- La riforma fiscale sugli scaglioni IRPEF 2024 ha portato diverse novità sulle detrazioni da lavoro dipendente, con un aumento degli importi per le fasce reddituali più basse.
- Il calcolo della detrazione avviene seguendo una precisa formula su base progressiva, con un valore che diminuisce con l’aumento del reddito.
- Sono rimaste invariate le detrazioni per il coniuge e figli a carico.
La riforma fiscale 2024 è intervenuta sul numero di scaglioni IRPEF e sulle aliquote, ma anche su quei benefici fiscali a favore di chi ha un contratto di lavoro subordinato: le detrazioni da lavoro dipendente. Le novità riguardano soprattutto gli importi, aumentati fino a 1.955€ per quei lavoratori con reddito fino ai 15.000€. Rimangono invece invariate le detrazioni per i figli e i coniugi a carico.
Grazie alle detrazioni potrai ridurre l’importo IRPEF applicato in busta paga sul tuo stipendio. Se da un lato l’operazione viene effettuata direttamente dal datore di lavoro, come sostituto d’imposta, diventa essenziale comunque conoscere l’importo del benefico fiscale a te spettante sia ai fini della dichiarazione dei redditi, sia per verificare la correttezza degli importi applicati.
Indice
Detrazione lavoro dipendente 2024: di cosa si tratta
Le detrazioni da lavoro dipendente rientrano tra i benefici fiscali previsti a favore dei lavoratori, incidendo sul calcolo delle tasse sul reddito e sugli sgravi fiscali. Introdotte con il TUIR (Testo Unico in Materia dei Redditi) al fine di agevolare i redditi più bassi, vanno a ridurre l’importo IRPEF da versare.
Le detrazioni da lavoro dipendente, a differenza di altri benefici fiscali, come le detrazioni sui figli e sul coniuge a carico, non necessitano di una specifica richiesta, ma si applicano direttamente in busta paga. Sarà il datore di lavoro a calcolarle in quanto sostituto d’imposta.
Quindi non implicano uno sconto complessivo sull’IRPEF al momento della compilazione del 730, ma si applicano ogni mese direttamente sullo stipendio percepito.
In ogni caso, ai fini fiscali è importante conoscere l’importo della detrazione da lavoro dipendente, dato che dovrai comunque inserirla nel Quadro C – Redditi di lavoro dipendente della dichiarazione dei redditi a fine anno. Il valore indicato sarà preso come riferimento dal fisco ai fini di un eventuale controllo.
Detrazioni e nuovi scaglioni IRPEF 2024
Vediamo cosa comporta la detrazione da lavoro dipendente sulle tasse dovute mensilmente in busta paga. L’IRPEF sul reddito di un lavoratore dipendente è calcolata in base agli importi complessivi degli stipendi percepiti mensilmente, che vanno a definire il reddito imponibile.
Su questo valore si applicano le nuove aliquote l’IRPEF 2024, definendo la cosiddetta imposta lorda:
- per i redditi fino ai 28.000€: 23%;
- tra i 28.001€ e i 50.000€: 35%;
- Oltre i 50.001€: 43%.
Tuttavia, questo valore non corrisponderà alle tasse reali che devi pagare, dato che devi considerare le detrazioni fiscali previste. In questo modo il valore finale della somma che devi allo Stato, l’imposta netta, verrà ridotto.
Questo è un fattore che va a vantaggio soprattutto di coloro che sono in possesso di redditi più bassi, ottenendo in questo modo una riduzione del carico fiscale.
Detrazioni lavoro dipendente: importi
Reddito Percepito | Detrazione |
---|---|
Fino a 15.000€ | Fino a un massimo di 1.955€ |
Tra 15.000€ e 28.000€ | Fino a 1.910€ a cui si aggiunge 1.190*(28.000-reddito)/13.000€ |
Tra 28.000€ e 50.000€ | Fino a 1.910€ * (50.000-reddito) /22.000 |
Oltre 50.000€ | Non previste detrazioni |
Nella tabella abbiamo ricapitolato quali sono le nuove detrazioni da lavoro dipendente per il 2024, come riportato dalla circolare 2/E dell’Agenzia delle Entrate del 6 febbraio 20241.
Con l’introduzione dei nuovi scaglioni IRPEF 2024 si è incrementata di 75€ la detrazione per i redditi più bassi, da 1.880€ a 1.955€. Inoltre, per i redditi tra i 28.000€ e i 35.000€ si parte da un valore di 1.910€ con un ulteriore aumento di 65€.
Le variazioni sulle detrazioni hanno inciso anche sulla soglia della no tax area, ovvero, l’importo minimo di reddito entro il quale non sei tenuto a pagare imposte. Oggi la soglia per i lavoratori dipendenti è salita a 8.500€, equiparata ai pensionati. Infine, per i redditi superiori ai 50.000€ non sono state previste detrazioni.
Come si calcolano le detrazioni da lavoro dipendente
Chiariamo come avviene il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente. Devi applicare una formula in cui le varianti sono:
- reddito;
- giorni di lavoro;
- valori minimi e massimi delle nuove detrazioni.
Il calcolo avviene in modo progressivo: man mano che sale il reddito, minore sarà la detrazione a tuo favore. In base a questi parametri ecco come si determina l’importo detraibile:
- reddito fino ai 15.000: 1.955€ moltiplicato per i giorni di lavoro suddivisi per 365 giorni, con un minimo non inferiore ai 690€;
- reddito dai 15.000€ ai 28.000€: 1.910€ a cui si aggiunge il prodotto tra 1.190€ e l’importo calcolato da 28.000€, sottraendo il reddito complessivo e suddividendolo per 13.000€.
- reddito tra i 28.000€ e i 50.000€: si parte sempre dal valore di 1.910€ moltiplicato per il valore massimo di 50.000, a cui si sottrae il reddito complessivo. Il totale ottenuto dovrà essere diviso per 22.000€.
Un esempio può essere utile. Immagina di avere un reddito annuo di 20.000€ rientrando così nella seconda fascia. Ecco la formula da applicare:
- 1.910€ + 1.190*(28.000-reddito complessivo)/13.000€
Quindi, inserendo nell’apposito campo del reddito il valore di 20.000€ si avrà:
- 1.910€ + 1.190*(28.000-20.000) /13.000
Il calcolo è il seguente:
- 1.910€ + 1.190* (8.000/13.000)= 1.910€ + (1.190x 0,61)
Il totale detraibile in busta paga sarà di 1.910€ + 725,9€ = 2.635€.
Detrazioni lavoratore dipendente e integrazioni: ex bonus Renzi
Il Bonus Renzi corrisponde a un importo fino a 100€ al mese aggiunto in busta paga per un totale di 1.200€ all’anno, rivolto ai soggetti con un reddito annuo inferiore ai 28.000€. Anche questo strumento è stato oggetto delle novità della riforma fiscale 2024.
Infatti, come spiegato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate del 6 febbraio 2024, l’intero importo del bonus spetta solo a quei lavoratori dipendenti che rientrano in un reddito complessivo di 15.000€.
Nel caso di un reddito tra i 15.000€ e i 28.000€, il bonus sarà calcolato considerando la differenza tra le detrazioni fiscali, a cui ha diritto il lavoratore e l’IRPEF lorda a suo carico, per un valore massimo di 1.200€. Invece, non è prevista l’integrazione del bonus per i redditi superiori ai 28.000€.
Detrazioni figli e coniuge a carico
Reddito | Importo |
---|---|
Fino a 15.000€ | 800 – [110 * (reddito complessivo / 15.000)] |
Tra i 15.000€ e i 40.000€ | 690€ |
Oltre i 40.000€ e fino a 80.000€ | 690 * [(80.000 – reddito complessivo) / 40.000] |
Il coniuge a carico è colui che ha un reddito non superiore ai 2.840,51€. Rispetto all’anno precedente non vi sono novità sugli importi oggetto di beneficio fiscale. Inoltre, si aggiungono i seguenti importi in base alle fasce di reddito:
- da 29.000€ e 29.200€: 10€;
- da 29.201 a 34.700€: 20€;
- da 34.701 a 35.000€ 30€;
- da 35.001 a 35.100€: 20€;
- da 35.101€ a 35.200€: 10€.
Anche le detrazioni a favore dei figli rimangono invariate. Con l’introduzione dell’Assegno Unico da richiedere all’INPS per i soggetti minori e fino ai 21 anni, le detrazioni si applicano solo per i figli che superano la soglia dei 21 anni e che hanno un reddito complessivo non superiore ai 2.840,51€. L’importo sale a 4.000€ per quelli che hanno compiuto 24 anni.
La detrazione è pari a 950€ calcolata in base alla seguente formula:
- 950 x (95.000-reddito complessivo) /95.000
In caso di più figli che hanno diritto alla detrazione, l’importo di 95.000€ viene incrementato di 15.000€.
Detrazione da lavoro dipendente – Domande frequenti
La detrazione da lavoro dipendente è un benefico fiscale a favore di tutti i lavoratori subordinati con un reddito fino ai 50.000€.
L’importo delle detrazioni da lavoro dipendente varia in base al reddito e al numero di giorni di lavoro, per cui è molto specifico.
La detrazione da lavoro dipendente è applicata direttamente dal datore di lavoro mensilmente in busta paga, dato che è il sostituto di imposta.
- Circolare 2/E del 6 febbraio 2024, Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale