IVA per le PMI: guida alle aliquote e agli adempimenti

Come funziona l'IVA per le PMI: quali sono le aliquote, gli adempimenti obbligatori, i casi di esonero o esenzione e le novità 2025.

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  • La vendita di prodotti o la prestazione di servizi da parte di una PMI comporta l’applicazione dell’IVA secondo le aliquote correnti.
  • Esistono dei soggetti esonerati dall’applicazione dell’IVA a parità di alcune condizioni, così come dei prodotti o servizi non imponibili ai fini IVA.
  • Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore un nuovo regime IVA di franchigia transfrontaliero per le operazioni effettuate oltre i confini nazionali.

L’IVA, acronimo di Imposta sul valore aggiunto, colpisce direttamente i consumi e si applica sulla vendita di prodotti e sulla prestazione di determinati servizi: le aliquote in Italia variano dal 4% fino al 22%, a seconda della tipologia di operazione effettuata. Tutto questo comporta, per le PMI, l’obbligo di versamento periodico all’erario delle somme riscosse dai clienti al netto dell’IVA pagata sui propri acquisti.

Con l’attuazione di una direttiva europea, inoltre, dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore un nuovo regime IVA di franchigia transfrontaliero per regolare le operazioni intrattenute con l’estero e per semplificare gli adempimenti delle piccole e medie imprese.

Scopriamo in questo articolo come funziona l’IVA per le PMI, quali sono le aliquote da applicare, i casi di esonero o esenzione, come pagare l’IVA e le ultime novità.

Come funziona l’IVA per le PMI

L’Imposta sul valore aggiunto (IVA) è un tributo diretto che il venditore deve inserire nella fattura, in percentuale, sul prezzo finale del bene acquistato o del servizio fruito dal cliente. Il pagamento dell’IVA è quindi a carico dell’acquirente e l’applicazione dell’imposta può variare in relazione alla tipologia di prodotto acquistato.

In altre parole, ogni volta che un consumatore finale acquista un prodotto o fruisce di un servizio, deve pagare anche l’IVA sul prezzo finale: ma nel caso di una PMI, che poi rivende il prodotto, è prevista l’applicazione dell’IVA?

Le piccole e medie imprese possono detrarre l’IVA pagata sulle spese di prodotti o servizi imponibili, tramite un meccanismo di rivalsa e detrazione. In questi casi dovrai effettuare la dichiarazione IVA periodica e pagare l’eventuale differenza allo Stato, oppure utilizzare in compensazione o a rimborso il credito maturato.

Nel caso di operazioni intrattenute con l’estero, ovvero qualora la vendita di prodotti o servizi riguardi un’altra azienda con sede in uno Stato membro dell’Unione, non è necessario applicare l’IVA, in quanto quest’ultima verrà pagata dall’acquirente secondo le aliquote previste dallo Stato di appartenenza.

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Quali sono le aliquote IVA da applicare

Aliquota IVAProdotti
4%per prodotti alimentari, bevande e prodotti agricoli
5%per alcuni alimenti
10%per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi

In Italia l’aliquota ordinaria che si applica sulla maggior parte dei beni e dei servizi è pari al 22%, ma esistono anche delle aliquote ridotte per la vendita di specifici prodotti, come indicato in tabella.

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Casi di esenzione dall’applicazione dell’IVA

Generalmente le operazioni che rientrano nel campo IVA risultano imponibili, ma esistono anche dei prodotti e servizi non imponibili IVA o esenti dall’applicazione dell’IVA: in questi casi rimangono comunque in vigore gli obblighi relativi a fatturazione, registrazione e dichiarazione, mentre l’imposta sul valore aggiunto non viene addebitata al cliente.

Le operazioni non imponibili IVA riguardano generalmente le cessioni di beni e prestazioni di servizi nei rapporti con l’estero, mentre le operazioni esenti IVA si trovano elencate nell’articolo 10 del D.P.R. n. 633/1972.

Requisiti per l’esonero IVA

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Esistono poi dei casi di esonero dall’applicazione dell’IVA, ovvero dei prodotti e servizi sui quali non viene applicata l’imposta in quanto manca anche solo uno dei seguenti requisiti:

  1. requisito soggettivo: chi compie l’operazione svolge regolarmente attività di impresa, arte o professione, e quella operazione si riferisce all’attività economica;
  2. requisito oggettivo: l’operazione consiste in una cessione di beni o nella prestazione di servizi;
  3. requisiti territoriale: l’operazione deve essere territorialmente rilevante in Italia.
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Come pagare l’IVA

La liquidazione dell’IVA è un’operazione che tutti i titolari di partita IVA devono effettuare periodicamente, solitamente a cadenza mensile (o in alcuni casi trimestrale), utilizzando il modello F24.

Nella maggior parte dei casi è prevista la liquidazione mensile dell’IVA: ciò significa che entro il giorno 16 di ogni mese il contribuente deve calcolare la differenza tra l’imposta relativa alle operazioni effettuate nel mese precedente e l’imposta relativa ai beni e servizi acquistati relativi allo stesso mese, per i quali intende esercitare il diritto alla detrazione. Una volta calcolato l’importo, deve essere versata l’IVA tramite modello F24 esclusivamente online.

Acconto IVA

Le PMI e tutti i contribuenti titolari di partita IVA devono ricordare di versare anche l’acconto IVA entro il 27 dicembre di ogni anno. Nel dettaglio:

  • i contribuenti mensili devono versare l’acconto del versamento relativo al mese di dicembre;
  • i contribuenti trimestrali devono versare l’acconto del versamento dovuto per il quarto trimestre.

Dichiarazione IVA annuale

La dichiarazione IVA è un documento che tutti i titolari di partita IVA devono presentare annualmente per determinare la differenza tra Iva a debito e Iva a credito relativa all’intero anno solare e gli eventuali crediti d’imposta spettanti.

Nel caso in cui la PMI si trovi in una posizione di debito, dovrà versare la differenza entro le scadenze fissate dalla legge, mentre se si trova in posizione di credito può utilizzare le somme:

  • in compensazione, per i versamenti periodici successivi;
  • a rimborso, a parità di alcune condizioni previste dalla legge.
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Nuovo regime IVA di franchigia transfrontaliero per le PMI

Dal 1° gennaio 2025 dovrebbe entrare in vigore un nuovo regime di franchigia IVA transfrontaliero in attuazione della direttiva europea numero 2020/285. Con questa novità, le PMI potranno godere di vantaggi e semplificazioni sull’IVA anche per le operazioni effettuate al di fuori dei confini nazionali, beneficiando di condizioni di reciprocità tra i vari stati europei con l’avallo delle direttive IVA comunitarie.

Le situazioni che potrebbero verificarsi sono quindi due:

  1. regime transfrontaliero applicato in Italia da soggetti stabiliti in altri Stati UE;
  2. regime transfrontaliero applicato in altri Stati UE da soggetti stabiliti in Italia.

1. Regime di franchigia applicato in Italia

Se il soggetto viene ammesso al regime speciale è esonerato da tutti gli adempimenti IVA, eccetto dalla certificazione dei corrispettivi e dalla conservazione dei documenti. La fattura, se prevista, può essere emessa in forma semplificata.

Le condizioni di accesso al regime speciale sono le seguenti:

  • volume d’affari annuo in UE non superiore a 100.000 euro nell’anno civile precedente;
  • volume d’affari annuo in Italia non superiore a 85.000 euro nell’anno civile precedente;
  • comunicazione al proprio Stato di stabilimento dell’intenzione di avvalersi del regime di franchigia in Italia;
  • identificazione mediante la sigla “EX” (aggiunta al numero di partita IVA) per tale regime speciale solo nello Stato membro di stabilimento.

2. Regime di franchigia applicato in altri Stati UE

Il regime di franchigia applicato in altri Stati europei da soggetti stabiliti in Italia necessita una comunicazione all’Agenzia delle Entrate nella quale si specifica l’intenzione di voler operare in alcuni Stati in regime di semplificazione e esenzione, oltre a indicare una serie di dati personali e anagrafici.

Le condizioni di accesso a questo regime, in questo caso, sono:

  • volume d’affari annuo in UE non superiore a 100.000 euro nell’anno civile precedente e nell’anno civile precedente alla comunicazione;
  • volume d’affari annuo nel territorio dello Stato di esenzione non superiore a quello ivi previsto;
  • comunicazione all’Agenzia delle Entrate dell’intenzione di avvalersi del regime di franchigia in altri Stati UE;
  • identificazione solo in Italia ai fini del regime speciale.

Gli adempimenti connessi a questo regime speciale comprendono la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, entro l’ultimo giorno del mese successivo ad ogni trimestre, del fatturato in Italia nel trimestre di riferimento (conferma che sia pari a zero) e del fatturato in ciascun altro Stato UE nel trimestre di riferimento (conferma che sia pari a zero).

IVA per le PMI – Domande frequenti

Come funziona l’IVA per le PMI?

Su ogni prodotto o servizio venduto, il venditore deve aggiungere l’imposta IVA maggiorando in percentuale il prezzo del prodotto. Il prezzo finale di vendita sarà rappresentato dalla somma del prezzo netto più la percentuale di aliquota IVA applicata.

Quali sono le 3 aliquote IVA?

L’Imposta sul Valore Aggiunto ordinaria che si applica su beni e servizi è del 22%. Le aliquote IVA ridotte sono pari al 4% per alimentari, bevande e prodotti agricoli; al 5% per alcuni alimenti e al 10% per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi.

Chi non è tenuto a pagare l’IVA?

Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione Iva i contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti (ai sensi dell’articolo 10 del Dpr n. 633/1972), nonché coloro che si sono avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione e hanno effettuato soltanto operazioni esenti.

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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