- I contratti di sviluppo promuovono la transizione ecologica del sistema produttivo, incentivando investimenti in energie rinnovabili e tecnologie a zero emissioni nette con un budget di circa 1.739 milioni di euro.
- Le imprese di qualsiasi dimensione, sia singole che in partnership, che intraprendono programmi di sviluppo industriale o ambientale nei settori delle rinnovabili e delle batterie possono accedere ai contratti di sviluppo, a condizione che rispettino criteri di tracciabilità dei pagamenti e conformità alle normative ambientali.
- Le iniziative supportate includono la produzione e sviluppo di tecnologie fotovoltaiche, eoliche e batterie, progetti di ricerca per dispositivi ecologici e miglioramenti nell’efficienza energetica dei processi produttivi.
Il Decreto Direttoriale del 14 giugno 20241 fornisce le linee guida per l’accesso ai “Contratti di sviluppo – Nuovo sportello Net Zero e Rinnovabili e Batterie”, volti a promuovere la transizione ecologica del sistema produttivo con un plafond previsto di circa 1.739 milioni di euro.
Il bando mira a incentivare investimenti strategici nei settori delle energie rinnovabili e delle tecnologie a zero emissioni nette, con un particolare focus sulla produzione di tecnologie fotovoltaiche, eoliche e batterie, purché siano coerenti con le finalità della Misura M1C2 Investimento 7:
“Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”.
Le imprese beneficiarie saranno tuttavia chiamate a rispettare rigidi criteri di conformità alle normative europee e nazionali, garantendo trasparenza, tracciabilità dei pagamenti e l’assenza di doppio finanziamento. Vediamo nel dettaglio come accedere alle agevolazioni.
Indice
Contratti di sviluppo: beneficiari
I beneficiari dei contratti di sviluppo per i settori delle rinnovabili e delle batterie sono tutte quelle imprese, di qualsiasi dimensione, in forma singola o in partnership, che intraprendono programmi di sviluppo industriale o ambientale.
Per accedere alle agevolazioni, le imprese candidate dovranno tuttavia soddisfare due criteri fondamentali:
- la tracciabilità dei pagamenti;
- la conformità al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), che impone di non arrecare un danno significativo all’ambiente.
Contratti di sviluppo: iniziative supportate
Le iniziative supportate dai contratti di sviluppo includono:
- la produzione e lo sviluppo di tecnologie fotovoltaiche ed eoliche, con l’obiettivo di incrementare la capacità di produzione nazionale di energia rinnovabile. In particolare, si mira ad aumentare la produzione di tecnologie fotovoltaiche e eoliche di almeno 2,4 GW/anno;
- la produzione di batterie, elemento essenziale per lo stoccaggio dell’energia rinnovabile e per la transizione verso veicoli elettrici e altre applicazioni di mobilità sostenibile, con l’obiettivo di potenziare la capacità di produzione fino a 13 GW/anno. L’iniziativa punta a sviluppare una filiera completa per la produzione di batterie, includendo la fabbricazione di componenti chiave come catodi, anodi, elettroliti e separatori;
- i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente legati alla produzione di dispositivi utili per la transizione ecologica, tra cui includono pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde e sistemi di cattura e stoccaggio del carbonio;
- la produzione di componenti chiave e attrezzature necessarie per la fabbricazione di dispositivi ecologici. Si promuove il recupero delle materie prime critiche, essenziali per la produzione di tecnologie avanzate;
- il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi produttivi, che sostenga la produzione per l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili.
L’approccio integrato prevede il coinvolgimento di diverse imprese, ciascuna contribuendo con progetti specifici ma interconnessi, in modo da creare sinergie lungo tutta la catena di valore delle tecnologie verdi.
Contratti di sviluppo rinnovabili e batterie: i contributi
Le aziende potranno accedere ai contributi e alle agevolazioni previste dai Contratti di sviluppo nei limiti di quanto previsto dal Titolo III del Decreto Ministeriale del 14 settembre 2023 a seconda della tipologia di investimento e dell’area geografica in cui l’azienda opera.
Le intensità di aiuto variano però a seconda delle aree geografiche e delle dimensioni dell’impresa beneficiaria. Nel dettaglio gli investimenti realizzati:
- in aree non comprese nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale possono ottenere un contributo fino al 15% delle spese ammissibili, con un massimo di 150 milioni di euro per impresa e per Stato membro;
- nelle aree designate come “Zone C” possono ricevere fino al 20% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 200 milioni di euro;
- nelle “Zone A” possono ottenere fino al 35% delle spese ammissibili, con un limite di 350 milioni di euro.
Le intensità possono essere aumentate:
- di 20 punti percentuali per gli investimenti effettuati da piccole imprese;
- di 10 punti percentuali per quelli realizzati da medie imprese.
Gli aiuti possono anche essere maggiorati del 15% se gli investimenti sono in grado di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% o il consumo energetico di almeno il 25%.
Le agevolazioni possono essere cumulate con altri aiuti di Stato per gli stessi costi ammissibili, purché non si superi la percentuale di aiuto o l’importo massimo previsto. In nessun caso l’importo totale dell’aiuto può superare il 100% dei costi ammissibili.
Come fare domanda per le agevolazioni
Per fare domanda sarà necessario seguire una serie di passaggi specifici, partendo dalla stesura del progetto vero e proprio, un business plan, comprensivo di obiettivi, tempi di realizzazione, costi previsti e risorse necessarie. È importante che il progetto sia in linea con le finalità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e che rispetti i criteri di ammissibilità stabiliti dal decreto.
Una volta pronto il progetto, occorrerà presentare la domanda all’Agenzia Invitalia a partire dalle ore 12 del 27 giugno 2024 tramite il portale dedicato. Ecco i passaggi:
- accedere alla sezione dedicata ai Contratti di Sviluppo sul sito di Invitalia e registrare l’impresa se non lo si è già fatto;
- entrare nell’area riservata e selezionare l’opzione per la presentazione delle domande;
- compilare il modulo di domanda specifico per i “Contratti di sviluppo – Nuovo sportello Net Zero e Rinnovabili e Batterie” con tutte le informazioni richieste.
Durante la compilazione del modulo, verranno richieste informazioni aggiuntive come la descrizione delle tecnologie che verranno utilizzate, le previsioni di impatto ambientale e come il progetto contribuirà alla transizione ecologica.
Sarà inoltre necessario dimostrare la sostenibilità economica del progetto e il rispetto delle normative vigenti, compreso, appunto, il principio DNSH (Do No Significant Harm).
Una volta completato il modulo, sarà necessario allegare tutta la documentazione richiesta: bilanci, certificazioni, studi di fattibilità e qualsiasi altro documento che possa supportare la domanda. Dopo aver verificato la completezza delle informazioni fornite, sarà possibile inviare la domanda direttamente tramite il portale.
Invitalia procederà con una verifica preliminare per accertarsi che la domanda sia completa e conforme ai requisiti. Se tutto va per il meglio, la domanda entrerà nella fase di istruttoria, dove verrà valutata per il finanziamento. In questa fase, potrebbero essere richieste informazioni o documenti aggiuntivi.
- Decreto direttoriale 14 giugno 2024 – Contratti di sviluppo. Apertura sportello Net Zero e Rinnovabili e batterie, Ministero delle Imprese e del made in Italy, mimit.gov.it ↩︎
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it