- Per aprire un allevamento di lumache bisogna aprire partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese e aprire una posizione all’INPS e all’INAIL.
- Il codice Ateco dell’allevamento di lumache è 10.20.0 – Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, salatura, ecc.
- L’apertura di un impianto elicicolo richiede un investimento iniziale che può andare dai 20mila ai 30mila euro.
L’elicicolura (allevamento di lumache) è un’idea di business che solletica qualche appassionato di attivtà green. Il mercato delle lumache a scopo alimentare (e non solo) oggi è in crescita, e gli impianti italiani coprono solamente la metà della richiesta totale nazionale, con poco più di mille impianti in tutto il territorio.
Per allevare lumache a scopo imprenditoriale bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, come l’apertura della partita IVA, avere un terreno agricolo da dedicare all’attività e iscrivere l’attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
In questa guida scoprirai come aprire un allevamento di lumache, quali regole rispettare e quanto può costare.
Indice
Allevamento di lumache: in cosa consiste
L’elicicoltura, o allevamento di lumache a scopo alimentare, è un business in forte crescita negli ultimi anni. Questo è dovuto al fatto che le lumache oggi sono molto utilizzate sia nel settore alimentare che in quello cosmetico.
Nel mercato di oggi è possibile commercializzare:
- la carne di chiocciola a uso alimentare;
- la bava di chiocciola per uso cosmetico;
- le uova di chiocciola per il settore alimentare.
Le razze di lumache da allevamento
Le principali specie di lumache coltivate oggi sono:
- Zigrinata o Maruzza (Cornu aspersum) (l’80% del patrimonio elicicolo italiano);
- Vignaiola bianca (Helix pomatia);
- Rigatella (Eobania vermiculata);
- Cozzella di campagna o bovoletto (Theba pisana).
Quanto si guadagna con un allevamento di lumache?
Secondo i dati a oggi disponibili, i guadagni derivanti da questo mercato possono andare da un minimo di 4 euro al chilo per la vendita all’ingrosso fino ad un massimo di 100 euro al litro per la vendita della bava di lumaca.
Aprire un allevamento di lumache: requisiti
L’attività di allevare lumache a scopo alimentare, anche nota come elicicoltura, ha l’obiettivo di produrre un gran quantitativo di questa specie di molluschi (elicidi) che verranno poi acquistati e impiegati nel settore alimentare e cosmetico.
Questo tipo di allevamento può essere effettuato all’aperto o in serra, ma in entrambi i casi è necessario disporre di un terreno agricolo sufficientemente ampio e dotato di recinsioni. Da un punto di vista pratico è quindi necessario dotarsi di:
- un terreno agricolo di almeno 5.000 metri;
- recinti;
- un impianto di irrigazione.
È anche indispensabile effettuare una disinfestazione del terreno, per predisporre un ambiente il più possibile adatto alla proliferazione di questi animali. Consultare un esperto di elicicoltura in questa fase iniziale può essere fondamentale.
Requisiti burocratici
Da un punto di vista burocratico, invece, i requisiti indispensabili per poter aprire un allevamento di lumache sono:
- apertura di una partita IVA agricola presso l’Agenzia delle Entrate;
- iscrizione dell’attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
- apertura delle posizioni previdenziali e assicurative presso l’INPS e l’INAIL;
- effettuare la valutazione del rischio a norma della legge 626/1994;
- invio della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune di riferimento;
- conseguimento dell’HACCP e ottenimento dell’etichetta a norma UE;
- ottenimento dell’autorizzazione igienico sanitaria presso l’ASL.
Aprire un allevamento di lumache: costi
Per aprire un allevamento di lumache bisogna effettuare un investimento iniziale, che parte dall’acquisto del terreno agricolo da utilizzare per l’attività. In alternativa è possibile scegliere di affittare il terreno.
Come abbiamo già visto, occorre anche delimitare l’area con recinti in modo tale da proteggere le chiocciole dall’ingresso di predatori. In più, l’azienda dovrà dotarsi anche di recinti per le lumache professionali, dalla misura standard di 45 metri x 4 metri.
Un altro costo è rappresentato dall’impianto di irrigazione, indispensabile per la coltivazione delle lumache.
Altri costi da considerare sono quelli relativi all’occorrente necessario per l’allevamento.
In sintesi, per avviare l’attività i costi da considerare sono:
- l’acquisto dei recinti;
- la preparazione del terreno;
- acquisto delle chiocciole da riproduzione;
- costi per la manodopera;
- costi per il commercialista;
- costi burocratici vari.
In media il costo iniziale per avviare un allevamento di lumache è di circa 20.000 euro. A questi, poi, si aggiungono gli eventuali costi per il personale.
Aprire un allevamento di lumache: partita IVA
Uno degli obblighi previsti per l’apertura di un allevamento di lumache è l’apertura della partita IVA, che può avvenire sotto forma di ditta individuale o di società. In tal caso il procedimento da seguire varia di poco in base alla forma giuridica scelta.
Occorre, infatti, comunicare all’Agenzia delle Entrate l’apertura della partita IVA almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’attività inviando un modello, il modello AA9/12 per le persone fisiche o, per i soggetti che devono iscriversi al Registro delle Imprese, il modello AA9/7.
L’invio del modello può avvenire scegliendo tra le seguenti modalità:
- online sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
- presso gli uffici fisici dell’Agenzia;
- tramite raccomandata A/R.
Se si decide di costituire una società è anche necessario redigere, ove previsto, l’atto costitutivo e dello statuto. Inoltre, bisogna anche versare il capitale sociale minimo previsto per legge.
Codice Ateco elicicoltura
Il codice Ateco è un dato fondamentale per individuare il tipo di attività che si intende svolgere. Nel caso dell’allevamento di lumache, il codice Ateco da segnalare all’apertura della Partita Iva è:
- 10.20.0 – Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, salatura, ecc.
Regime fiscale
Il regime fiscale, o contabile, rappresenta l’insieme di tutte le regole da seguire e delle scritture da tenere nell’esercizio dell’attività. I regimi contabili sono:
- regime forfettario, fino a 85.000 euro di ricavi, sono escluse le società;
- regime ordinario.
Il regime forfettario è l’alternativa più economica ma non si può aderire se si superano gli 85.000 euro di ricavi e se l’azienda si costituisce come società.
Per queste ultime, invece, il regime a cui bisogna aderire è il regime ordinario che, al contrario del forfettario, prevede il pagamento di imposte come l’IRES (IRPEF per ditte individuali), l’IRAP e le addizionali. Al contrario del forfettario, però, il regime ordinario prevede la possibilità di dedurre e detrarre le spese dal calcolo della base imponibile.
Regime previdenziale
Per aprire un allevamento di lumache bisogna aprire una posizione presso la Gestione Artigiani INPS.
Questa prevede il pagamento di un contributo pari al 24% sulla base imponibile sulla parte eccedente al minimale, ma è possibile richiedere una riduzione del 35% sui contributi da versare.
Aprire un allevamento di lumache – Domande frequenti
Il guadagno di un allevamento di lumache dipende dal numero di recinti e dalle dimensioni dell’allevamento. Per ogni impianto di almeno 5.000 metri quadri, il guadagno annuo lordo è di circa 25.000 euro.
Per avviare un impianto di elicicoltura bisogna aprire la Partita Iva, iscriversi al Registro delle Imprese, aprire una posizione previdenziale all’INPS e all’INAIL. Leggi quali sono gli altri requisiti previsti per avviare questo tipo di business.
Per avviare un allevamento di lumache bisogna acquistare o affittare il terreno, dotarlo di recinti e prepararlo alla coltivazione. In media il costo iniziale previsto è di circa 20.000 euro.
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale