- I complementi di sviluppo rurale 2023-2027 mettono a disposizione dei fondi europei tramite bandi per il sud Italia, in particolare per le regioni Puglia e Campania, con 87 milioni di euro di risorse.
- Per la Campania, sono disponibili 43 milioni di euro per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
- Per la Puglia, ci sono 20 milioni di euro per il rilancio dell’olivicoltura contro gli attacchi subiti dalla xylella e 24 milioni di euro per la frutticoltura.
Arrivano 87 milioni di euro per lo sviluppo rurale del Sud Italia. Nella fattispecie, si tratta principalmente di 20 milioni di euro per il rilancio dell’olivicoltura pugliese contro gli attacchi subiti dalla xylella; di 24 milioni di euro per la frutticoltura, sempre in Puglia, nonché di 43 milioni di euro per incentivare la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli in Campania.
Ne beneficiano in linea generale le imprese singole o associate e le cooperative. Presentiamo i bandi principali a cui poter fare riferimento, tenendo conto che sia in una regione che nell’altra ne sono disponibili anche altri, per quanto con dotazioni finanziarie inferiori.
I bandi per lo sviluppo rurale in Campania
I bandi a cui possono fare riferimento le imprese agricole campane contemplano 43 milioni di euro a sostegno dei prodotti tipici locali, a cui vanno a sommarsi altre risorse finanziarie per i vigneti e le fattorie agricole.
1. Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
Il riferimento normativo da consultare è l’intervento SRD13 denominato “Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” del Csr Campania 2023-2027, che è stato approvato dalla regione Campania con il Decreto Dirigenziale n. 105 del 20 febbraio 2025. Ricordiamo che tali interventi seguono una linea generale introdotta con la PAC europea.
Nella fattispecie, il bando dell’azione 1 dell’iniziativa stanzia 43 milioni per incentivare la produzione e la vendita dei prodotti agricoli locali campani1. Il fine ultimo è aumentare la competitività e la redditività nel comparto agricolo, del territorio campano, in modo da farlo crescere economicamente, migliorando l’intera filiera dei settori agroindustriale e agroalimentare.
Possono partecipare al bando sia le imprese singole che associate nonché le cooperative impegnate nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
L’accesso risulta notevolmente semplificato, per quanto riguarda la burocrazia a cui attenersi nell’espletamento dell’iter, sia per la documentazione da allegare all’istanza. La procedura di accesso è semplificata soprattutto per piccoli progetti fino 500.000 euro di investimento. La scadenza per partecipare al bando è fissata al 17 aprile 2025.
2. Ristrutturazione e riconversione dei vigneti
Per quanto concerne invece le imprese vitivinicole regionali, c’è la possibilità di accedere a un bando per il sostegno alla ristrutturazione e riconversione vigneti per la campagna 2025/2026, che mira a ristrutturare e riconvertire i vigneti in maniera tale da incentivare la produzione di vini Dop e Igp, valorizzando il territorio ma soprattutto aumentando la competitività tra i produttori.
Il bando si colloca nell’ambito dell’Intervento settoriale vino previsto dal Piano Strategico della PAC 2023-2027. Le risorse economiche disponibili ammontano a 3,9 miliardi di euro e la scadenza prevista per l’invio della domanda è fissata al 31 marzo 2025.
3. Diversificazione in attività non agricole delle fattorie sociali
Infine, per quanto riguarda le fattorie sociali (intervento SRD03: “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole”), l’opportunità da valutare fa riferimento al relativo bando da 1,5 milioni di euro per il 2025.
L’iniziativa ha l’obiettivo di diversificare le aziende del settore in maniera tale da sostenerne la crescita economica, nell’ottica di più ampio respiro di favorire lo sviluppo delle zone rurali e delle aree più interne di questa regione. La scadenza per la partecipazione della propria realtà aziendale al bando è il 30 marzo 2025.
Regione Puglia, bandi agricoltura per 44 milioni di euro
I bandi a cui possono fare riferimento le imprese agricole pugliesi contemplano rispettivamente 20 milioni di euro e 24 milioni di euro, per il sostegno del comparto olivicolo, agrumicolo, cerasicolo e dell’uva da tavola pugliese.
1. Ammodernamento settore olivicolo
Attraverso gli interventi SRD01.01A e SRD01.01B2, si stanziano 20 milioni di euro per l’ammodernamento del settore olivicolo, sia per realizzare impianti in grado di resistere al batterio xylella fastidiosa, sia per fare prevenzione nelle aree coltivate a oggi indenni dall’infestazione.
Nel primo caso, l’obiettivo è garantire stabilità ambientale e incrementare la produttività della aziende agricole pugliesi, in maniera tale da sostenerne la competitività, soprattutto alla luce dei danni apportati al territorio dalla xylella, tenendo conto del fatto che la regione Puglia è al primo posto in Italia per la produzione dell’olio di oliva.
Nel secondo caso, per quanto concerne la prevenzione nelle aree rurali rimaste indenni da questa fitopatia, lo scopo è favorire l’ammodernamento varietale delle realtà agricole nonché l’introduzione di tecnologie innovative per il settore.
Un apposito provvedimento renderà noti i dettagli e la scadenza per la presentazione delle domande, che avverrà in modalità telematica sul sito della regione Puglia.
2. Produzione frutticola
Per quanto attiene la produzione frutticola in Puglia, i bandi messi a disposizione il 12 febbraio 2025 dall’Autorità di Gestione del Csr Puglia con le determinazioni n 6, 7 e 8 sono tre:
- intervento SRD01.02: “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – comparto agrumicolo”;
- intervento SRD01.03: “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – comparto uva da tavola”;
- intervento SRD01.04: “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole, investimenti per l’ammodernamento varietale” e SRD06.01 “Investimenti per la prevenzione ed il ripristino del potenziale produttivo agricolo” (a pacchetto).
Le disponibilità finanziarie sono così ripartite:
- 5 milioni di euro per il comparto agrumicolo;
- 5 milioni di euro per il comparto dell’uva da tavola pugliese;
- 4 milioni di euro per l’ammodernamento varietale;
- 10 milioni di euro per la prevenzione dei danni da eventi estremi.
Nello specifico, le ultime due voci del budget, si riferiscono al comparto cerasicolo, un progetto integrato che prevede fondi stanziati sia per l’innovazione varietale che per la difesa del settore, con una particolare attenzione dedicata alla realizzazione di nuove superfici cerasicole protette da opportuna copertura.
I nuovi impianti da realizzare infatti dovranno prevedere anche strutture a copertura delle coltivazioni, in maniera tale da proteggerle da eventuali danni causati da eventi avversi.
Gli investimenti finanziabili potranno contemplare sia la realizzazione ex-novo di strutture produttive (nell’ottica della cosiddetta valorizzazione del capitale fondiario), sia nuove dotazioni per le aziende.
Ad esempio, rientrano in quest’ultima casistica:
- nuovi impianti di irrigazione, che permettono di estendere le superfici irrigate e quindi coltivabili;
- sistemi di prevenzione attivi che, in particolare per quanto concerne, come già sottolineato, il comparto cerasicolo, si concretizzano in coperture contro gli eventi estremi.
Anche in riferimento a questi bandi, si resta in attesa dell’apposito provvedimento che divulgherà la data di scadenza e ulteriori dettagli circa le modalità di presentazione delle domande.
- Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, Assessorato Agricoltura, agricoltura.regione.campania.it ↩︎
- CSR 2023-2027 Interventi SRD01.01A e SRD01.01B, Agricoltura Regione Puglia, regione.puglia.it ↩︎
Natalia Piemontese
Giornalista