- Il Decreto Cultura è stato approvato a fine dicembre 2024 con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per cui vengono disposte misure per risollevare il settore culturale italiano.
- Il Piano Olivetti incluso nel provvedimento consente un sostegno aggiuntivo per le biblioteche e per l’editoria del libro nel nostro paese.
- Il decreto garantisce anche nuovi finanziamenti alla Giunta storica nazionale, all’Istituto italiano per la storia antica, all’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea e all’Istituto italiano di numismatica.
Il Decreto Cultura è stato approvato con Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale alla fine del 20241, con entrata in vigore delle nuove disposizioni il 28 dicembre 2024. L’iniziativa pone l’enfasi sull’importanza di tutelare un settore che nel nostro paese è a rischio, intervenendo in diverse direzioni.
Per sostenere l’editoria del libro e le biblioteche viene seguito il Piano Olivetti, con l’intento di sviluppare la cultura come bene comune e valorizzare il patrimonio italiano del settore.
Vengono presi in considerazione diversi interventi a sostegno di specifici enti che promuovono questo ambito, viene portata avanti l’intenzione di cooperare a livello culturale con l’Africa e in generale il Mediterraneo e sono erogati dei fondi specifici alla promozione della cultura nei quotidiani. Vediamo nello specifico tutte le novità.
Indice
Decreto Cultura: il Piano Olivetti per l’editoria
Il Piano Olivetti è il principale intervento di questo decreto incentrato sulla promozione della cultura, con attenzione alle biblioteche e al settore del libro. Come indicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero della Cultura adotta questa iniziativa per diversi obiettivi:
- sviluppare la cultura come bene comune per tutti i cittadini, in modo che possa essere integrato nella vita delle diverse comunità che compongono il paese;
- condurre una rigenerazione a livello culturale delle zone di periferia e di tutte le aree definite come svantaggiate. Sono inclusi quei territori nel paese caratterizzati da una maggiore fragilità e marginalità economica, denatalità e spopolamento o da particolari situazioni di degrado urbano;
- valorizzare il patrimonio culturale detenuto dalle biblioteche e sostenere l’educazione intellettuale e civica, oltre alla connessione sociale;
- sostenere il settore dell’editoria del libro, anche con misure mirate alle librerie che detengono una lunga tradizione nel paese;
- tutelare il lavoro e il patrimonio degli archivi storici o culturali.
Questi obiettivi verranno quindi perseguiti con fondi specifici dedicati alle varie realtà presenti sul territorio, per cui saranno pubblicati ulteriori decreti per la messa in pratica del Piano Olivetti.
Per avere un’idea di quali saranno le realtà beneficiarie di questo intervento, pensiamo che in Italia, secondo i dati Istat più recenti2, nel 2022 si contavano 8.131 biblioteche e 8 su 10 sono adibite alla pubblica lettura, rappresentando una risorsa importante per le comunità del territorio. A queste si sommano tutte le iniziative private.
Per l’apertura di nuove librerie da parte di giovani under 35 vengono disposte risorse per 4 milioni di euro, mentre 24,8 milioni di euro per il 2025 e 5,2 milioni di euro per il 2026 vengono indirizzati all’editoria del libro.
Decreto Cultura e cooperazione con il Mediterraneo
Il Decreto Cultura punta anche alla cooperazione internazionale in questo settore, specialmente tramite progetti mirati con l’Africa e il Mediterraneo. A questo proposito viene istituita una Unità di Missione specifica per coordinare le iniziative e promuovere il dialogo tra gli enti dei diversi Stati.
Ricordiamo che di recente il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha evidenziato il successo della cooperazione con l’Algeria, portandola ad esempio nel quadro internazionale, a proposito del già presente Piano Mattei3:
“L’Italia è legata all’Algeria da un’antica amicizia e considera il Paese nordafricano strategico per sviluppare un nuovo modello di cooperazione basato sul rispetto e il mutuo beneficio. È questo lo spirito del Piano Mattei per l’Africa promosso dal governo Meloni che vede impegnato il Ministero della Cultura nell’avviare i primi grandi progetti di cooperazione internazionale.”
L’ulteriore intervento del Decreto Cultura potrebbe allargare la cooperazione del nostro paese con gli Stati del continente africano, nell’ottica dell’interscambio culturale.
Promozione della cultura nel paese: altre iniziative
Altre iniziative vengono disposte per promuovere la diffusione dei prodotti culturali nel paese, ad esempio con 10 milioni di euro per i quotidiani che pubblicano contenuti di cultura, includendo il settore dello spettacolo e l’audiovisivo.
Vengono stanziati 800.000 euro per il venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio risalente al 20 ottobre 2000 e vengono disposti fondi specifici per alcune realtà sul territorio:
- la Giunta storica nazionale;
- l’Istituto italiano per la storia antica;
- l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea;
- l’Istituto italiano di numismatica.
Il decreto va poi a specificare che per l’accesso al credito dato dall’iniziativa 18app, le fatture devono essere inviate entro la scadenza del 31 marzo 2025.
Viene confermata la semplificazione per chi organizza eventi dal vivo come concerti o spettacoli con un massimo di 2.000 partecipanti, per cui sarà sufficiente la SCIA come autorizzazione a procedere. Ulteriori fondi sono disposti per le scuole e le istituzioni culturali.
IVA ridotta sui beni culturali e artistici
Nonostante l’approvazione del Decreto Cultura, manca tra le novità una riduzione dell’IVA sui beni culturali e artistici recepita invece da tempo da altri paesi europei come Francia e Germania. Abbassare l’IVA sugli oggetti d’arte, che attualmente è al 22%, potrebbe apportare un aiuto importante all’intero settore, come più volte gli operatori hanno richiesto.
Al momento attuale l’IVA ridotta al 10% è garantita solamente nel caso di autori sulle importazioni dall’estero, mentre per gli altri prodotti culturali e in tutti gli altri casi rimane con aliquota ordinaria. Il presidente di Fiera Milano, Carlo Bonomi, ha richiesto di adeguare questa tassazione alle necessità del nostro paese, soprattutto per rimanere competitivi sul mercato.
Per il momento sembrerebbe che questo intervento sia del tutto escluso dalle intenzioni del governo, ma si attende ancora di conoscere l’esito del voto di fiducia4 di oggi, 5 febbraio 2025, per vedere eventuali aggiornamenti.
- Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 201, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
- Le biblioteche di pubblica lettura in Italia, 1 luglio 2024, Istat, istat.it ↩︎
- Giuli: “Con Algeria un virtuoso modello di cooperazione culturale nel Mediterraneo”, Ministero della Cultura, cultura.gov.it ↩︎
- Decreto cultura, oggi il voto di fiducia, Camera dei Deputati, comunicazione.camera.it ↩︎
Valeria Oggero
Giornalista