- Le tabelle ACI per il rimborso chilometrico e il fringe benefit sono pubblicate ogni anno il 1°gennaio in Gazzetta Ufficiale.
- Utilizzandole potrai effettuare il calcolo di quanto spetta al dipendente o al collaboratore per l’impiego di un veicolo privato o quello aziendale ad uso promiscuo.
- In base al principio di onnicomprensività, queste somme andranno ad aggiungersi al reddito imponibile su cui si applica la tassazione.
Conoscere come effettuare il calcolo del rimborso chilometrico e del fringe benefit può essere utile al fine di valutare gli importi spettanti in busta paga e la relativa tassazione. Infatti, si applicano una serie di disposizioni, contenute nell’art 51 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi) prendendo come riferimento le tabelle ACI 2024.
Le regole sono differenti se sei un dipendente o un lavoratore con partita IVA e utilizzi in modo promiscuo dei mezzi aziendali, oppure impieghi, a fini lavorativi, l’autovettura personale.
Ciò può portare un po’ di confusione nel determinare gli importi che vanno a sommarsi al reddito di fine anno e le percentuali che possono essere dedotte da parte dell’azienda. Di seguito avrai a disposizione tutte le informazioni necessarie, con le tabelle ACI in PDF aggiornate al 2024 e suddivise in base alla tipologia di veicolo.
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Indice
Cos’è il Rimborso chilometrico
In base all’art 3, comma 1 del Decreto legislativo 1997 n.324, le tabelle ACI del rimborso chilometrico vengono inserite ogni anno in Gazzetta Ufficiale il 1° gennaio. Con questo strumento potrai calcolare:
- il rimborso chilometrico;
- il fringe benefit.
Cos’è il rimborso chilometrico? Con questo termine si identifica un’indennità giornaliera che, in quanto dipendente, ti verrà riconosciuta dal datore di lavoro in busta paga per l’utilizzo di un veicolo di tua proprietà. L’esempio tipico è l’impiego dell’auto per le trasferte aziendali.
Invece, il fringe benefit è una forma di retribuzione, non in denaro, ma caratterizzata dal concedere al dipendente l’utilizzo di beni aziendali. Ad esempio, si farà riferimento all’uso promiscuo di un’autovettura o un motociclo. Ciò vuol dire che impiegherai questo veicolo sia per svolgere le tue attività di lavoratore, sia per quelle private quotidiane.
Anche se non otterrai una somma economica, avrai comunque un reddito in natura che genererà un surplus e in quanto tale sarà sottoposto a tassazione. Per facilitare il calcolo sono state create le tabelle ACI. Queste sono divise in categorie, prendendo come riferimento alcuni parametri. Ecco quali sono i principali:
- tipologia di carburante;
- km percorsi;
- veicolo utilizzato;
- impiego del veicolo;
- emissioni di CO2.
Tabelle ACI Rimborso Chilometrico 2024
Ogni tabella viene suddivisa in base alla tipologia del veicolo, distinguendo tra quelli che sono in produzione da quelli vecchi e che non vengono più realizzate. Ecco quali sono tutti i comparti:
- autovetture a benzina;
- autovettura a gasolio;
- veicoli ibridi a gasolio e benzina;
- veicoli ibridi;
- autovetture a metano.
Potrai consultare e scaricare in PDF tutte le tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale1 cliccando sul link qui sotto.
Consulta e scarica le tabelle aggiornate ACI
Calcolo rimborso chilometrico
Il fringe benefit, anche se è una forma di retribuzione non monetaria, ma in natura, andrà a incidere comunque sulla tua dichiarazione dei redditi, sia se compili il 730, sia la Certificazione Unica, per le somme che superano le soglie stabilite ogni anno. Il rimborso chilometrico invece non è soggetto a tassazione al dipendente, perché si tratta di una somma restituita al dipendente a fronte di una spesa.
Come si effettua il calcolo del fringe benefit? Questo è determinato in base a una presunzione assoluta. Ciò significa che verrà presa come riferimento una quota di km fissata a 15.000, svincolata dall’effettiva percorrenza del veicolo.
Su questa si applica una percentuale variabile in base alla tipologia di autovettura. Inoltre, va tenuto presente che il chilometraggio forfettario si intende su base annua, cosa che comporta un eventuale ragguaglio del compenso erogato al dipendente in base all’effettivo periodo di utilizzo promiscuo del veicolo, proprio o aziendale.
Un esempio può essere utile per comprendere come funziona il calcolo. Ipotizziamo di avere a disposizione in uso promiscuo di una vettura aziendale con emissioni superiori a 60 grammi CO2 per Km, utilizzata per 88 giorni all’anno, con un costo/km, da tabelle ACI, pari a 1.225,59€. Ecco i passaggi da effettuare:
- costo complessivo totale: 15.000 km x 1.225,59€ = 18.383,850€;
- calcolo percentuale di imponibilità: 18.383,850€ x 30% = 5.515,155€;
- calcolo del reddito effettivo attribuibile al dipendente: 5.515,155€ x 88/365 = 1.329,681€.
Quest’ultimo valore è quello che dovrai inserire nella tua dichiarazione dei redditi a fine anno.
Rimborso chilometrico e tassazione
Percentuale deducibile | Emissioni CO2 veicoli |
25% | fino a 60 g/km |
30% | tra i 60 e i 160 g/km |
50% | tra 160 ai 190 g/km |
60% | superiori ai 190 g/km |
Vediamo come viene determinato il reddito imponibile, ovvero l’importo su cui si applicherà la relativa aliquota fiscale. Nel dettaglio, l’art 51 del TUIR prevede il principio di onnicomprensività del reddito di lavoro dipendente.
Ciò significa che qualunque titolo percepito nel periodo d’imposta sotto forma di erogazioni liberali e in relazione al rapporto di lavoro, andrà ad essere calcolato per definire l’imponibile da tassare. Inoltre, vengono considerate nel reddito anche le somme corrisposte dal datore di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio, se si riferiscono all’anno precedente.
Le percentuali vengono definite in base alla percorrenza annua e con un valore che andrà a scalare e che fa riferimento alle tipologie di emissione di CO2 del veicolo.
Sono previste però delle deroghe a questo principio. In base ad esse alcune tipologie di reddito non andranno a concorrere ai fini fiscali o con una percentuale minore.
L’altro aspetto da considerare riguarda le somme che sono già state trattenute dallo stipendio o dal compenso del lavoratore a titolo di riaddebito spese, ovvero gli importi corrisposti dal lavoratore stesso per l’uso del veicolo aziendale a fini personali. Queste somme dovranno essere sottratte dal calcolo finale.
La quota deducibile in capo all’azienda
Come calcolare il rimborso chilometrico per un’auto aziendale e per i veicoli di proprietà dei dipendenti utilizzati per le attività d’impresa? In questo caso dovrai prendere come riferimento il comma 3 dell’art 95 del TUIR.
Nel caso in cui il dipendente o il collaboratore sono autorizzati a impiegare un proprio veicolo o uno preso a noleggio, la quota deducibile dall’imponibile fiscale verrà determinata considerando il costo di percorrenza o le tariffe di noleggio.
Inoltre, il calcolo varierà in base alla potenza del veicolo, distinguendo tra quelli con cilindrata inferiore o uguale ai 17 CF se a benzina, e quelli con potenza pari ai 20 CF se diesel, prendendo sempre come riferimento il costo/km ricavato dalle tabelle ACI.
Invece, per i veicoli aziendali utilizzati per uso promiscuo, in base a quanto previsto dall’art. 164 del TUIR, come impresa potrai dedurre:
- Il 70% delle relative spese iscritte in bilancio, se l’uso promiscuo dura per la maggior parte del periodo d’imposta;
- Il 20% delle suddette spese se il dipendente utilizza la vettura aziendale anche per fini personali per un periodo superiore alla metà dell’esercizio fiscale.
Infine, devi considerare che il rimborso chilometrico non è deducibile ai fini di IRAP. Le tabelle ACI semplificano molto il calcolo del rimborso chilometrico e del fringe benefit. Dovrai però valutare con attenzione quali sono tutti i parametri che vanno a determinare il valore finale.
Inoltre, nel calcolo del reddito imponibile vengono sottratte anche una serie di somme. Per non commettere errori, un valido consiglio è rivolgersi a un consulente o a uno studio di commercialisti.
Tabelle ACI rimborso chilometrico – Domande frequenti
Il rimborso chilometrico 2024 si calcola prendendo come riferimento le tabelle ACI 2024 come puoi trovare nel nostro articolo.
Le tabelle ACI per il rimborso chilometrico vengono pubblicate ogni anno, il 1° Gennaio, in Gazzetta Ufficiale.
Sono dei prospetti in cui sono presenti una serie di parametri come marca, modello, serie, costo in km e percentuale di fringe benefit, presi come riferimento per calcolare il rimborso.
- https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2023/12/22/298/sg/pdf ↩︎
Qui è possibile effettuare il calcolo in base alle tabelle aggiornate
https://distanzechilometriche.net/calcola-rimborso/