- La produzione industriale europea è in calo: l’Eurostat ha confermato un -0,6% complessivo nell’area euro.
- A livello italiano la produzione industriale continua a registrare dati negativi: si parla di una discesa che dura da 18 mesi consecutivi e che coinvolge soprattutto settori come l’automotive e l’abbigliamento.
- Rispetto a luglio 2023, quest’anno si conta una discesa del 3,3%, con aumenti registrati solo per l’energia, al +1,5%.
Nel 2024 l’indice complessivo della produzione industriale è calato, secondo l’Eurostat, arrivando a segnare a gennaio 2024 un – 3,2% per l’Eurozona, seguito dal -1,6% in UE a confronto con dicembre 2023. Questo andamento in negativo viene confermato anche dai dati più recenti, che mostrano una discesa dello 0,6%.
Per ciò che riguarda l’Italia, l’ISTAT ci fa un quadro diversificato in base al settore specifico, ma a luglio 2024 conferma un andamento in decrescita. A farne le spese sono soprattutto alcuni comparti, storicamente importanti per il nostro paese, come l’automotive e il tessile.
Secondo aggiornamenti recenti ISTAT, luglio 2024 presenta complessivamente un andamento al ribasso per la produzione industriale italiana. Ma vediamo nello specifico tutti i dati.
Indice
La produzione industriale in Italia
Secondo quanto riportato dall’ISTAT nel più recente report1, la variazione della produzione industriale continua a segnare un andamento in negativo per l’Italia: dal grafico si può osservare come questi dati continuino a scendere negli ultimi mesi, tenendo in considerazione che il calo maggiore è stato riscontrato nel 2020 a causa della pandemia.
Oltre a questi dati generali, è possibile individuare informazioni specifiche che riguardano i singoli settori: negli ultimi mesi hanno subito un calo soprattutto i beni di consumo (-2,3%), i beni intermedi (-0,7%) e i beni strumentali (-1,2%), mentre l’energia al contrario è coinvolta da un rialzo, al +2,3%.
Si può dire quindi che il calo generale della produzione industriale è il risultato soprattutto dell’andamento in negativo di alcuni specifici settori.
Questo scenario è la conseguenza diretta e indiretta di alcuni fattori e dinamiche che hanno coinvolto l’Italia, ma più in generale l’Europa: a partire dall’inflazione, si è diffusa una certa incertezza sulla crescita, messa in difficoltà soprattutto dall’aumento dei prezzi di diversi prodotti, materie prime e servizi.
Calo della produzione industriale: i settori
Andiamo a vedere da vicino cosa ci dicono i dati a proposito del calo della produzione industriale in Italia. Come anticipato, l’andamento non è omogeneo, ma si differenzia in base al tipo di prodotto, rilevando una discesa tra il 2023 e il 2024:
- beni di consumo: -4,3%;
- beni durevoli: -6,5%;
- beni strumentali: -3,8%.
A segnare un andamento positivo, invece, negli ultimi mesi è il comparto energia, anche se rispetto al 2023 risulta comunque in calo al -0,6%. Aumentano inoltre le fabbricazioni di prodotti chimici, al +3,9%, segnano trend positivi le industrie alimentari, di bevande e tabacco (+2,5%).
A segnare i risultati peggiori sono le industrie tessili e l’abbigliamento, con un -18,3%, la fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,4%) e l’industria dell’estrazione, con un -5,9%.
Produzione industriale debole nell’Eurozona
Stando a quanto aveva riportato l’Eurostat, l’Istituto di Statistica dell’Unione europea2, ad inizio anno, la produzione industriale dell’Eurozona già a settembre 2023 era stata più debole del previsto.
Anche su base annua è stato registrato un decremento della produzione industriale, che ha segnato un -6,9% dopo il -5,1% del mese di agosto, ma contro un -6,3% atteso dalle previsioni.
Secondo gli ultimi dati Eurostat3 che fanno una comparazione tra gennaio 2024 e lo stesso mese dell’anno precedente, la produzione complessiva nell’Eurozona è scesa del 6,7%. Tra i diversi paesi, i dati rilevano un calo nella produzione soprattutto in Irlanda, Estonia, Bulgaria, Slovenia, Grecia e Danimarca.
A luglio 2024 la produzione industriale è in discesa dello 0,6% nell’area euro mentre scende dello 0,8% nell’UE, soprattutto per ciò che riguarda i beni di consumo durevoli.
Le cause dietro al calo di produzione
Quali sono le cause che stanno dietro a questo calo della produzione industriale? Il Centro Studi Confindustria già nel 2023 aveva scattato una fotografia precisa di cosa stia accadendo, utile a comprendere le motivazioni che stanno dietro a questa debolezza.
Secondo l’associazione degli industriali a frenare la manifattura globale ci sarebbe uno spostamento dei consumi dai beni ai servizi. Ma non solo: l’industria europea, che ruota principalmente intorno a quella tedesca, si sta indebolendo. La stretta monetaria sta rendendo più difficili le condizioni della domanda, soprattutto di investimenti.
Per ciò che riguarda l’Italia, la bassa disponibilità di materie prime ha comportato conseguenze non trascurabili sulle imprese di diversi comparti: con una reazione a catena di aumento dei prezzi, le imprese si sono trovate in difficoltà sotto molti aspetti e ancora oggi si fa fatica a sostenere la ripresa.
Produzione industriale – Domande frequenti
In Europa si registra un complessivo calo della produzione industriale a gennaio 2024 rispetto allo stesso mese del 2023. Si parla di un -6,7%.
La cause sono molteplici: tra queste c’è uno spostamento della domanda dai beni ai servizi. Va anche considerato il particolare momento economico, oltre alla mancanza di materie prime che ha danneggiato l’andamento di molte imprese.
- Produzione industriale – Luglio 2024, ISTAT, istat.it ↩︎
- “Industrial production down by 1.1% in the euro area and by 0.9% in the EU“, Eurostat, ac.europa.eu ↩︎
- “Industrial production down by 3.2% in the euro area“, Eurostat, ac.europa.eu ↩︎
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it