- La Regione Lombardia ha inaugurato un bando specifico per le imprese del territorio, con il fine di portare avanti l’innovazione e la trasformazione digitale.
- Tramite un Piano Strategico di Digitalizzazione personalizzato le aziende che partecipano al bando possono seguire un percorso mirato al miglioramento digitale.
- La finestra temporale per inviare la domanda di partecipazione al bando si apre alle ore 10:00 del 3 settembre 2024 e si chiude alle ore 16.00 del 12 novembre 2024.
La Regione Lombardia ha recentemente avviato un’iniziativa fondamentale per il futuro delle piccole e medie imprese (PMI) locali: il bando Transizione Digitale delle Imprese Lombarde1.
Questo progetto, che rientra nell’Azione 1.2.3 del Programma Regionale FESR 2021-2027, mira a sostenere la trasformazione digitale delle imprese della regione, ponendo particolare attenzione al miglioramento della competitività e della resilienza delle stesse.
La digitalizzazione, ormai non più solo un vantaggio competitivo ma una vera e propria necessità, rappresenta un elemento chiave per consentire alle aziende di mantenere e incrementare la loro presenza sul mercato, sia a livello nazionale che internazionale.
Questo bando, con una dotazione finanziaria iniziale di 20 milioni di euro, incrementabile fino a 30 milioni, offre un’opportunità senza precedenti per le PMI lombarde di investire in nuove tecnologie e processi innovativi che possono fare la differenza tra restare al passo con i tempi o essere superati dai competitor.
Indice
Bando Transizione Digitale delle Imprese Lombarde: come funziona
Il bando è stato progettato con l’obiettivo primario di accelerare la digitalizzazione delle PMI locali, migliorando così la loro competitività sul mercato globale. La digitalizzazione non si limita all’adozione di nuove tecnologie, ma implica anche un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle imprese.
Questo processo include la revisione e l’ottimizzazione dei processi aziendali, il miglioramento dell’esperienza del cliente e l’incremento dell’efficienza operativa.
In questo contesto, le imprese che scelgono di partecipare al bando hanno l’opportunità di sviluppare un Piano Strategico di Digitalizzazione personalizzato, che consenta loro di raggiungere un livello di maturità digitale sufficiente per affrontare con successo le sfide del futuro.
Questo piano non solo migliorerà le performance aziendali, ma permetterà anche di esplorare nuove opportunità di business in mercati fino ad ora inesplorati.
Chi può accedere al bando per la Transizione Digitale
Requisito | Descrizione |
Costituzione dell’attività | Regolarmente costituita, iscritta e attiva nel Registro delle Imprese |
Stabilità Finanziaria | Almeno due bilanci approvati |
Sede Operativa | Presenza di una sede operativa in Lombardia |
Il bando Transizione Digitale delle Imprese Lombarde è rivolto principalmente alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) che rispettano determinati requisiti, garantendo così che le risorse siano indirizzate verso le realtà che più necessitano di un supporto per la trasformazione digitale. Per poter accedere, le attività devono soddisfare i seguenti criteri:
- devono essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese. Questo assicura che solo le aziende formalmente riconosciute possano accedere ai fondi;
- è richiesto che l’impresa abbia almeno due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, un requisito pensato per garantire che l’azienda abbia una certa stabilità economica e una storia operativa consolidata;
- le aziende devono avere una sede operativa in Lombardia al momento della concessione dell’agevolazione, in modo che i fondi supportino lo sviluppo economico regionale.
Tuttavia, non tutte le imprese sono ammesse al bando. In particolare, sono escluse le aziende che operano in settori specifici, quali:
- agricoltura e silvicoltura: settori come quello agricolo sono esclusi perché soggetti a regole di finanziamento differenti, spesso già coperte da altri programmi di sostegno;
- settore delle telecomunicazioni: le imprese nel settore delle telecomunicazioni, come gli operatori di telefonia mobile, sono generalmente escluse in quanto già attivamente coinvolte nella digitalizzazione;
- produzione di software e consulenza informatica: queste attività, per le quali la digitalizzazione è il core business, sono escluse per evitare sovvenzioni ridondanti;
- attività finanziarie e assicurative: anche le attività finanziarie e assicurative sono escluse, in quanto settori regolamentati che già dispongono di ampi strumenti digitali e di finanziamento.
Quali sono gli interventi ammissibili al bando
Il bando prevede una serie di interventi ammissibili, tutti finalizzati a sostenere le imprese nel loro percorso di digitalizzazione. Ogni progetto deve partire da un’accurata misurazione della maturità digitale dell’impresa, detta anche assessment digitale. Questo passaggio è cruciale, poiché consente di valutare il proprio livello di digitalizzazione attuale e identificare le aree in cui è necessario un intervento.
Una volta completato il punto di partenza, le imprese devono definire un Piano Strategico di Digitalizzazione. Questo piano dovrebbe essere strettamente allineato con i risultati dell’analisi e includere obiettivi chiari e realistici per il miglioramento della maturità digitale dell’azienda.
Successivamente, si deve sviluppare un Intervento Attuativo che descriva in dettaglio le soluzioni tecnologiche che intende implementare per raggiungere gli obiettivi delineati nel piano.
Le soluzioni digitali proposte nell’ambito del bando devono rientrare in una o più delle seguenti aree tematiche:
- cybersecurity e sicurezza dei dati: implementazione di misure di sicurezza avanzate per proteggere le informazioni sensibili e le infrastrutture aziendali;
- analisi dei dati e intelligenza artificiale: utilizzo di strumenti di analisi dei dati e tecnologie di intelligenza artificiale per ottimizzare i processi decisionali e migliorare l’efficienza operativa;
- automazione dei processi aziendali: introduzione di tecnologie per l’automazione dei processi, come la robotica avanzata e la stampa 3D, che possono migliorare la produttività e ridurre i costi;
- sostenibilità e innovazione: sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, come l’Internet delle Cose (IoT), la realtà aumentata e la realtà virtuale, che possono contribuire a rendere i processi aziendali più sostenibili e innovativi.
Quali sono le spese agevolabili dal bando
L’iniziativa Transizione Digitale delle Imprese Lombarde offre un sostegno economico significativo per le attività che intendono avviare un percorso di digitalizzazione. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, che copre fino al 50% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 100.000 euro per progetto.
Questo significa che le aziende possono ricevere un sostanziale supporto finanziario, riducendo così il carico economico legato all’implementazione di nuove tecnologie e soluzioni digitali.
Le spese ammissibili includono una serie di costi strettamente legati alla realizzazione del progetto di digitalizzazione. Tra questi, rientrano:
- acquisto di servizi informatici e tecnologie: questo comprende l’acquisto di software, hardware specifici e servizi IT necessari per l’implementazione delle soluzioni digitali previste nel Piano Strategico di Digitalizzazione;
- servizi per la definizione del piano strategico: fino al 10% dell’investimento totale può essere destinato alla consulenza necessaria per sviluppare il piano di digitalizzazione. Questi servizi includono l’analisi dei bisogni, la progettazione delle soluzioni e la pianificazione delle attività;
- formazione del personale: un massimo del 5% dell’investimento può essere utilizzato per attività di formazione e accompagnamento del personale, garantendo così che le competenze interne siano adeguate alle nuove tecnologie implementate;
- spese indirette: è possibile includere anche le spese indirette, determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili totali, per coprire costi generali legati alla gestione del progetto.
Come partecipare al bando per le Imprese Lombarde
Partecipare al bando richiede la seguente procedura di presentazione delle domande, che è stata strutturata per garantire trasparenza ed efficienza. Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma online Bandi e Servizi della Regione Lombardia.
La domanda si può presentare dalle ore 10:00 del 3 settembre 2024 e fino alle ore 16.00 del 12 novembre 2024. È essenziale che le imprese interessate si preparino adeguatamente per evitare errori nella fase di richiesta:
- registrazione sulla piattaforma: le imprese devono innanzitutto registrarsi sulla piattaforma online Bandi e Servizi. Questa operazione consente l’accesso all’area riservata, dove è possibile compilare la domanda e allegare la documentazione necessaria;
- compilazione della domanda: una volta registrate, le imprese devono compilare la domanda online, fornendo dettagli sul progetto di digitalizzazione, i costi previsti e le soluzioni tecnologiche da implementare. È cruciale che tutti i dati inseriti siano accurati e completi, per evitare ritardi o il rigetto della domanda;
- allegati e documentazione: in questa fase è necessario caricare tutti i documenti richiesti, tra cui i bilanci approvati, il Piano Strategico di Digitalizzazione e l’assessment digitale. Una documentazione ben strutturata e coerente con i requisiti del bando è fondamentale per superare la valutazione tecnica;
- invio della domanda: la domanda deve essere inviata entro le tempistiche indicate dal bando, a partire dalle ore 10:00 del 3 settembre 2024. È importante non attendere l’ultimo momento per evitare problemi tecnici che potrebbero impedirne l’invio;
- valutazione delle domande: una volta presentata, la richiesta verrà esaminata attraverso una procedura valutativa a graduatoria. La valutazione considera vari criteri, tra cui la qualità del progetto, la coerenza con la strategia digitale proposta e la capacità dell’impresa di migliorare la propria maturità digitale;
- graduatoria e concessione del contributo: le istanze che superano la valutazione saranno inserite in una graduatoria. Le imprese ammesse riceveranno comunicazione dell’importo del contributo assegnato e dovranno completare le formalità per la concessione definitiva dell’agevolazione.
Quali sono i criteri di valutazione per l’ammissione
Una volta presentata la richiesta, questa verrà valutata secondo una serie di criteri ben definiti. Questa operazione è condotta da un Nucleo di valutazione appositamente costituito, il cui compito è di analizzare la qualità e la fattibilità del progetto proposto.
La commissione attribuisce un punteggio massimo di 100 punti, suddivisi tra vari aspetti del progetto, ognuno dei quali contribuisce a determinare l’idoneità del progetto al contributo. Ecco i principali criteri di cui si tiene conto:
- Qualità dell’operazione (fino a 80 punti): questo parametro è suddiviso in diversi criteri, tra cui:
- analisi di contesto e strategia: la commissione valuta la chiarezza e l’esaustività dell’analisi di contesto e della strategia digitale proposta, verificando se il progetto è ben strutturato e se risponde alle reali esigenze dell’impresa;
- coerenza del progetto: è fondamentale che il progetto sia coerente con la strategia digitale delineata e che le soluzioni proposte siano adeguate per raggiungere gli obiettivi prefissati;
- innovatività delle soluzioni: viene valutato quanto le soluzioni digitali proposte siano innovative rispetto al contesto di riferimento e se possono portare un reale innalzamento del livello di maturità digitale dell’impresa;
- congruità dei costi e dei tempi: la commissione esamina se i costi e i tempi di realizzazione del progetto sono congruenti con le attività proposte, garantendo che il progetto sia realistico e fattibile;
- capacità del proponente (fino a 20 punti): questo criterio valuta la capacità organizzativa, tecnica e gestionale dell’impresa proponente. Vengono considerati:
- qualità dell’organizzazione: la struttura organizzativa dell’impresa e la sua capacità di gestire progetti complessi sono aspetti cruciali;
- solidità economica: la sostenibilità economica del progetto è valutata in relazione al rapporto tra il valore dell’investimento proposto e l’ultimo bilancio approvato dell’impresa.
Oltre ai criteri standard, sono previsti punti di premialità per progetti che includono specifiche caratteristiche, come la sostenibilità ambientale, l’inclusione di componenti femminili o giovanili nel team o l’uso di tecnologie particolarmente innovative come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity. Questi punti aggiuntivi possono fare la differenza nel raggiungimento del punteggio necessario per ottenere il contributo.
Se desideri partecipare al bando, non esitare a contattarci via email all’indirizzo [email protected].
- Bando “Transizione digitale delle imprese lombarde”, Regione Lombardia, regione.lombardia.it ↩︎
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista