Regime di franchigia IVA UE e fatturazione semplificata: le novità per forfettari e piccole imprese

Arriva il nuovo regime di franchigia IVA UE: tutte le novità previste per le piccole imprese e con il regime fiscale forfettario.

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  • Il governo ha approvato un decreto legislativo che estende il regime di franchigia IVA transfrontaliero, a tutti gli stati dell’Unione Europea. Questa novità coinvolge le imprese estere di piccola dimensione che lavorano in Italia e le imprese italiane che lavorano con l’estero.
  • Una novità ulteriore coinvolgerà dal 2025 le partite IVA forfettarie: la possibilità di emettere una fattura semplificata senza limiti di importo.
  • L’intervento ha l’obiettivo di semplificare gli adempimenti a carico delle piccole imprese e dei contribuenti che operano con regime fiscale forfettario.

Arrivano novità interessanti in termini di semplificazione per piccole imprese e partite IVA con il regime fiscale forfettario. A partire dal 2025 infatti troveranno applicazione alcune disposizioni volute da un decreto che recepisce le direttive europee.

Al centro dell’attenzione ci sono quindi coloro che lavorano con un regime fiscale agevolato e operano con l’estero. In particolare si introducono novità in merito all’IVA, l’Imposta sul Valore Aggiunto, applicata nelle transazioni tra stati.

Le direttive europee di riferimento sono la 2020/285 per ciò che riguarda il sistema comune dell’IVA per le piccole imprese in regime agevolato e la direttiva 2022/542 sulle aliquote della stessa imposta. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà dal 1 gennaio 2025.

Piccole imprese e forfettari: i provvedimenti approvati per il 2025

Recentemente il Consiglio dei Ministri1 ha approvato alcuni provvedimenti che coinvolgono da vicino le piccole imprese e coloro che operano con regime fiscale forfettario. Le novità vengono introdotte in linea con le disposizioni europee sancite dalle seguenti direttive:

  • direttiva UE 2020/285 con modifiche alle norme sul regime speciale per le piccole imprese;
  •  direttiva UE 2023/542 con modifiche alle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto.

Le due direttive vengono applicate anche nell’ordinamento italiano in primis con l’estensione del regime di franchigia IVA oltre i confini nazionali, andando a coinvolgere tutti gli Stati dell’Unione europea, con conseguente esonero dall’IVA per le piccole imprese che si trovano in Italia o in altri stati dell’UE.

Esclusivamente per le partite IVA forfettarie, viene confermata dal 2025 la possibilità di inviare fatture in termini semplificati senza alcun limite di importo, superando la precedente soglia di 400 euro.

Regime di franchigia IVA UE: cosa cambia

Andiamo a vedere da vicino quali saranno le novità in termini di franchigia IVA per operazioni transfrontaliere. Questo intervento va ad allargare le regole del regime forfettario che riguardano l’IVA anche agli altri stati membri dell’Unione europea che hanno regole simili, coinvolgendo quindi chi ha un reddito annuo inferiore a 85.000 euro.

In questo modo le operazioni tra stati che coinvolgono queste realtà saranno più semplici, superando le regole fiscali frammentarie e specifiche di ogni paese. Per fare un esempio pratico, una piccola impresa con regime forfettario italiana che opera in una sede estera non dovrà più provvedere al pagamento dell’IVA anche presso il paese UE in cui si trova, ma potrà applicare anche qui le regole del forfettario italiano.

Una regola importante da rispettare per beneficiare di questo regime di franchigia IVA è quella di produrre almeno il 75% del reddito totale lordo nello Stato italiano. Il ricavo complessivo inoltre non deve superare 100.000 euro considerate tutte le entrate economiche percepite in UE (nei casi in cui la sede non sia in Italia).

Coloro che potranno operare con la franchigia IVA UE avranno un codice identificativo specifico da comunicare nel caso di operazioni con altri stati agli enti competenti (per l’Italia si tratta dell’Agenzia delle Entrate). Ricordiamo che le partite IVA ordinarie sono escluse dalla novità, che riguarda solamente i forfettari.

Fattura semplificata estesa per i forfettari

Un’altra novità che mette al centro le partite IVA forfettarie riguarda l’estensione della possibilità di usare la fattura semplificata senza alcun limite di importo. Questa regola fa decadere la soglia di 400 euro prevista precedentemente, garantendo più spazio di manovra per queste partite IVA.

Questa formula di fatturazione permette di compilare il documento contabile solamente con le informazioni salienti che riguardano l’operazione, con la possibilità di tralasciare dati secondari. Questa opzione è molto vantaggiosa soprattutto per alcuni tipi di attività, come quelle condotte da esercenti che svolgono molte transazioni durate il giorno.

La novità, relativa unicamente alle partite IVA forfettarie e operativa dal 2025, rientra nel più ampio disegno europeo di semplificazione degli adempimenti delle piccole realtà imprenditoriali e dei professionisti autonomi. Anche in questo caso i contribuenti che aderiscono al regime fiscale ordinario ne sono esclusi.

  1. Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 102, 29 ottobre 2024, governo.it ↩︎
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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