- Il Bonus Natale da 100 euro è destinato a lavoratori dipendenti con figli e redditi fino a 28.000 euro.
- Il bonus contenuto nel Ddl Omnibus consiste in un accredito erogato insieme alla tredicesima.
- Secondo i recenti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, anche chi non ha un sostituto di imposta (come colf e badanti) può richiedere il bonus, tramite la dichiarazione dei redditi. Inoltre il sostegno è garantito anche a chi lavora in modalità part time.
Il Bonus Natale confermato dal vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, è un contributo di 100 euro che sarà destinato a determinate categorie di lavoratori dipendenti, in particolar modo alle famiglie con figli e redditi non superiori a 28.000 euro.
Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il Bonus Natale può essere percepito anche da chi non ha un sostituto di imposta, come colf e badanti. Sono destinatari del sostegno anche i lavoratori assunti in modalità part time. Non si tratta però l’unico intervento di natura economica che il governo sta considerando per tentare di arginare il crescente rischio di povertà in Italia.
Secondo l’ultimo Rapporto BES dell’ISTAT, il 20,1% della popolazione si trova infatti in condizioni di vulnerabilità economica, percentuale significativamente superiore alla media dell’Unione Europea, fissata al 16,5% per l’UE27.
Con la Legge di Bilancio 2025 verranno introdotti ulteriori sostegni e incrementati quelli presenti al momento per le famiglie con figli, in particolare intorno all’Assegno Unico e ai congedi di maternità e paternità.
Indice
Cos’è il Bonus Natale
Il governo italiano ha deciso con il Ddl Omnibus di anticipare l’erogazione del Bonus Befana, trasformandolo così in Bonus Natale. Uno spostamento, a detta della premier Meloni, reso possibile grazie alle entrate fiscali superiori alle aspettative nei primi mesi del 2024, che hanno permesso di trovare le risorse necessarie per procedere all’anticipo del bonus.
Secondo quanto dichiarato da Maurizio Leo, l’erogazione avverrà insieme alla tredicesima mensilità, senza impatto della tassazione, garantendo quindi l’erogazione di 100 euro netti.
L’idea di anticipare il bonus nasce dall’intento di fornire un sostegno economico immediato alle famiglie italiane durante le festività natalizie, periodo dell’anno particolarmente gravoso dal punto di vista delle spese.
Tuttavia, la misura è rivolta a una platea molto ristretta: circa 1 milione di famiglie, con un costo stimato per le casse dello Stato di circa 100 milioni di euro.
A chi spetta il Bonus Natale
Non tutti i lavoratori dipendenti avranno quindi diritto al Bonus Natale. La misura è riservata solo ai lavoratori con un reddito annuo lordo non superiore a 28.000 euro e almeno un figlio a carico.
In particolare, il bonus sarà disponibile per le famiglie monoreddito con coniugi non separati e figli fiscalmente a carico, oppure per i genitori single con almeno un figlio a carico.
I lavoratori dipendenti senza figli e coloro che rientrano nella no tax area, ossia chi ha un reddito annuo inferiore a 8.500 euro, non potranno dunque accedere al beneficio. Restano quindi esclusi anche coloro che, pur avendo redditi medio-bassi, non hanno figli a carico.
Secondo recenti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, hanno diritto al bonus da 100 euro anche i lavoratori assunti con modalità part time, a tempo determinato o indeterminato, con lavoro parziale organizzato in modo verticale, orizzontale o misto. Restano fuori coloro che percepiscono redditi assimilati
Bonus Natale anche per chi non ha un sostituto di imposta
Di recente l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per chiarire alcuni dubbi dei contribuenti circa la possibilità di percepire tale bonus anche quando non è presente un sostituto di imposta. Ci si riferisce in questo caso soprattutto a chi è impiegato nel lavoro domestico, come colf e badanti.
Questi lavoratori e tutti coloro che percepiscono reddito di lavoro dipendente (quindi sono esclusi gli autonomi) possono richiedere il Bonus Natale. Per farlo si può procedere attraverso la dichiarazione dei redditi relativa al 2024, ovvero quella che verrà comunicata nel 2025.
Anche in questi casi devono essere rispettati tutti i requisiti di accesso al sostegno e gli interessati devono espressamente richiedere il bonus durante la dichiarazione.
Come richiedere il Bonus Natale
Per ottenere il Bonus Natale il lavoratore dipendente interessato deve presentare una richiesta apposita al proprio datore di lavoro, in quanto sostituto di imposta. Non si tratta quindi di un sostegno erogato in modo automatico, ma un aiuto una tantum applicabile su richiesta.
Il lavoratore così attesta il rispetto delle condizioni specifiche per accedervi, come la presenza di figli a carico e il reddito inferiore a 28.000 euro. Coloro che non lo ricevono anche dopo aver presentato la richiesta, possono procedere a domandarlo con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in corso.
Non solo Bonus Natale: altri interventi
Il Bonus Natale non è però l’unica misura al vaglio del governo per alleggerire il carico fiscale sulle famiglie italiane. Maurizio Leo ha accennato anche alla possibilità di introdurre una detassazione delle tredicesime per i redditi più bassi, provvedimento che potrebbe diventare realtà solo nei prossimi anni.
Attualmente, il governo sta valutando diverse opzioni per ridurre l’impatto fiscale attraverso diverse misure che saranno contenute nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2025, come la riconferma di un sistema Irpef a tre aliquote.
Un altro tema che il governo sta pianificando è l’estensione dell’Assegno Unico Universale. Introdotto per fornire un supporto economico alle famiglie con figli, il bonus potrebbe essere potenziato o esteso ad altre categorie, come parte di un piano più ampio per contrastare la crisi demografica che il Paese sta affrontando.
Attualmente, l’Assegno Unico è già disponibile per tutte le famiglie con figli a carico. Il governo sta quindi valutando se potenziarlo e di introdurre nuove detrazioni, sempre e solo per le famiglie con figli.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it