- Dal 1° aprile 2025 entrerà in vigore la nuova classificazione ISTAT delle attività economiche che comporterà per alcune imprese la necessità di cambiare Codice Ateco.
- La procedura di variazione del Codice Ateco della partita IVA è diversa in relazione alla categoria di operatori economici: liberi professionisti, imprese, artigiani e commercianti.
- Si possono associare alla stessa partita IVA diversi Codici Ateco, ma è necessario specificare qual è l’attività prevalente rispetto a quelle secondarie.
Entrata in vigore già dal 1° gennaio, la nuova classificazione dei Codici Ateco 2025 diventerà effettivamente operativa solo dal 1° aprile per permettere a tutte le imprese e liberi professionisti di adeguarsi al cambiamento. Chiunque ritenga necessario modificare il proprio Codice Ateco per identificare con più precisione l’attività economica svolta, dovrà presentare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
L’obiettivo è quello di armonizzare la classificazione italiana con quella europea, andando a migliorare la rappresentazione di alcune attività economiche emergenti nate negli ultimi anni: ad esempio la figura dell’imprenditore digitale (influencer) o alcune tipologie di aziende operanti nel settore ecologico.
Ma che cosa cambia per le imprese e per i liberi professionisti e come si può cambiare il Codice Ateco della propria partita IVA? Scopriamo i dettagli in questa guida completa.
Indice
- Come cambiare Codice Ateco online con l’Agenzia delle Entrate
- Come cambiare Codice Ateco dal Registro delle Imprese
- Nuova classificazione Codici Ateco 2025: cosa cambia
- Cambio Codice Ateco per liberi professionisti
- Cambio Codice Ateco Artigiani e Commercianti
- Variazione Codice Ateco presso la Camera di Commercio: il costo
Come cambiare Codice Ateco online con l’Agenzia delle Entrate
Se hai già una partita IVA attiva e desideri cambiare il Codice Ateco della tua impresa o della tua attività economica puoi consultare la nuova classificazione ISTAT 20251 entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 ma effettivamente operativa dal 1° aprile 2025.
Sul sito web dell’Istituto di statistica verrà pubblicata una tabella operativa di riclassificazione tra la versione Ateco 2007 e la versione Ateco 2025 che permetterà di ricercare, verificare e confermare o modificare il proprio codice. Le imprese o i liberi professionisti che ritengano di dover modificare il proprio codice Ateco per descrivere al meglio la propria attività, devono presentare l’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Per farlo possono utilizzare la Comunicazione Unica (ComUnica) messa a disposizione da Unioncamere, oppure i modelli specifici per le diverse categorie di soggetti, tra i quali:
- Modello AA7/10 per società e enti;
- Modello AA9/12 per le imprese individuali e i lavoratori autonomi;
- Modello AA5/6 per enti non commerciali;
- Modello ANR/3 per soggetti non residenti.
Una volta compilato il documento, l’invio può avvenire direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate accedendo con una credenziale digitale come lo SPID alla sezione Entratel/Fisconline. Dalla voce “servizi” cliccando su “invio” è possibile inviare questi documenti.
Si può scegliere in alternativa di comunicarli tramite indirizzo PEC all’Agenzia delle Entrate oppure con una raccomandata. Infine è possibile recarsi direttamente presso un ufficio dell’Agenzia.
La Camera di Commercio si occuperà poi della variazione dei Codici Ateco presso il Registro delle Imprese a partire dal 1° aprile 2025 e procederà alla comunicazione dell’avvenuto cambiamento tramite i canali digitali.
Come cambiare Codice Ateco dal Registro delle Imprese
I titolari di partita IVA iscritti al Registro delle Imprese possono procedere con la variazione del Codice Ateco in autonomia, senza l’assistenza del commercialista, utilizzando l’apposito servizio online.
Una volta raggiunto il portale DIRE2 (Depositi e Istanze Registro Imprese), è possibile autenticarsi con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Per avviare la pratica basterà quindi selezionare la voce “Variazione” tra quelle presenti sullo schermo e inserire il Codice Fiscale della propria azienda (o il codice REA).
A questo punto si può scegliere la presentazione della pratica “A modelli“, selezionare l’opzione “Variazione” nel menu a tendina e scegliere il modello S5 per la variazione dell’attività nella sede legale. Per effettuare una variazione delle attività svolte nelle unità locali, invece, occorre presentare dei documenti distinti.
All’interno del modello di variazione bisogna poi specificare la data di inizio della nuova attività che si intende svolgere, la descrizione della stessa e inserire tutti i dati anagrafici richiesti per completare la pratica. Infine, è possibile firmare digitalmente il documento e inserire anche la variazione nel portale dell’Agenzia delle Entrate.
Nuova classificazione Codici Ateco 2025: cosa cambia
La necessità di aggiornare la classificazione delle attività economiche con l’introduzione di nuovi Codici Ateco 2025 è scaturita dall’entrata in vigore del Regolamento delegato Ue 2023/137 del 10 ottobre 2022, con il quale è stato modificato il regolamento precedente3.
L’ISTAT, in collaborazione con le Camere di Commercio e l’Agenzia delle Entrate, ha provveduto ad aggiornare l’elenco dei Codici Ateco in modo da armonizzare la classificazione italiana con quella europea.
Non solo: con la nuova classificazione si intende colmare un vuoto normativo riguardo alcune professioni nate proprio negli ultimi anni. Per esempio, dal 1° gennaio 2025 è stato introdotto il Codice Ateco per influencer che lavorano con partita IVA (73.11.03).
Imprese e liberi professionisti, quindi, dovranno adeguare il proprio Codice Ateco alla nuova classificazione ISTAT 2025? A livello pratico, chi non rientra tra le modifiche non dovrà fare nulla. La nuova classificazione verrà utilizzata per assolvere agli eventuali adempimenti statistici e di natura amministrativa e comporterà un cambiamento solo per alcuni ambiti specifici.
Quando indicare i nuovi codici Ateco
Gli operatori IVA coinvolti dalle modifiche dovranno utilizzare la nuova classificazione Ateco negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate (salvo diversa indicazione), nonché inserire il nuovo codice nelle istanze di richiesta di agevolazioni o contributi a fondo perduto.
Non sarà necessario presentare una dichiarazione di variazione dei dati a meno che non si scelga di comunicare all’Agenzia delle Entrate un nuovo codice che meglio identifica l’attività svolta dall’impresa. La nuova classificazione, infatti, modifica sia la struttura dei codici sia i rispettivi titoli e contenuti.
Per le nuove attività avviate dal 1° gennaio 2025 oppure quelle mai classificate sino ad ora, l’adozione di una nuova classificazione potrebbe comportare una modifica del codice che identifica l’attività e dunque una possibile conseguenza sul piano fiscale o previdenziale.
Cambio Codice Ateco per liberi professionisti
Sei hai aperto una partita IVA come libero professionista e desideri cambiare Codice Ateco (o eventualmente aggiungerne uno in più) dovrai compilare il modello AA9/12 segnando la casella relativa alla variazione dei dati.
Per cambiare Codice Ateco alla tua partita IVA devi eliminare il vecchio codice e inserire quello nuovo che identifica la tua attività svolta. Ricorda che puoi aggiungere fino a sei codici diversi con la stessa partita IVA (identificando quello principale), mentre non puoi aprire più di una partita IVA. Nel caso di passaggio alla nuova classificazione, ci sarà un periodo transitorio in cui entrambi i codici risultano visibili.
Una volta compilato il modello, devi inviare il documento tramite la procedura telematica messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate (a costo zero). In alternativa puoi consegnare la documentazione fisicamente presso uno degli uffici territoriali o affidarti a un intermediario autorizzato che possa occuparsene al posto tuo.
Cambio Codice Ateco Artigiani e Commercianti
Se invece sei un artigiano o un commerciante iscritto alla Camera di Commercio, per cambiare Codice Ateco dovrai utilizzare la procedura “ComUnica”. Puoi procedere in autonomia oppure affidarti a un intermediario: i costi da sostenere potrebbero variare in base alla tua scelta.
Quando decidi di cambiare il codice della tua partita IVA devi prestare attenzione al fatto che l’attività sia sempre riconducibile alla stessa tipologia di iscrizione (sezione artigiani o sezione commercio). Per esempio, se fino a oggi la tua attività era quella di commercio al dettaglio e da domani intendi passare a un attività artigiana, dovrai cambiare anche il tipo di contribuzione previdenziale.
Anche gli artigiani o commercianti con partita IVA possono svolgere attività diverse, ma devono specificare qual è quella prevalente rispetto a quelle secondarie.
Variazione Codice Ateco presso la Camera di Commercio: il costo
Se decidi di compilare in autonomia i modelli sopra riportati e di presentarli direttamente all’Agenzia delle Entrate (online oppure presso gli uffici territoriali), questa operazione di per sé non ha costi.
La variazione della partita IVA o il cambiamento del Codice Ateco presso la Camera di Commercio comportano dei costi invece per imprese, artigiani e commercianti: gli importi, però, possono variare a seconda delle modalità di effettuazione delle modifiche.
Se invece decidi di affidarti a un professionista, per esempio il tuo commercialista, potresti pagare fino a 100 euro in più per l’assistenza e la mediazione ricevuta. Oltre alla pratica, dovrai sostenere anche i costi di istruttoria e quelli relativi ai diritti di segreteria, ovvero 17,50 euro.
Come cambiare Codice Ateco – Domande frequenti
Come specificato dall’ISTAT, la nuova classificazione dei Codici Ateco 2025 entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 sarà operativa a partire dal 1° aprile 2025. In questo arco temporale le imprese e i liberi professionisti hanno tempo per cambiare Codice Ateco e aggiornare i dati camerali.
Se la tua impresa o la tua attività è identificata con un Codice Ateco errato, potresti incorrere in sanzioni amministrative e fiscali. Un codice errato può comportare la non conformità con le normative fiscali specifiche per la tua attività.
La pratica che consente di cambiare il Codice Ateco della propria impresa o della propria partita IVA prevede dei costi di istruttoria e dei diritti di segreteria, che ammontano complessivamente a circa 200 euro. Per i liberi professionisti la variazione del Codice Ateco non presenta alcun costo.
- ATECO 2025, Istat, istat.it ↩︎
- Portale DIRE, Infocamere, login.infocamere.it ↩︎
- Regolamento delegato (UE) 2023/137 della Commissione del 10 ottobre 2022 che modifica il regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, European Union, eur-lex.europa.eu ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor