aprire un campeggio occorre avere un terreno abbastanza ampio, ottenere tutte le necessarie autorizzazioni, aprire la Partita Iva, fare l’iscrizione al Registro delle Imprese e aprire una posizione all’INPS e all’INAIL. Leggi nella guida i passaggi da seguire.

Come aprire un piccolo campeggio?

Il primo passaggio è quello di aprire la Partita Iva, come ditta individuale o società, almeno 30 giorni prima dell’avvio dell’attività, e iscriversi alla Camera di Commercio di competenza. Occorre ottenere le autorizzazioni dal Comune, dall’Asl e dai Vigili del fuoco.

Come trasformare un terreno agricolo in campeggio?

Per chi è già in possesso di un terreno agricolo da convertire in campeggio è necessario richiedere al Comune di competenza l’autorizzazione a convertirlo in una piazzola per campeggiatori.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 14 Marzo 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

5 commenti su “Aprire un campeggio: cosa serve, requisiti, costi e Partita Iva”

  1. Ho letto con molto interesse quanto da voi scritto e gradirei dei consigli per potere aprire su un proprio terreno in Agrigento un campeggio .
    Grazie ed auguri
    Not.La Russa

    Rispondi
  2. X dott Giovanni Emmi: sono commercialista in uno spazio coworking a Clusone Bg, al centro dell’alta Val Seriana. Si puo’ collaborare x creare una rete di professionisti?

    Rispondi

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