- Il regime forfettario viene confermato per il prossimo anno dalla Legge di Bilancio 2025, con requisiti pressoché identici a quelli già presenti quest’anno.
- La manovra 2025 intende allargare la platea di beneficiari di questo regime forfettario, estendendo la soglia attuale di 85.000 euro a 100.000 euro annui di reddito.
- Una partita IVA forfettaria per rimanere tale anche il prossimo anno deve verificare di rispettare ancora i requisiti per l’accesso, pena il passaggio all’ordinario.
Con la Legge di Bilancio 2025 il governo prevede di attuare diverse modifiche di tipo fiscale che coinvolgeranno i lavoratori e le partite IVA. In particolare vuole riproporre il regime fiscale forfettario con gli stessi requisiti dell’anno in corso, ma con una possibile estensione della soglia massima di redditi annui che l’autonomo può percepire.
L’attuale limite di 85.000 euro, se le ipotesi degli emendamenti verranno confermate, sarà innalzato a 100.000 euro, garantendo un margine maggiore di manovra per chi attinge alla tassazione agevolata. Questa modifica potrebbe far rientrare nel forfettario molte partite IVA che attualmente lavorano con la tassazione ordinaria IRPEF.
Per ciò che riguarda gli altri requisiti di accesso, secondo le prime indiscrezione rimarrebbero invariati, anche se sono state introdotte altre agevolazioni come la fatturazione semplificata senza limiti. Vediamo nel dettaglio quali saranno i requisiti di accesso al regime forfettario per il prossimo anno.
Indice
Regime forfettario 2025 fino a 100.000 euro
La novità principale attesa per il 2025 è l’innalzamento della soglia reddituale a 100.000 euro annui, che coinvolgerebbe le attuali partite IVA forfettarie e coloro che aderiscono all’ordinario superando attualmente 85.000 euro di ricavi.
La novità è in attesa dell’approvazione definitiva, ma la volontà del governo sarebbe quella di dare maggiori possibilità di risparmio fiscale a queste partite IVA. La flat tax potrebbe quindi coinvolgere nuovi contribuenti, con la sua aliquota vantaggiosa al 15% (abbassata ulteriormente al 5% per i primi 5 anni di attività), la contabilità semplificata e la non applicazione dell’IVA.
Regime forfettario 2025: requisiti
Facciamo una panoramica generale di quali saranno i requisiti per accedere e rimanere nel regime forfettario nel 2025, secondo le ultime novità e il funzionamento di questa opzione per l’anno in corso. Per poter aderire nel 2025, o riconfermare, questo regime fiscale, devi controllare di rispettare queste condizioni:
- nel 2024 non devi aver percepito ricavi da lavoro dipendente, pensione o assimilati superiore a 30.000 euro;
- non devi essere un socio di una società di persone;
- non devi aderire già ad un altro regime speciale (ad esempio regime speciale IVA);
- non devi avere quote di una Srl per più del 50% presso un’azienda nello stesso settore in cui operi come autonomo;
- non devi superare la soglia di 20.000 euro in corrispettivi a lavoratori dipendenti o collaboratori in un anno;
- (da confermare) devi percepire un massimo di 100.000 euro di reddito annuo;
- devi avere residenza in Italia o in un altro Stato UE o nello Spazio Economico europeo con almeno il 75% del reddito nel nostro paese;
- non puoi fatturare al tuo ex datore di lavoro dei due anni precedenti più del 50% del totale dei ricavi.
Va tenuto in considerazione anche che le imprese di alcuni settori sono del tutto escluse dalla possibilità di adottare il regime fiscale forfettario.
Regime forfettario 2025: i settori esclusi
Sono esclusi da questo regime di vantaggio gli imprenditori che si muovono nei seguenti ambiti, per cui vengono già applicati i regimi speciali IVA:
- vendita di tabacchi e fiammiferi;
- servizi di editoria;
- servizi di telefonia pubblica;
- servizi di gioco e intrattenimento;
- rivendita documenti di trasporto pubblico;
- agenzie viaggio;
- agriturismi;
- vendite a domicilio o di prodotti usati;
- servizi di cessione di fabbricati o terreni.
Fattura semplificata per il regime forfettario 2025
Un’altra novità che arriverà il prossimo anno a vantaggio delle partite IVA forfettarie riguarda l’uso delle fatture semplificate: questo strumento sarà consentito anche per quelle operazioni il cui valore supera 400 euro.
Al momento infatti questa è la soglia massima di importo stabilita per poter utilizzare una fattura semplificata che contiene solamente i dati più importanti della transazione. Con questa modifica, l’emissione dei documenti sarà più facile e veloce, a vantaggio soprattutto di chi procede con molte fatture durante il mese.
Contratti misti per partite IVA forfettarie 2025
Un’altra novità che riguarda i contribuenti forfettari è quella dei contratti misti: questo cambiamento avrebbe impatto sul requisito di non aver lavorato con lo stesso datore di lavoro a cui si fattura in modo prevalente. Grazie allo strumento del contratto misto, questo sarà possibile per i lavoratori dipendenti, se in aggiunta hanno una partita IVA forfettaria.
Questa decisione ha dato adito a numerose polemiche, soprattutto per il rischio di partite IVA false che mascherano lavoro subordinato, che potrebbero moltiplicarsi raggirando la legge. Questo tipo di strumento però potrà essere adottato dalle imprese solamente se queste hanno almeno 250 dipendenti.
In questo modo si potranno affiancare un lavoro part time a tempo indeterminato con un lavoro autonomo con regime forfettario in cui vengono emesse fatture alla stessa azienda in cui si è assunti, ma le due sfere non si devono sovrapporre, neanche per ciò che riguarda le mansioni svolte.
Valeria Oggero
Giornalista