- I datori di lavoro che erogano ai propri dipendenti fringe benefit e stock option sono tenuti a inviare all’INPS tutti i dati relativi a queste integrazioni dello stipendio, per i lavoratori che sono andati in pensione nel 2024.
- L’invio di queste informazioni è fondamentale per garantire all’INPS la possibilità di consegnare la Certificazione Unica corretta ai neo pensionati, utile alla dichiarazione dei redditi annuale.
- Per procedere, i datori di lavoro devono inserire i dati al portale INPS entro il 28 febbraio 2025.
Si avvicina per i datori di lavoro un’importante scadenza che riguarda da vicino i fringe benefit e gli stock option, ovvero quelle erogazioni non in denaro aggiuntive rispetto al normale stipendio in busta paga. In particolare questi soggetti sono tenuti ad inviare i dati relativi a questi importi all’INPS entro il 28 febbraio 2025.
Questa operazione è necessaria per tutti i lavoratori dipendenti che lo scorso anno sono usciti dal lavoro accedendo alla propria pensione. L’INPS infatti, in quanto sostituto di imposta per i pensionati, deve effettuare tutti i conteggi necessari alla presentazione della Certificazione Unica agli assistiti, per consentire la dichiarazione dei redditi.
Entro fine febbraio quindi i datori di lavoro devono utilizzare la piattaforma telematica messa a disposizione dall’INPS per comunicare tutti i dati. Vediamo nello specifico come fare.
Indice
Comunicazione dei dati sui fringe benefit per neo pensionati
Per i neo pensionati, i datori di lavoro hanno ancora poco tempo per comunicare i dati relativi alle erogazioni non in denaro garantite nel 2024 quando questi ultimi erano ancora in attività. Si tratta in particolare di due diverse opzioni di welfare aziendale, che si aggiungono allo stipendio in busta paga:
- fringe benefit: sono tutte quelle erogazioni in beni ai dipendenti (che possono essere strumenti tecnologici, buoni pasto, servizi peri figli dei lavoratori, servizi di assistenza sanitaria, previdenza complementare e così via) che prevedono specifiche soglie di detassazione per l’anno in corso;
- stock option: qui vi rientra la possibilità per i datori di lavoro di assegnare azioni o quote della società ai propri dipendenti, manager e dirigenti, che si aggiungono alle normali buste paga.
Tutte le informazioni su queste aggiunte allo stipendio devono essere inviate all’INPS, in modo che possa predisporre le CU ai neo pensionati, in riferimento all’anno di imposta 2024.
L’INPS ha comunicato la scadenza del 28 febbraio 2025 per procedere a questo adempimento nel recente messaggio numero 5091, evidenziando che tale invio può avvenire solamente per vie telematiche.
Fringe benefit: i limiti di detassazione
L’INPS ha anche chiarito quali sono i limiti di detassazione previsti per i fringe benefit per il 2024, l’anno di imposta a cui si devono riferire i datori di lavoro per la comunicazione. Le soglie, che sono poi state confermate dalla Legge di Bilancio 2025 anche per quest’anno, sono le seguenti:
- 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti;
- 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.
Ricordiamo che la soglia di 5.000 euro destinata ai lavoratori che spostano la propria residenza per motivi di lavoro diventa operativa solo quest’anno, quindi non è applicabile per le erogazioni corrisposte l’anno scorso.
Certificazioni Uniche 2025: le scadenze
Ogni anno i sostituti di imposta, come datori di lavoro, imprenditori, ma anche enti previdenziali come l’INPS, devono inviare ai propri assistiti le Certificazioni Uniche, documenti che contengono tutte le informazioni sui redditi percepiti dai lavoratori.
Le CU sono indispensabili per consentire a tutti i lavoratori di procedere con la propria dichiarazione dei redditi, tramite Modello 730 oppure Modello Redditi PF. Per questo motivo i sostituti sono obbligati dalla legge a inviane una copia al fisco e una al lavoratore specifico.
La trasmissione delle CU deve essere svolta entro il 31 marzo 2025, per cui un lavoratore, in mancanza di questo documento, può sollecitare la consegna oppure agire in modo legale. L’INPS è il sostituto di imposta per tutti i pensionati italiani, come i datori di lavoro lo sono per i lavoratori dipendenti o autonomi di cui si avvalgono.
Come inviare i dati sui fringe benefit all’INPS
L’ente previdenziale lascia poi le istruzioni specifiche per procedere con la comunicazione dei dati all’INPS, indicando come unica soluzione l’invio telematico. Si deve seguire questo procedimento:
- andare sul sito www.inps.it;
- cliccare su “imprese e liberi professionisti“;
- andare su “esplora imprese e liberi professionisti“;
- cliccare su “strumenti” e su “vedi tutti“;
- cliccare su “accesso ai servizi per aziende e consulenti” e “utilizza il servizio“;
- andare all’applicazione “comunicazione benefit aziendali“.
A questo punto è possibile compiere diverse azioni, come acquisire una comunicazione o accedere ad una inviata precedentemente, inviare i dati o scaricare l’apposito software.
- Messaggio numero 509 del 11-02-2025, INPS, inps.it ↩︎
Valeria Oggero
Giornalista