- Alla fine del 2024 torneranno diversi incentivi per l’edilizia, in particolare per la riqualificazione energetica degli edifici: per il 2025 si prospetta l’arrivo di un ecobonus focalizzato sulle performance degli edifici.
- Entro il 2035, in base alle decisioni europee, i proprietari di immobili dovranno innovare i sistemi delle abitazioni per favorire il risparmio energetico, per cui nel nostro paese si prospetta una revisione completa dei bonus.
- Detrazioni fiscali sulle spese e finanziamenti agevolati applicati in modo più selettivo: l’ecobonus 2025 funzionerà con queste premesse.
Mentre il governo è impegnato a proporre nuovi interventi da inserire nella Legge di Bilancio 2025, spiccano le ipotesi sulle detrazioni fiscali e sulle agevolazioni accessibili per le spese per l’edilizia. In particolare, l’Italia si trova davanti alla necessità di innovare in ottica green tutto ciò che riguarda il settore abitativo.
Per farlo, verranno proposti il prossimo anno nuovi incentivi per la riqualificazione energetica degli immobili, con un occhio particolare a quelli che attualmente presentano elevati consumi di energia, con un impatto ambientale maggiore. Si prevede una revisione totale dei bonus attuali, con interventi mirati a migliorare la situazione energetica soprattutto per gli edifici in cui è più critica.
Al 31 dicembre 2024 termineranno molti dei sostegni per l’edilizia presenti attualmente, che verranno riproposti con caratteristiche diverse o sostituiti da nuovi interventi. Facciamo chiarezza e vediamo quali sono le ipotesi in campo.
Indice
Ecobonus 2025: la revisione degli incentivi
Negli ultimi anni in Italia si sono moltiplicati i bonus per l’edilizia, primo tra tutti il superbonus 110%, che nel tempo ha visto una discesa progressiva dell’aliquota fino a quella al 65% prevista per il 2025. Non viene meno tuttavia la necessità di innovare gli immobili del paese, soprattutto nell’ottica di un adattamento alle nuove indicazioni europee.
Al centro dell’attenzione vi sono infatti gli incentivi destinati a sostenere coloro che apportano miglioramenti in termini di risparmio energetico all’interno delle proprie case. Questo fattore verrà messo al primo posto anche il prossimo anno, per cui si prospetta una completa revisione degli incentivi ad oggi disponibili con l’obiettivo di rendere le case più efficienti.
Secondo le prime ipotesi, i nuovi bonus saranno diversi da quelli attuali e si focalizzeranno maggiormente sulle performance degli edifici, tramite specifici interventi di miglioramento. Di fatto verranno premiati coloro i cui edifici presenteranno valori di risparmio energetico più elevato, secondo parametri ben delineati.
Anche se è presto per conoscere tutte le misure previste, il governo attuale starebbe lavorando su un Testo Unico dei bonus edilizi, con l’obiettivo di portare ordine all’interno delle misure e favorire coloro che modernizzano immobili che al momento registrano consumi molto elevati.
L’ecobonus 2025 potrebbe essere quindi più selettivo rispetto ai sostegni visti fino ad ora, per cui si prevede una attenzione specifica a determinate tipologie di interventi.
Ecobonus 2025 e direttiva Case Green
Al centro dell’attenzione vi è la direttiva europea Case Green, che anche il nostro paese dovrà seguire nell’ottica di mitigare l’impatto ambientale. Il testo della direttiva1 contiene specifiche indicazioni per come agire, che coinvolgono tutti gli stati europei. In particolare, l’UE ha messo in evidenza dati allarmanti che riguardano il consumo di energia ad opera degli immobili:
“Gli edifici sono responsabili del 40 % del consumo finale di energia nell’Unione e del 36 % delle emissioni di gas a effetto serra associate all’energia, mentre il 75 % degli edifici dell’Unione è tuttora inefficiente sul piano energetico.”
Agire sull’efficientamento energetico è quindi la chiave indicata dall’UE per ridurre l’impatto sull’ambiente e condurre ad un risparmio di energia sostanziale. I diversi Stati hanno due anni di tempo per recepire le novità, introducendo anche diversi incentivi, come l’ecobonus 2025, a sostegno dei proprietari degli immobili.
In un’ottica di emissioni zero al 2050, che coinvolgerà i nuovi edifici e la totalità dei locali pubblici, gli incentivi dovrebbero coprire le spese per rinnovare i sistemi di riscaldamento e climatizzazione, promuovendo il rinnovabile come principale mezzo di intervento. Il governo italiano si è visto contrario alla Direttiva Green soprattutto a causa delle difficoltà di applicazione su larga scala di questi cambiamenti, in un periodo di tempo piuttosto limitato.
Nel concreto, anche l’Italia dovrà intervenire riducendo i consumi di energia da parte degli immobili residenziali, almeno del 16% entro il 2023 e del 20-22% entro il 2025. Ma non è tutto: questo dovrà essere fatto ristrutturando gli immobili che al momento presentano prestazioni energetiche peggiori. L’ecobonus 2025 partirà quindi da qui, focalizzandosi su quegli edifici che al momento producono maggiori emissioni e una più alta spesa per l’energia.
I beneficiari
Secondo quanto stabilito dalla direttiva Case Green e dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), i nuovi incentivi verranno proposti ai proprietari di edifici che registrano le performance peggiori in termini di consumi ed energia, tramite sostegni specifici a chi si trova in povertà energetica.
Verranno quindi esclusi dal contributo o dai finanziamenti agevolati gli immobili considerati di lusso, in base alle categorie catastali specifiche indicate dalle normative italiane. Verranno anche escluse le applicazioni di caldaie a combustibili fossili, che dovranno essere progressivamente eliminate entro il 2040.
Al centro dell’attenzione ci saranno anche gli edifici commerciali e quelli adibiti a diverse attività di tipo imprenditoriale e industriale: a partire dal Piano Transizione 5.0, verranno riproposti o messi a disposizione incentivi specifici per le partite IVA e quindi le aziende.
I beneficiari dei nuovi sostegni non saranno quindi solamente coloro che investono nell’innovazione degli edifici o che sostengono le spese per determinate opere, ma soprattutto coloro che dimostreranno un miglioramento sostanziale delle performance dell’immobile.
Di fatto si passerà da un sistema di incentivi basato su determinate tipologie di lavori ad uno focalizzato sui risultati, anche se per il momento non è ancora chiaro come verrà attuata tale trasformazione.
Finanziamenti agevolati con l’ecobonus 2025
Oltre a detrazioni e contributi mirati al rinnovamento delle abitazioni, si prevede la conferma di finanziamenti agevolati specifici per chi sostiene le spese, soprattutto per le famiglie che si trovano in una condizione di povertà energetica, che potranno accedere a tassi di interesse vantaggiosi.
Questa soluzione andrà a sostenere chi deve innovare gli edifici senza avere risorse specifiche per procedere, soprattutto a causa dell’elevato costo dell’energia. Un intervento di miglioramento energetico in questi casi porterebbe non solo a limitare l’impatto ambientale, ma anche quello economico in termini di consumi sulle famiglie meno abbienti.
Superbonus 2025: le prospettive
I bonus per l’edilizia presenti al momento termineranno alla fine del 2024, per cui si prevede una revisione completa delle attuali agevolazioni. Per ciò che riguarda uno dei sostegni che negli scorsi anni ha avuto maggior rilievo, il superbonus, si prevede un ritorno con aliquote ulteriormente ribassate.
Nel 2025 il sostegno avrà una percentuale sui costi del 65%, con l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Per la sua applicazione sarà richiesto un miglioramento almeno di due classi energetiche, oltre alla comunicazione dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica).
L’accesso al sostegno sarà quindi più complesso e possibile solamente per una cerchia ristretta di beneficiari: condomini, proprietari di immobili ad esclusione di coloro che li usano per attività di impresa, enti del terzo settore e organizzazioni sportive amatoriali.
Saranno tenute fuori dal superbonus le case di lusso, le ville e i palazzi di particolare pregio, ma anche le case unifamiliari di proprietà esclusiva. Il sostegno si applicherà per lavori di efficientamento termico o adeguamento antisismico.
- Direttiva (UE) 2024/1275 del Parlamento Europeo e del Consiglio, 24 aprile 2024, eur-lex.europa.eu ↩︎
Valeria Oggero
Giornalista