- La Generazione Z è composta da giovani nati nel periodo 1996-2010, che in questi anni si affacciano al mercato del lavoro.
- Secondo una recente classifica, alcune aziende italiane sono considerate le migliori per questa generazione, specialmente perché hanno caratteristiche peculiari ricercate dai giovani.
- Vince tra tutti il settore dell’Information Technology, dimostrando come la Gen Z prediliga la tecnologia, l’informatica e l’innovazione quando cerca un’occupazione.
I giovani nati tra il 1996 e il 2010 che entrano per la prima volta nel mercato del lavoro hanno determinate competenze e ricercano soprattutto alcune caratteristiche nelle aziende in cui si propongono. La generazione di lavoratori più giovani è infatti molto attenta soprattutto all’equilibrio tra vita privata e professionale.
Questo aspetto è stato accentuato dal periodo pandemico, in cui ha preso la ribalta la questione dell’alternanza tra tempo libero e lavoro, con una sensibilità maggiore rispetto al passato. La Gen Z si fa portavoce di questo aspetto, cercando aziende che garantiscano flessibilità ed equilibrio da questo punto di vista.
Un altro obiettivo dei giovani lavoratori riguarda l’innovazione: la Gen Z è affine a tutto ciò che è digitale e alla tecnologia e da una ricerca recente è emerso che il settore IT è quello più ambito.
Indice
Le migliori aziende italiane per la Generazione Z
Posizione | Nome azienda | Settore | Numero dipendenti | Sede |
1 | Apuliasoft | Information Technology | 45 | Bari |
2 | Quantyca | Information Technology | 112 | Monza |
3 | Accuracy | Professional Services | 32 | Milano |
4 | Hic et Nunc | Agricoltura /Azienda Vinicola | 20 | Vignale Monferrato (AL) |
5 | Bending Spoons | Information Technology | 300-400 | Milano |
6 | Skylabs | Information Technology | 120 | Campoverde di Aprilia (LT) e Roma |
7 | Aryel | AdTech | circa 40 | Milano |
8 | Sephora | Retail | 1700 | Milano |
9 | Teleperformance Italia | Telecomunicazioni | 1991 | Fiumicino, Roma |
10 | Agile Lab | Sviluppo Software | 153 | Milano |
11 | Storeis | Ecommerce Consulting & Digital Marketing | 68 | Padova |
12 | Hilton | Hospitality | +900 | Roma |
13 | Webranking | Digital Marketing | 204 | Correggio |
14 | S.C. Johnson Italy | Fast Moving Consumer Goods | 208 | Arese (MI) |
15 | Sidea Group | Information Technology | 200 | Bari |
16 | GFT | Information Technology | 784 | Milano |
17 | Stack Infrastructure EMEA Italy | Information Technology | 91 | Piziano (Pavia) |
18 | Parva Consulting | Financial Services | 67 | Milano |
19 | Auxiell Group | Consulenza | 90 | Padova |
20 | Fiscozen | Fintech | 200 | Milano |
A stilare una classifica delle migliori aziende in cui lavorare per la Generazione Z ci ha pensato l’istituto di ricerca Great Place To Work1, che offre una panoramica esaustiva delle prime 20 aziende più ricercate dai giovani. Molte di queste sono situate nella città di Milano, un polo attrattivo per le imprese soprattutto nell’ambito digitale.
Nella lista spiccano nomi noti di realtà che si muovono nella consulenza, nell’informatica e nella tecnologia, ma anche qualche nome nel retail e nel settore vinicolo. Andando a vedere le prime tre aziende classificate, sul podio troviamo Apuliasoft, con sede a Bari, che propone software innovativi per aziende e porta avanti progetti IT, contribuendo alla digitalizzazione delle imprese.
Al secondo posto troviamo invece Quantyca, che ha sede a Monza e offre servizi di consulenza IT con specializzazione in Data Management, proponendo soluzioni Cloud o con l’interazione dell’intelligenza artificiale. Al terzo posto troviamo Accuracy, realtà internazionale situata anche in Italia con sede a Milano, che fornisce consulenza e supporto al reparto manageriale delle aziende in ambito finanziario.
Le aziende sul podio si occupano tutte di fornire un servizio ad altre imprese, inoltre spicca la netta superiorità dell’IT tra le preferenze della Generazione Z.
La Generazione Z ricerca l’innovazione
I giovani appartenenti alla Gen Z sono i più affini alla tecnologia e al digitale e questo aspetto è evidenziato anche dalle preferenze lavorative. Nella classifica infatti spiccano le aziende che si muovono nel settore IT, particolarmente prospero soprattutto in alcune zone del paese: la maggior parte delle attività qui presentate ha sede nella regione Lombardia.
L’uso della tecnologia, la digitalizzazione e l’innovazione sono temi particolarmente vicini alle giovani generazioni, a partire dalla Generazione Y, o Millenials, nati tra il 1980 e il 1995, che hanno assistito all’arrivo di nuove tecnologie e all’evoluzione del digitale.
La Generazione Z è abituata ad avere a che fare con la tecnologia quotidianamente, attraverso l’uso di smartphone, computer e tablet per il gaming, per lo studio, per comunicare e per il lavoro. Si tratta di una generazione digitalmente ricca e affine a tutto ciò che è innovativo.
Questo nel mondo del lavoro si può facilmente spendere in termini di competenze: i giovanissimi infatti possono facilmente inserirsi in mercati nuovi e nel settore dell’IT, in continua evoluzione, trovando un’occupazione soddisfacente.
Le migliori aziende dove lavorare per la Gen Z: le caratteristiche
Andiamo a vedere nello specifico quali sono gli aspetti più ricercati dai giovani appartenenti alla Gen Z quando devono scegliere un’azienda in cui lavorare. Come abbiamo anticipato, l’equilibrio tra lavoro e vita privata è uno dei fattori più importanti per questa generazione, che ha vissuto da vicino gli anni di ingresso nel mondo del lavoro affrontando una pandemia.
L’esigenza di bilanciare orario lavorativo e tempo libero si è sviluppata soprattutto negli ultimi anni e la Gen Z ne è la coinvolta direttamente. L’azienda ideale per un giovane deve garantire confini ben definiti tra lavoro e vita privata, sia in presenza che in smart working.
La flessibilità è un’altra caratteristica importante da ricercare in un’azienda e in questo contesto si inserisce anche la possibilità di lavorare da remoto. L’ambito IT è il più favorevole in questo senso.
La Generazione Z segue percorsi di istruzione e formazione più lunghi rispetto alle altre generazioni, per cui l’ingresso nel mondo del lavoro può avvenire più tardi. In particolare l’Italia segna un record in questo senso rispetto ad altri paesi europei.
Una statistica Truenumbers rileva come in generale i giovani italiani inizino a lavorare decisamente tardi rispetto agli altri: i ragazzi cominciano mediamente a 24 anni e le ragazze a 26,2 anni. Anche se i fattori che influenzano questo aspetto sono molteplici, in diversi paesi esteri l’ingresso nel mondo del lavoro avviene molto prima, intorno ai 19 anni di età.
La Generazione Z quindi in Italia è molto formata, consapevole a proposito delle condizioni di lavoro ricercate e spesso propensa all’imprenditorialità e al management.
Generazione Z e imprenditorialità
Un aspetto da non sottovalutare è la propensione della Generazione Z all’imprenditorialità o al lavoro in autonomia. Rispetto alla ricerca del posto fisso, prediletta dalle generazioni precedenti, sviluppare progetti in proprio e a sognare di aprire un’impresa sono priorità oggi per i giovani.
Questo aspetto viene confermato da un recente approfondimento di Unioncamere2, che evidenzia come questa generazione sia incline ad autorealizzarsi, viaggiare e avere una certa libertà decisionale: uno su tre spera di diventare imprenditore. Spicca una maggiore propensione a creare qualcosa di nuovo e ad apportare innovazione all’interno della società.
La ricerca di questa generazione non sta solamente nella stabilità finanziaria, ma anche nel lavorare per qualcosa in cui si è affini e mettersi alla prova. L’obiettivo quindi è quello di aprire una partita Iva, per inseguire una propria passione trasformandola in lavoro oppure innovare tramite progetti che facilmente si concretizzano in nuove startup.
Questo trend evidenzia la necessità di una maggiore flessibilità sia per il luogo di lavoro che nell’orario, con opportunità di crescita e realizzazione personale, oltre all’ambizione verso guadagni più alti.
- Best Workplaces for GenZ 2024, Great Place To Work ↩︎
- “La generazione Z e il sogno di mettersi in proprio“, Unioncamere ↩︎
Valeria Oggero
Giornalista