Guida alle Agevolazioni Fiscali per le PMI 2024: quali sono e come funzionano

Dagli aiuti ordinari alle misure straordinarie, sono numerosi i sostegni per le startup innovative: ecco un elenco delle principali agevolazioni fiscali per le PMI 2024.

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  • A partire dal 2012 sono stati introdotti diversi aiuti e agevolazioni fiscali per la crescita e lo sviluppo delle PMI e startup innovative.
  • Oltre ai contributi tradizionali erogati sotto forma di credito di imposta o fondo perduto, esistono ulteriori misure per sostenere la crescita di piccole e medie imprese.
  • Tra le agevolazioni fiscali previste per gli investitori c’è una detrazione del 30% su startup e PMI e una detrazione al 50% per chi investe nel capitale di rischio delle startup.

A favore di startup e PMI innovative il Governo ha introdotto numerose agevolazioni fiscali e aiuti per sostenere la loro fondazione, nascita, crescita e sviluppo. Il cammino è iniziato con il il Dl n. 179/2012, con il quale il legislatore ha introdotto un quadro normativo specifico per favorire la crescita e lo sviluppo tecnologico di queste piccole realtà.

Le principali misure introdotte comprendevano delle semplificazioni per la costituzione di queste società, oltre alla riduzione degli oneri per l’avvio delle stesse, numerose agevolazioni fiscali e di sostegno al lavoro.

In seguito sono stati introdotti anche degli sgravi fiscali per gli investimenti nelle piccole e medie imprese e nel capitale di rischio delle startup innovative. Vediamo nel dettaglio quali sono le agevolazioni fiscali per le PMI innovative, come funzionano e a chi spettano.

Agevolazioni fiscali per le PMI: quali sono gli aiuti

Sono numerose le agevolazioni per le PMI innovative1 ad oggi disponibili in Italia, al punto che il Ministero dello Sviluppo Economico ha realizzato una guida che si rivolge a tutti gli imprenditori che hanno intenzione di avviare nuove attività in questo senso.

Le opportunità di crescita sono parecchie, così come le semplificazioni per la fondazione e sviluppo delle piccole e medie imprese. Tra le principali agevolazioni disponibili nel 2024 ci sono:

Sono poi previsti l’esonero dalle imposte di bollo dovute per l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese e per gli atti connessi al Registro e la possibilità di raccogliere capitale tramite campagne di equity crowdfunding.

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Incentivi all’investimento nel capitale delle PMI

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A partire dal 1° gennaio 2017, sono stati introdotti degli sgravi fiscali per le persone fisiche e giuridiche che decidono di investire sul capitale di startup e PMI innovative con un mantenimento minimo dell’investimento pari a 3 anni. In particolare, sono previste due agevolazioni:

  • per le persone fisiche, è prevista una detrazione IRPEF del 30% della somma investita nel capitale sociale, fino a un investimento massimo di 1 milione di euro annui;
  • per le persone giuridiche, è prevista una deduzione IRES del 30% del totale investito, con tetto massimo di investimento pari a 1,8 milioni di euro annui.

Sono ammessi alla detrazione sia gli investimenti diretti in PMI innovative, sia gli investimenti indiretti tramite OICR e altre società che investono prevalentemente in startup e PMI innovative.

Incentivi fiscali de minimis per PMI

Con la misura “Incentivi fiscali per investimenti in PMI e Startup innovative” il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto una detrazione fino 50% dell’IRPEF per i soggetti che decidono di investire nel capitale di rischio di startup o PMI innovative.

Tale investimento, per godere della detrazione fiscale, deve essere mantenuto per almeno 3 anni e deve rispettare i seguenti limiti:

  • per le persone giuridiche l’investimento massimo detraibile per periodo d’imposta è 300.000 euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta);
  • per le persone fisiche l’investimento massimo detraibile non può essere superiore a 100.000 euro per ogni anno di imposta.

La misura è stata introdotta dal Decreto Rilancio, ovvero il decreto legge n°34/2020 e non si somma alla precedente detrazione del 30%.

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    Fondo di Garanzia per PMI

    Tutte le PMI iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese godono di semplificazioni nell’accesso al Fondo di Garanzia, ovvero quel fondo a capitale pubblico che facilita l’avvicinamento al credito tramite la concessione di garanzie sui prestiti bancari per le piccole e medie imprese.

    In particolare, la garanzia prevista dal Fondo consente di coprire fino allo 80% del credito erogato dalla Banca alle startup e PMI innovative, fino a un massimo di 5 milioni di euro.

    Tuttavia, le PMI innovative sono soggette a una valutazione per classificare il livello di rischio di tale operazione, secondo una scala suddivisa in 5 fasce di rating.

    Nuova Sabatini per beni strumentali

    Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese la misura Beni strumentali – “Nuova Sabatini” per sostenere e favorire gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware.

    Le PMI che richiedono e ottengono questi incentivi possono beneficiare di agevolazioni sotto forma di contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in base al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, con un tasso di interesse annuo pari al:

    • 3,575% per gli investimenti green (per le domande presentate dal 1° gennaio 2023);
    • 2,75% per gli investimenti ordinari;
    • 3,575% per gli investimenti 4.0.
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    Piano Transizione 5.0

    Infine, è stato approvato un Piano Transizione 5.0 per le piccole e medie imprese, con l’obiettivo di favorire l’innovazione, gli investimenti green, le attività di design e l’ideazione estetica.

    Il Piano agisce in diverse direzioni per fornire supporto e sostegno alle PMI innovative grazie a:

    • un credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, materiali o immateriali;
    • un credito di imposta per ricerca, sviluppo, innovazione e design;
    • un credito di imposta per la formazione sulla trasformazione tecnologica e digitale delle aziende.

    Il credito in questo caso può arrivare a coprire fino al 35% dei costi sostenuti in una delle direzioni previste dall’iniziativa, per cui per accedervi è necessario passare attraverso un apposito ente certificatore.

    Guida alle agevolazioni fiscali per le PMI – Domande frequenti

    Quali sono i vantaggi fiscali per l’avvio di una PMI o di una startup innovativa?

    I soggetti Irpef e Ires che investono nel capitale sociale di startup innovative possono beneficiare, rispettivamente, di una detrazione del 30% dall’imposta e di una deduzione del 30% dalla base imponibile.

    Come funziona la detrazione startup?

    Per i singoli investitori, la detrazione fiscale è del 30% dell’importo investito nel capitale sociale di una o più startup innovative, con un massimo di 1 milione di euro l’anno. Per gli investitori aziendali, la deduzione dall’ammontare imponibile è anch’essa del 30%, con un limite massimo di 1,8 milioni di euro.

    Quanto durano le agevolazioni per startup innovative?

    Le misure si applicano alle startup innovative a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni a decorrere dalla loro data di costituzione.

    1. Agevolazioni a favore delle PMI innovative, Ministero dello Sviluppo Economico, mimit.gov.it ↩︎
    Autore
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    Laura Pellegrini

    Giornalista e content editor

    Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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