Rateizzazione dei debiti: nuove norme 2025 per chi è in difficoltà economica

Per chi si trova in difficoltà economica è possibile rateizzare i debiti fino a 120 rate: ecco cosa cambia dal 2025.

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  • Il Decreto 27 dicembre 2024 specifica quali sono le nuove regole 2025 intorno alla rateizzazione dei debiti, in particolare delineando i criteri con cui si individua una situazione di difficoltà economica.
  • I debiti cumulati fino alla soglia di 120.000 euro possono essere rateizzati fino a 84 quote per tutti, ma arrivano a 120 rate per chi si trova in una situazione di crisi.
  • Il portale dell’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un simulatore virtuale per conoscere nel dettaglio il numero di rate a cui si può accedere.

Sulla rateizzazione dei debiti, il governo è intervenuto con alcune novità che verranno protratte nel 2025 e fino a tutto il 2026. Sono coinvolte le somme di debito iscritte a ruolo, ovvero quelle situazioni in cui è avvenuto un controllo da parte degli enti preposti, per cui si parla di cartelle esattoriali.

I debiti che non superano 120.000 euro possono essere rateizzati, in base alle nuove disposizioni generali arrivate in concomitanza con la riforma della riscossione. Si parla di un massimo di 120 rate per tutti coloro che sono in una situazione di crisi economica, mentre scendono negli altri casi.

Rateizzazione dei debiti fino a 120 rate: quando è possibile

La rateizzazione dei debiti è possibile fino a 120 rate se si presentano particolari situazioni di difficoltà. Il Decreto 27 dicembre 20241 ha definito nel dettaglio quali sono le circostanze in cui è possibile richiedere un numero più elevato di rate per avere più tempo per il pagamento.

Una situazione di criticità economica è sempre accertata nel momento in cui si verifica un evento naturale estremo o nel caso in cui l’azienda si trova in una zona soggetta a inagibilità per altre cause. Questa nuova regola propone così una tutela per chi è coinvolto in una calamità naturale, come quelle che hanno coinvolto il Centro Italia lo scorso anno, ma aveva cumulato dei debiti iscritti a ruolo dall’Agenzia delle Entrate.

Gli altri casi di crisi economica devono invece essere documentati nello specifico in base alle disposizioni del recente decreto, presentando una richiesta che indichi le motivazioni e la mancanza di denaro sufficiente a saldare la quota dovuta. Ricordando che oltre 120.000 euro di debito non si può richiedere tale rateizzazione, bisognerà presentare la seguente documentazione:

  • attestazione ISEE: nel caso di persone fisiche che hanno contratto il debito;
  • indice Alfa: nel caso di persone giuridiche che hanno contratto il debito;
  • indice Beta: nel caso di condomini che hanno contratto il debito.

Bisogna quindi presentare al fisco una dichiarazione tramite legale rappresentante che attesti l’effettiva mancanza di liquidità per poter saldare il debito in una quota unica. Le imprese in crisi quindi possono procedere in questo modo, utilizzando il modello presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Rateizzazione dei debiti ordinaria

In tutti i casi in cui l’azienda o il soggetto privato non si trova in una situazione di crisi, ma ha contratto dei debiti iscritti a ruolo, le rate normalmente sono le seguenti:

  • 85 rate: per le richieste di rateizzazione del 2025 e del 2026;
  • 97 rate: per le richieste di rateizzazione del 2027 e del 2028;
  • 109 rate: per le richieste di rateizzazione dal 1 gennaio 2029.

Queste regole valgono anche in questi casi per chi ha debiti sotto i 120.000 euro. Questa soglia, va ricordato, si riferisce alla richiesta singola di rateizzazione di un debito, non al totale, in caso di più debiti.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un simulatore2 online con cui è possibile verificare qual è il numero esatto di rate con cui pagare nel caso di debiti in base alla situazione specifica.

  1. Decreto 27 dicembre 2024, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
  2. Servizi Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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