- Il Decreto Agevolazioni Fiscali 2024 modifica l’accesso ai bonus edilizi, limitando l’uso dello sconto in fattura e della cessione del credito a partire dal 1° gennaio 2024, seppur con alcune eccezioni.
- Il decreto introduce l’Ecobonus Sociale 2024 per aiutare i cittadini a basso reddito a completare i lavori in cantiere.
- Per il bonus barriere architettoniche, dal 2024, la cessione dei crediti e lo sconto in fattura non saranno più possibili, ad eccezione di alcuni casi particolari.
Con il Decreto Agevolazioni Fiscali 2024, attualmente oggetto di analisi e in fase emendativa da parte della Camera dei Deputati, viene meno l’opportunità di usufruire dei bonus edilizi tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito, salvo in alcuni casi specifici.
Addio quindi al Superbonus come lo conosciamo: il governo dà una stretta, riformulando i regolamenti per i bonus edilizi e quelli per le barriere architettoniche ed intervenendo sul Decreto Rilancio in ambito di detrazioni, sismabonus e aiuti ai disabili.
Anche se il testo non è quindi ancora confermato definitivamente, esploriamo in misura preventiva tutte le novità che potrebbero entrare presto in vigore e i conseguenti regolamenti applicabili.
Indice
Abolito il Superbonus 110%
Il Decreto Agevolazioni assicura che i cantieri iniziati seguendo le scadenze del “Superbonus 110%” beneficeranno del credito di imposta per tutte le opere eseguite e certificate fino al 31 dicembre 2023.
Tuttavia, dal 1° gennaio 2024, per i lavori ancora da realizzare, si applicheranno solo più le percentuali di detrazione già previste dalle norme correnti, ovvero:
- il 70% per il 2024;
- il 65% per il 2025.
Inoltre, per gli interventi che rientrano nel Superbonus, per i quali si è optato per lo sconto in fattura in base agli avanzamenti lavori fino al 31 dicembre 2023, con inclusa l’opzione di cessione del credito di imposta, non si procederà al recupero delle detrazioni qualora gli interventi non fossero completati.
Come cambia il sismabonus
L’articolo 2, comma 1 proibisce la cessione del credito e lo sconto in fattura per il Superbonus relativamente ai lavori di demolizione e ricostruzione nelle aree sismiche classificate come 1-2-3, che rientrano nei programmi di recupero o di riqualificazione urbana. Anche questa restrizione si applica solo se il permesso necessario non è stato ottenuto entro il 31 dicembre 2023.
La disposizione richiede inoltre la sottoscrizione di assicurazioni contro i danni derivanti da disastri naturali per chi beneficia della detrazione fiscale del 110% con il Superbonus, specificatamente per lavori effettuati in aree soggette a fenomeni sismici, applicabile ai progetti avviati successivamente all’entrata in vigore del Decreto, cioè a partire dal 31 dicembre 2023.
Questo requisito assicurativo si applica esclusivamente agli interventi mirati alla mitigazione del rischio sismico nelle abitazioni situate in zone affette da eventi sismici.
Arriva l’Ecobonus Sociale 2024: come funziona
Con l’Ecobonus Sociale 2024, il Decreto agevolazioni fiscali 2024 introduce anche il Superbonus per i redditi bassi, come ipotizzato già a dicembre 2023.
La misura, volta a supportare gli individui con redditi minori, facilita il completamento dei lavori in cantiere che abbiano raggiunto almeno il 60% di avanzamento entro il 31 dicembre 2023 mediante un contributo dedicato ai soggetti con reddito annuo inferiore a 15.000 euro.
Il contributo, calcolato ad hoc, sarà escluso dal calcolo del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e verrà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Bonus Barriere Architettoniche: tutte le novità
Il Decreto agevolazioni fiscali 2024 prevede che, a partire dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile utilizzare la cessione dei crediti o lo sconto in fattura neanche per il bonus riguardante l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’unico modo per beneficiare di questa agevolazione sarà attraverso la detrazione IRPEF, sebbene siano previste alcune eccezioni. La restrizione allo sconto in fattura e alla cessione del credito si applica comunque solo per le spese effettuate dopo il 31 dicembre 2023.
Tuttavia, sono presenti alcune eccezioni alla regola. Saranno ancora possibili lo sconto in fattura e la cessione del credito nei seguenti casi:
- per interventi effettuati sulle parti comuni di condomini a prevalente uso abitativo;
- su immobili unifamiliari o abitazioni in edifici plurifamiliari utilizzati come residenza principale da proprietari o detentori con un reddito non superiore a 15.000 euro;
- su immobili unifamiliari o abitazioni in edifici plurifamiliari usati come residenza principale da proprietari o detentori in cui risiede una persona con disabilità, attestata secondo la Legge 5 febbraio 1992, n. 104, senza limiti di reddito.
Inoltre, il Decreto specifica che, a partire dal 31 dicembre 2023, gli interventi ammissibili al bonus barriere architettoniche, che permettono di ottenere una detrazione del 75%, sono solo quelli finalizzati alla rimozione di barriere architettoniche esistenti, quali scale, rampe, ascensori, montascale e piattaforme elevatrici. Per accedere al bonus, i pagamenti devono essere tracciabili e verificabili.
Non rientrano tra gli interventi agevolabili le opere realizzate con lo stesso fine su immobili di nuova costruzione.
Decreto Agevolazioni Fiscali: il testo completo
Decreto Agevolazioni Fiscali – Domande Frequenti
Dal 1° gennaio 2024, il Decreto Agevolazioni Fiscali limita l’utilizzo dello sconto in fattura e della cessione del credito per il Superbonus 110%, mantenendo tali opzioni solo per lavori conclusi e certificati entro il 31 dicembre 2023. Dopo tale data, si applicheranno le percentuali di detrazione standard previste dalla normativa vigente, con il 70% per il 2024 e il 65% per il 2025.
L’Ecobonus Sociale 2024 mira a sostenere i cittadini con redditi inferiori a 15.000 euro annui, consentendo loro di completare lavori in cantiere con un avanzamento di almeno il 60% entro il 31 dicembre 2023. Scopri qui la novità.
A partire dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile attivare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per il bonus barriere architettoniche, ad eccezione di specifici interventi su parti comuni condominiali, su unità abitative principali di soggetti con redditi fino a 15.000 euro o in cui risiede una persona con disabilità.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it