- Il Decreto Salva Infrazioni introduce diverse novità intorno alle concessioni balneari, decretando il termine di quelle attuali al 2027 e stabilendo nuove norme sugli affidamenti.
- Questo decreto arriva a seguito di procedure di infrazione portate avanti dall’Unione Europea verso lo Stato italiano, che non ha adottato fino ad ora misure consone alla gestione delle concessioni balneari.
- L’intervento, oltre a stabilire con precisione quali sono i passi per l’affidamento delle concessioni, specifica quali direzioni seguire per la tutela dell’ambiente e istituisce nuovi risarcimenti per il lavoro a tempo determinato protratto nel tempo oltre limiti di legge.
Diventa legge il Decreto Salva Infrazioni, che, come suggerisce il nome, ha l’obiettivo di evitare l’applicazione di sanzioni da parte dell’Unione Europea all’Italia. Al centro della scena ci sono le concessioni balneari, per cui il nostro paese (ma anche altri Stati dell’UE) è nel focus di un dibattito da diversi mesi.
Il testo di riferimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale è il decreto legge n.131 del 16 settembre 2024, che stabilisce un termine specifico al 30 settembre 2027 per le attuali concessioni balneari, con procedura successiva di affidamento.
Il tema in Italia è molto dibattuto, soprattutto da quando la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha messo un freno ai rinnovi automatici, evidenziando l’importanza di effettuare delle gare apposite per affidare queste zone. Dopo numerose proroghe, il Decreto Salva Infrazioni interviene a regolamentare maggiormente questo settore.
Indice
Concessioni balneari e procedure di infrazione
Per aprire uno stabilimento balneare in Italia è necessario avere delle licenze specifiche, trattandosi di zone di proprietà dello Stato italiano. Una volta ottenuto il permesso è possibile poi avviare un’attività di tipo turistico o ricreativo a fini di lucro, ma la legge parla chiaro: tali concessioni non possono essere rinnovate automaticamente.
Periodicamente infatti devono essere indette delle gare specifiche per garantire a tutti le stesse possibilità di gestione di tali zone, tramite una selezione non di parte. Questo purtroppo in Italia nella maggior parte dei casi non succede, per cui le stesse autorizzazioni vengono rinnovate in modo automatico nel tempo.
A stabilire i corretti passaggi è la direttiva Bolkestein, per cui le concessioni devono essere affidate in base ad una procedura specifica di selezione tra candidati, che avviene a cadenza periodica. Quello che succede nella realtà è molto diverso, per cui la stessa concessione balneare viene portata avanti anche di generazione in generazione dalle stesse famiglie.
L’Europa ha avviato diverse procedure di infrazione verso l’Italia, per cui il governo è intervenuto con disposizioni urgenti1 per evitare l’applicazione di pesanti sanzioni. Una delle questioni centrali è proprio quella delle concessioni balneari, per cui già da tempo l’Europa ha presentato richieste di adeguamento alle norme di legge.
Decreto Salva Infrazioni: gli interventi
Il provvedimento preso dall’attuale governo è contenuto nel decreto-legge n.131 del 16 settembre 20242 che diventa operativo con nuove disposizioni per le procedure di affidamento delle zone balneari. Il così detto Decreto Salva Infrazioni pone un termine alle proroghe delle concessioni balneari, al 30 settembre 2027, con regole specifiche per ciò che riguarda gli affidamenti.
Di fatto si tratta di un anticipo delle tempistiche stabilite con le proroghe dal precedente governo, per cui le concessioni avrebbero avuto scadenza nel 2033, ma con il rischio di pesanti sanzioni da parte dell’Europa.
Viene specificato nel decreto, da poco diventato legge, che saranno stabiliti degli indennizzi per coloro che lasciano la concessione marittima, di lago e fluviale, a spese di chi sta entrando.
I Comuni dovranno indire le apposite gare per i nuovi affidamenti entro il 30 giugno del 2027. L’unica eccezione alle nuove scadenze riguarderà i casi in cui sono presenti contenziosi o altre motivazioni per cui le gare non possono essere organizzate nell’immediato. In questi casi la scadenza slitta al 31 marzo 2028.
Per ciò che riguarda le somme da versare allo Stato, si prevede un aumento del 10% dei canoni, ma ancora non ci sono linee guida specifiche perché si attende un decreto apposito.
Il Decreto Salva Infrazioni non interviene solamente nei confronti della questione spiagge, ma va a stabilire regole specifiche anche su altri aspetti, in linea con quanto richiesto dall’Unione europea. Si interviene sul trattamento previdenziale dei magistrati onorari, sulle norme per la tutela dell’ambiente, in particolare sulla qualità dell’aria, sulla gestione dei rifiuti e su questioni inerenti il lavoro.
Su questo punto si punta ad ampliare il risarcimento ai lavoratori che vengono assunti con contratti a tempo determinato rinnovati per periodi che vanno oltre il limite previsto dalla legge, come specifica il decreto:
“un’indennita’ nella misura compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilita’ dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, avuto riguardo alla gravita’ della violazione anche in rapporto al numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti e alla durata complessiva del rapporto.”
Concessioni balneari: il caso delle attività sportive
Il Decreto Infrazioni stabilisce nuove regole per le concessioni balneari ma propone l’esclusione dalle normative delle attività organizzate per finalità sportive. Sono escluse del tutto dalla direttiva Bolkestein tutte le attività che rientrano nell’ambito sportivo, come circoli organizzati presso coste, laghi e fiumi.
Sono fuori da questa normativa tutte le associazioni e federazioni sportive, olimpiche o dilettantistiche, iscritte al registro specifico. L’unica regola che queste realtà devono seguire per essere escluse dalle norme riguarda la non finalità economica delle stesse.
- Disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano, nota di Palazzo Chigi, Governo Italiano ↩︎
- Decreto Legge 16 settembre 2024, n. 131, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
Valeria Oggero
Giornalista