Posso emettere fattura dopo il pagamento? Quando, come e termini di legge

Le partite IVA possono emettere la fattura elettronica prima o dopo il pagamento. Scopriamo come funziona la fattura dopo il bonifico e quali sono i termini da rispettare per non incorrere in sanzioni.

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emissione fattura dopo pagamento
  • La normativa italiana non vieta l’emissione della fattura dopo il pagamento, ma fissa dei termini entro i quali il documento deve essere inviato al cliente.
  • Il libero professionista ha tempo fino al giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione per emettere la fattura dopo aver ricevuto il bonifico.
  • In caso di omessa, tardiva o errata fatturazione sono previste delle sanzioni amministrative di importi variabili in base ai giorni di ritardo dell’operazione.

La fattura di un libero professionista o di un’azienda è un documento che certifica la vendita di un bene o la prestazione di un servizio, determinando i corretti versamenti IVA. Non è legata, quindi, ad alcuna forma o metodo di pagamento.

Generalmente la fattura, elettronica o cartacea, viene emessa nel momento in cui viene eseguita l’operazione di vendita del bene o prestazione del servizio, fissando un termine entro il quale il destinatario deve saldare il pagamento. Può accadere, però, che il cliente (per qualsiasi motivo) decida di effettuare il bonifico anticipatamente rispetto all’emissione del documento.

In questi casi è possibile l’emissione della fattura dopo il pagamento? Scopriamo cosa prevede la normativa, quando emettere una fattura tardiva, quali sono le tempistiche e cosa si rischia.

Quando è possibile emettere una fattura dopo aver incassato

L’art. 6 del D.p.r. 633/19721 prevede che la fattura venga emessa nel momento di effettuazione dell’operazione, ma non esclude la possibilità di emissione della fattura anche dopo il pagamento.

Pensiamo per esempio ad avvocati o commercialisti che propongono un accordo ai propri clienti. La prima cosa da fare, in questi casi, è realizzare una fattura proforma nella quale sono indicati i servizi offerti e i relativi prezzi corrispondenti. Se il cliente accetta la proposta ed effettua il pagamento sulla base della proforma, il libero professionista dovrà poi emettere una fattura definitiva dopo il pagamento.

emissione fattura dopo bonifico

Lo stesso vale per l’acquisto di prodotti online, per i quali è richiesto il pagamento prima della consegna a casa. Ciò significa che la fattura che sancisce la vendita di un bene o la prestazione di un servizio si può consegnare al cliente prima o dopo il pagamento, a seconda dei casi.

Questo ci permette di distinguere due tipologie di documenti:

  • fattura immediata, cioè quella emessa nel momento della vendita del bene o della prestazione del servizio al cliente;
  • fattura differita, cioè un documento che permette di includere diverse vendite o prestazioni effettuate nell’arco di un determinato periodo di tempo (per esempio un mese).

Se però l’emissione della fattura avviene dopo il pagamento, ci sono dei termini precisi da rispettare per regolarizzare la posizione senza incorrere in sanzioni.

Tempo massimo per l’emissione della fattura

Le tempistiche per l’emissione della fattura dopo il bonifico variano in relazione alla tipologia di documento. Dovrai quindi rispettare le seguenti regole:

Tipologia di documentoTempistiche per l’emissione
Fattura elettronica immediataIl giorno stesso dell’effettuazione dell’operazione;
Entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione
Fattura elettronica differitaEntro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l’operazione
Fattura elettronica anticipataEntro i 12 giorni successivi dalla data indicata nella fattura

Sanzioni per i ritardi

Se un libero professionista o un titolare di partita IVA non rispetta le tempistiche previste per l’emissione della fattura dopo il bonifico rischia di incorrere in sanzioni amministrative. Tuttavia, se l’emissione avviene entro il termine di liquidazione periodica le sanzioni non si applicano.

L’importo di tali sanzioni varia in base ai giorni di ritardo nell’effettuazione dell’operazione:

  • al 70% dell’imponibile (con un minimo di 500 euro) se la fattura incide sulla dichiarazione IVA;
  • al 5% dell’imponibile se la fattura non incide sulla dichiarazione IVA.

Oltre alle sanzioni per il ritardo nell’emissione della fattura, il professionista dovrà pagare anche una sanzione nel caso di mancata liquidazione IVA.

Come funziona la proforma

Un caso tipico di emissione della fattura dopo il pagamento è quello in cui il documento è preceduto dall’invio di una proforma. Questa tipologia di fattura si utilizza per stilare una bozza di accordo tra venditore e acquirente (che può essere quindi modificata in diversi momenti) e non ha alcun valore fiscale. La sua funzione è principalmente quella di preventivo della vendita o prestazione di servizi.

Per emettere una fattura proforma si può utilizzare il proprio software di fatturazione elettronica specificando la tipologia di documento da creare.

Questo documento viene emesso solitamente prima del pagamento e costituisce una sorta di prova tramite la quale il cliente ha modo di verificare i prezzi, i dati personali o altri aspetti fiscali prima di formalizzare l’accordo.

Emissione fattura dopo pagamento – Domande frequenti

La fattura va emessa prima o dopo il pagamento?

La fattura può essere emessa prima del pagamento oppure dopo l’effettuazione del bonifico. Nel secondo caso, però, ci sono dei termini massimi per l’emissione del documento che vanno rispettati pena l’applicazione di sanzioni amministrative.

Quanto tempo ho per emettere fattura dopo il pagamento?

L’Agenzia delle Entrate ha specificato che è possibile emettere la fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o prestazioni di servizi. In caso di fattura elettronica immediata le tempistiche si restringono a 12 giorni.

Cosa succede se emetto una fattura in ritardo?

In caso di omessa, tardiva o errata fatturazione, si deve pagare una sanzione del 70% dell’importo fatturato con un minimo di 500 euro. Per violazione della fatturazione che non modifica la liquidazione IVA, è prevista una sanzione del 5%.

Fattura emessa dopo un anno dal pagamento: è valida?

No, è considerata irregolare, questa operazione non è consentita. In questi casi si possono applicare sanzioni in denaro.

  1. Decreto del Presidente della Repubblica del 26/10/1972 n. 633, Documentazione Economica e Finanziaria, def.finanze.it ↩︎

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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