Gli stipendi più alti in Italia in busta paga: dati per città, provincia e regione

Le disparità negli stipendi riflettono differenze territoriali e settoriali, con variazioni sostanziali che dipendono dalla località geografica e dal settore di appartenenza.

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  • La Lombardia si posiziona al vertice nella classifica delle regioni con gli stipendi più alti, offrendo una retribuzione media annuale di 33.452 euro.
  • Al contrario, regioni come la Calabria, la Basilicata e il Molise registrano gli stipendi medi più bassi, non superando i 27.000 euro.
  • L’analisi per settore mostra che il comparto dei servizi finanziari presenta le retribuzioni più alte, con una RAL media di 45.906 euro, mentre l’agricoltura si attesta come il settore con la RAL più bassa, a soli 25.198 euro.

È indubbio che il denaro non sia l’unico determinante nella scelta del proprio percorso professionale, tuttavia assume un ruolo cruciale. Nel nostro paese, la distribuzione degli stipendi mostra sostanziali variazioni non solo tra le diverse regioni e province, ma anche tra i vari settori, riflettendo le specificità economiche regionali, le industrie predominanti e le tendenze del mercato del lavoro locale.

Un’analisi approfondita degli stipendi più alti, tenendo conto di questi elementi, offre uno spaccato delle aree e dei settori in cui il valore aggiunto è superiore e dove le competenze sono più richieste e meglio retribuite.

Nella nostra indagine dettagliata, basata sui dati recenti forniti dall’osservatorio JobPricing, punto di riferimento per lo studio del mercato del lavoro e delle dinamiche retributive, esamineremo come la posizione geografica e il settore di appartenenza influenzino i redditi dei lavoratori, delineando un quadro completo delle zone e delle motivazioni per cui si guadagna di più in Italia.

Stipendi più alti per regioni italiane

Il panorama salariale, delineato nello specifico dal Geography Index 2023 di JobPricing1, rivela un tessuto economico e sociale diversificato che si riflette nelle variazioni degli stipendi medi annuali tra le regioni. Analizzando i dati, emerge un interessante spettro di retribuzioni, che rivela indicatori importanti anche sull’ancora presente divario nord-sud.

RegioneStipendio medio annuale (€)
Lombardia33.452
Lazio32.360
Liguria32.156
Trentino-Alto Adige31.706
Piemonte31.448
Emilia-Romagna31.441
Valle d’Aosta31.128
Friuli Venezia Giulia30.872
Veneto30.848
Toscana29.884
Marche28.852
Abruzzo28.641
Umbria28.530
Campania27.606
Sardegna27.294
Sicilia27.289
Molise27.263
Puglia27.261
Calabria26.631
Basilicata26.055

La Lombardia, insieme al Lazio, si posizionano al vertice della scala retributiva, con stipendi medi annui rispettivamente di 33.452 e 32.360 euro: questo dato sottolinea, ancora una volta, la loro centralità nel panorama economico e industriale italiano.

Segue la Liguria con 32.156 euro, regione che, nonostante la sua dimensione ridotta, mostra un’economia robusta influenzata in maniera sostanziale dal settore dei servizi per il turismo e dalla presenza dell’importante porto commerciale di Genova.

Il Trentino-Alto Adige e il Piemonte si collocano poco sotto con stipendi medi di 31.706 e 31.448 euro rispettivamente, con le loro le forti economie locali supportate da un mix di industria, turismo e agricoltura.

L’Emilia-Romagna, con una media di 31.441 euro e la Valle d’Aosta con 31.128 euro, mostrano anch’esse delle robuste dinamiche economiche, beneficiando rispettivamente di un forte settore manifatturiero e di un turismo alpino di rilievo.

Scendendo verso il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, notiamo delle medie salariali che si aggirano intorno ai 30.000 euro. Al contrario, nelle regioni centrali e meridionali come le Marche, l’Abruzzo, la Campania e l’Umbria, gli stipendi medi si attestano leggermente inferiori, variando dai 28.000 ai 27.000 euro.

Numeri che, come vedremo in seguito, riflettono un tessuto economico meno orientato verso l’industria pesante e più focalizzato sull’agricoltura, sul turismo e su una minore densità di attività economiche ad alta remunerazione.

Alla base della classifica troviamo la Calabria, la Basilicata, Puglia e il Molise, con stipendi medi che non superano i 27.000 euro. Queste cifre mettono in luce il profondo divario tra il nord e le regioni del sud, spesso caratterizzate da una minore presenza industriale e da una maggiore dipendenza da settori come l’agricoltura e il turismo, che non sempre garantiscono retribuzioni elevate.

Stipendi più alti per province italiane


Più nel dettaglio, l’osservatorio analizza anche le retribuzioni medie per provincia, rivelando un quadro ancor più differenziato: anche all’interno delle macro-aree esistono infatti sorprendenti variazioni.

Al vertice della classifica, e questa non è una sorpresa, si posiziona Milano con uno stipendio medio annuo di 36.952 euro, dato che riflette il ruolo della metropoli europea come fulcro economico e finanziario dell’Italia. Seguono Trieste e Bolzano con stipendi medi rispettivamente di 34.555 e 34.067 euro.

I dati CGIA Mestre

Questi dati sono confermati dalla ricerca effettuata dall’Ufficio Studi CGIA in relazione al 20222, pubblicata recentemente. Milano, Bolzano, Parma, Bologna e Modena risultavano infatti le città con gli stipendi maggiori. Milano in particolare contava uno stipendio annuo lordo nel 2022 di 32.472 euro, per cui attualmente si registra un aumento ulteriore.

Roma, Genova e Bologna, con stipendi che si aggirano intorno ai 33.000 euro, mostrano come grandi città con diversificate economie urbane continuino a offrire remunerazioni elevate rispetto alla media nazionale, indice di un tessuto economico che va oltre il turismo e la pubblica amministrazione, valorizzando anche settori come i servizi finanziari, l’alta tecnologia e l’industria manifatturiera avanzata.

In contrapposizione, le province di Ragusa, Crotone e Matera mostrano gli stipendi medi più bassi, con cifre che si attestano rispettivamente a 24.129, 25.455 e 25.694 euro e che riflettono le difficoltà economiche delle regioni meridionali, spesso legate a un tessuto produttivo meno diversificato e a minori investimenti in settori ad alta produttività.

Interessante è notare come diverse province del Nord Italia, come Varese, Torino e Monza, nonostante siano posizionate geograficamente in regioni ad alta produttività, presentino stipendi non distanti da quelli delle aree più prospere del Centro, come Firenze e Bologna.

Stipendi più alti per settore

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Non è possibile discutere degli stipendi più elevati senza fare riferimento ai settori che più influenzano questi livelli retributivi. Se precedentemente esaminato la componente geografica, è infatti principalmente il settore di attività a determinare l’entità dello stipendio di un dipendente.

Le differenze salariali tra i vari settori sono influenzate da numerosi fattori strutturali, che includono le politiche di contrattazione collettiva, la composizione della forza lavoro, il livello di tecnologia impiegato nei processi produttivi, e la posizione competitiva delle imprese nel mercato.

Il settore dei servizi finanziari mostra nel complesso le retribuzioni più alte, sia in termini di RAL sia di RGA. Le figure dirigenziali prevalgono e questo si riflette in salari elevati, con una RAL media di 45.906 euro e una RGA di 48.928 euro. A giustificare tali compensi, ci sono l’alta qualificazione richiesta e la criticità dei ruoli ricoperti.

Sia l’industria di processo che il settore manifatturiero mostrano salari superiori alla media nazionale, grazie alla tecnologia avanzata utilizzata e alla specializzazione richiesta. I salari in questi settori si attestano rispettivamente a 32.529 euro e 31.475 euro.

Il settore dei servizi di pubblica utilità, con una RAL media di 33.459 euro, si posiziona anch’esso sopra la media nazionale, mentre il settore del commercio e delle costruzioni presenta salari inferiori, rispettivamente 29.926 euro e 27.896 euro.

All’opposto dello spettro, troviamo l’agricoltura, con la RAL più bassa tra i settori analizzati, pari a 25.198 euro. La posizione in classifica di questo settore è imputabile a una maggiore presenza di operai, spesso non specializzati, e da minori qualifiche contrattuali, il che si traduce in salari più contenuti.

Stipendi in busta paga al Nord Italia: +35% rispetto al Sud

Nell’indagine recente pubblicata dall’Ufficio Studi CGIA, viene evidenziato come gli stipendi siano fino al 35% più alti al Nord Italia rispetto al Sud. Questo dato ancora una volta segna la grande differenza insita nel nostro paese a livello economico, che sarebbe dovuta ad una differenza di produttività.

I Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, pur attenuandola, non hanno risolto del tutto la differenza retributiva tutt’ora esistente tra le città e le zone rurali del paese, evidenziando ancora una volta disparità incolmabili.

Tornando alla differenza individuata tra Nord e Sud, va anche evidenziato che le grandi multinazionali, le banche e le assicurazioni hanno sede principalmente nella parte settentrionale del paese, incentrando il lavoro in questa zona. Al tempo stesso i lavoratori hanno qualifiche molto più alte che permettono una maggiore accessibilità all’impiego rispetto a ciò che accade al Sud.

Un altro fattore rilevante è quello del lavoro irregolare e in nero, che al Sud Italia risulta essere più applicato rispetto al Nord, aumentando la precarietà e l’incertezza sia a livello salariale che contributivo. Un dato interessante riguarda i giorni spesi lavorando nelle diverse aree del paese: la CGIA rileva che al Nord si lavora in media 28 giorni in più rispetto al Sud e questo comporta anche una disparità di salario.

Stipendi più alti – Domande frequenti

Qual è il lavoro con lo stipendio più alto?

In Italia, i lavori con gli stipendi più alti si trovano nel settore dei servizi finanziari, in particolare per posizioni dirigenziali e di alta qualificazione.

Dov’è lo stipendio è più alto?

Geograficamente, Milano offre lo stipendio medio più alto in Italia, riflettendo il suo ruolo di centro economico e finanziario del paese.

Chi guadagna 5.000 euro netti al mese?

Persone in posizioni senior o dirigenziali, soprattutto nei settori finanziari, tecnologici o industriali avanzati, possono raggiungere o superare questa soglia di reddito netto mensile.

Quali sono gli stipendi più alti in Italia?

Gli stipendi più alti in Italia si registrano nel settore finanziario, seguito da industrie specializzate come quelle tecnologiche e manifatturiere avanzate.

  1. Geography Index 2023, jobpricing.it ↩︎
  2. Stipendi: al Nord più alti del 35% che al sud grazie ad una maggiore produttività, Ufficio Studi CGIA, news del 7 settembre 2024, cgiamestre.com ↩︎
Autore
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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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