- La tassa di vidimazione sui libri sociali è obbligatoria per diversi tipi di società e la scadenza è fissata al 16 marzo di ogni anno.
- Il pagamento della tassa annuale avviene tramite modello F24, oppure con bollettino postale per le società costituende.
- L’omesso pagamento della tassa sui libri sociali comporta l’applicazione di sanzioni e interessi di mora variabili in base al termine di regolarizzazione.
Le società di capitali sono obbligate a versare annualmente la tassa annuale di concessione governativa per la numerazione e bollatura dei libri e registri sociali: l’importo è fisso, ma viene determinato in base al capitale sociale effettivo della società nell’anno di riferimento.
Il mancato pagamento della tassa di vidimazione comporta l’applicazione di sanzioni amministrative, a cui si aggiungono gli interessi di mora: è importante, quindi, rispettare la scadenza annuale.
Scopriamo come funziona la tassa di vidimazione sui libri sociali, chi deve pagarla, entro quali scadenze e quale codice tributo occorre utilizzare per effettuare il pagamento.
Indice
La tassa per la vidimazione dei libri sociali è una imposta forfettaria annuale che le società di capitali, comprese quelle consortili, devono versare entro la scadenza fissa del 16 marzo di ogni anno. La tassa è dovuta per tutte le operazioni di bollatura e numerazione effettuate nell’anno di riferimento.
Il suo importo non è determinato in base al numero di libri sociali o dalle pagine relative a questi ultimi, ma è fisso in base al capitale sociale al 1° gennaio dell’anno di riferimento. Il pagamento avviene tramite modello F24, oppure tramite bollettino postale per le società costituende.
L’Agenzia delle Entrate1 specifica che la tassa di vidimazione viene pagata sui libri sociali obbligatori (articolo 2421 del Codice Civile), che siano stati numerati e vidimati da un notaio o dalla Camera di Commercio: per esempio, il libro dei soci, libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee, libro del consiglio di amministrazione, e altri libri o registri per cui l’obbligo della bollatura è previsto da norme speciali.
Non è richiesto il pagamento della tassa per le scritture contabili e fiscali obbligatorie, sulle quali è previsto l’obbligo di numerazione progressiva.
Va ricordato che in caso di mancato pagamento di questa tassa si può incorrere in sanzioni in denaro specifiche stabilite per legge: dal 100 al 200% della stessa, per un importo minimo di 103 euro.
La tassa di vidimazione dei libri sociali è obbligatoria per tutte le società di capitali, quindi sono incluse ai sensi dall’art. 23 del D.P.R. n. 641 del 26 ottobre 1972:
- le società a responsabilità limitata (S.R.L.);
- le società per azioni (S.P.A.);
- le società in accomandita per azioni (S.A.P.A.).
Per quanto riguarda le S.R.L., la tassa è obbligatoria solo qualora si intenda far valere legalmente il contenuto del libro delle decisioni dei soci.
I soggetti esonerati dalla tassa annuale
Sono esclusi dal pagamento della tassa di vidimazione, invece, i seguenti soggetti:
- le società cooperative e quelle di mutua assicurazione, che pagheranno solo una tassa di concessione governativa di 67 euro per ogni 500 pagine;
- i consorzi (che non sono costituite come società consortili);
- le società di capitali fallite;
- le società sportive dilettantistiche costituite come società di capitali senza scopi di lucro e affiliate a una Federazione Sportiva Nazionale.
L’importo della tassa di vidimazione dei libri sociali può variare in base all’ammontare del capitale sociale delle società, ovvero al fondo di dotazione posseduto al 1° gennaio di ogni anno. L’importo della tassa annuale, quindi, viene determinato in questo modo:
- 309,87 euro se il capitale sociale è inferiore o uguale a 516.456,90 euro;
- 516,46 euro se il capitale sociale è maggiore di 516.456,90 euro.
Per la vidimazione dei libri sociali è prevista l’applicazione di una marca da bollo ogni 100 pagine o frazione di 100 pagine, di 16 euro.
Il pagamento è dovuto per ciascun anno entro la scadenza fissa del 16 marzo (per il 2024 è stata spostata a lunedì 18 marzo) e la tassa è deducibile ai fini IRES e IRAP.
Modalità di pagamento e codice tributo
Il pagamento della tassa di vidimazione deve essere effettuato con il modello F24, utilizzando il codice tributo 7085 (“tassa annuale vidimazione libri sociali”) nella sezione Erario, con anno di riferimento 2024.
Per le nuove società (ovvero le società costituende), il pagamento è previsto tramite bollettino postale numero 6007, prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini Iva, su cui vanno riportati gli estremi di versamento.
Il bollettino deve essere intestato a “Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara – Bollatura numerazione libri sociali“, mentre l’esecutore può essere il rappresentante legale o la società.
Ravvedimento operoso: quando è possibile
Interessi | Termine di regolarizzazione |
0,1% | per ogni giorno di ritardo entro i 15 giorni dalla scadenza |
1,50% | dal 15esimo al 30esimo giorno dalla scadenza |
1,67% | dal 31esimo al 90esimo giorno dalla scadenza |
3,75% | entro un anno dalla scadenza |
4,29% | entro due anni dalla scadenza |
5% | entro il termine di accertamento |
L’omesso pagamento della tassa di vidimazione sui libri sociali comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 100% al 200% della tassa stessa, con la possibilità di ravvedersi e versare l’importo dovuto in ritardo con l’applicazione delle dovute sanzioni ridotte in base al termine di regolarizzazione.
A tali sanzioni vanno poi aggiunti anche gli interessi di mora che, dal 1° gennaio 2024, sono pari al 2,5%: mentre questi ultimi vanno versati con il modello F24 insieme alla tassa dovuta, le sanzioni devono essere pagate con il modello F23 (codice ufficio RCC, causale SZ e codice tributo 678T).
Tassa vidimazione libri sociali – Domande frequenti
Le società di capitali (S.p.a., S.r.l., S.a.p.a., ecc) devono versare una tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili: la scadenza è fissata al 16 marzo di ogni anno.
L’omesso versamento della tassa annuale è punito con la sanzione amministrativa corrispondente dal 100% al 200% della tassa medesima e, in ogni caso, non inferiore a 103 euro.
Se il capitale sociale o il fondo di dotazione supera, alla data del 1° gennaio, l’importo di 516.456,90 euro, la somma da versare è pari a 516,46 euro; se risulta inferiore è pari a 309,87 euro. Per il versamento della tassa annuale si utilizza il modello F24, indicando il codice tributo 7085 ovvero “tassa annuale vidimazione libri sociali”.
- Vidimazione registri contabili (tassa annuale), Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it
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Laura Pellegrini
Giornalista e content editor