Bonus partite Iva da 800 euro, per sei mesi: ecco chi può riceverlo

Arriva un bonus per le partite Iva fino a 800 euro al mese: ecco come funzionerà la nuova ISCRO a partire dal 2024.

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  • Per tutti coloro che lavorano con una Partita Iva arriva un nuovo interessante bonus, con importo fino a 800 euro per sei mesi.
  • Con la legge di Bilancio 2024 verrà introdotto questo sostegno in modo strutturale. Il bonus corrisponde all’ISCRO prevista in precedenza in modo sperimentale.
  • Il bonus per le Partite Iva è destinato a coloro che registrano una diminuzione del fatturato e verrà erogato dall’INPS.

Arriva con la manovra 2024 un interessante bonus per le Partite Iva: si tratta di una sorta di cassa integrazione mirata a sostenere i lavoratori autonomi che si trovano in difficoltà. Il sostegno avrà un importo variabile fino a 800 euro, erogato per un periodo di sei mesi.

Questa indennità viene quindi introdotta in modo strutturale, a seguito della sperimentazione degli ultimi anni. Il bonus prende anche il nome di ISCRO, tuttavia rispetto alla misura precedente, nel nuovo intervento vengono modificate alcune caratteristiche e requisiti.

L’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa che è stata garantita alle Partite Iva in difficoltà durante la pandemia tornerà quindi per tutti gli autonomi o piccoli imprenditori, che hanno riscontrato delle difficoltà economiche durante l’anno.

Cos’è il bonus da 800 euro per le partite Iva

ISCRO 2023ISCRO 2024
Tipologia misuraStraordinariaStrutturale
Importo mensileDa 250 a 800 euroDa 250 a 800 euro
Durata6 mesi6 mesi
Reddito massimo8.972,04 euro12.000 euro
Perdita di fatturato50% in meno rispetto
a tre anni precedenti
70% in meno rispetto
a due anni precedenti

Il bonus rivolto alle partite Iva appena confermato dalla Legge di Bilancio 2024 altro non è che la precedente misura ISCRO rivista e introdotta in modo strutturale. Si parla di un sostegno che garantisce ai lavoratori autonomi in difficoltà una sorta di cuscinetto economico, con funzionamento similare a quello di una cassa integrazione per lavoratori dipendenti.

Questa misura era stata introdotta dalla manovra 2021 e a seguito era stata sottoposta ad alcuni aggiustamenti specifici, che avevano modificato diversi requisiti di accesso. Ad oggi con il nuovo intervento del governo si va nuovamente ad aggiornare questo sostegno, rendendolo permanente.

Le principali differenze introdotte per il 2024 riguardano i limiti di reddito massimo dei beneficiari e la percentuale di perdita del fatturato ammessa per accedere all’ISCRO. Il sostegno viene quindi rivolto a chi ha perso molti ricavi, più della metà, nel corso dell’anno rispetto a due anni precedenti.

La misura prevede quindi una erogazione mensile, per sei mesi, che viene disposta dall’ente previdenziale INPS a tutti coloro che rispettano i requisiti per accedervi.

A chi è rivolto il bonus da 800 euro

Vediamo nel dettaglio chi sono gli effettivi beneficiari della misura. Questa tipologia di cassa integrazione per autonomi può essere erogata a chi ha una partita Iva come lavoratore autonomo o piccolo imprenditore che rispetta questi requisiti:

  • ha un reddito massimo di 12.000 euro annui;
  • ha subito una perdita economica almeno del 70% rispetto al periodo di due anni precedenti;
  • la partita Iva deve essere stata aperta almeno da tre anni;
  • non è titolare di pensione;
  • non sta ricevendo l’Assegno di Inclusione;
  • si trova in regola con la contribuzione obbligatoria per legge;
  • presenta una domanda specifica all’INPS per accedere alla misura.

Se questi requisiti sono rispettati, il lavoratore autonomo ha diritto a ricevere ogni mese un determinato importo, calcolato in base al fatturato complessivo, per un massimo di sei mesi.

Come funziona il bonus alle partite Iva da 800 euro

Quali sono gli importi che il lavoratore autonomo potrà ricevere? La somma corrisposta dall’INPS si può percepire successivamente alla presentazione di un’apposita domanda, a cui segue un preciso calcolo da parte dell’ente previdenziale per erogare il sostegno.

L’importo mensile corrisponde al 25% dei redditi dichiarati dal lavoratore autonomo, su un periodo di sei mesi, rispetto ai due anni precedenti all’anno prima in cui viene presentata la domanda di accesso. Il sostegno verrà erogato ogni mese, per un importo che non potrà essere inferiore a 250 euro o maggiore a 800 euro.

L’ISCRO 2024 verrà erogata dal prossimo anno tramite l’impiego di un contributo dello 0,35% sui redditi derivati dal lavoro autonomo, secondo quanto previsto dalla manovra. Funzionerà come una vera e propria cassa integrazione, che prima dell’introduzione della misura straordinaria ISCRO non era prevista per i professionisti autonomi e i piccoli imprenditori.

Esistono tuttavia dei casi in cui si può perdere l’accesso alla misura: se viene meno anche solo uno dei requisiti visti sopra, non è più possibile ricevere l’indennità mensile. Lo stesso accade per la cessazione della partita Iva. La misura era incompatibile con il reddito di cittadinanza e con indennità di disoccupazione come la Naspi: con molta probabilità funzionerà in questo modo anche nel 2024.

Come richiedere il bonus 800 euro

cassa integrazione autonomi

Una volta che tutti i requisiti sono rispettati, come si può richiedere il bonus da 800 euro? Per farlo è necessario presentare un’apposita domanda, perché il sostegno non viene garantito in modo automatico. Dal 2021 al 2023 per presentare la richiesta c’era tempo dal 1 maggio al 31 ottobre di ogni anno, per cui si attende di sapere se il funzionamento sarà lo stesso anche nel 2024.

La domanda andrà presentata, se segue le stesse indicazioni degli ultimi anni, in via telematica sul sito ufficiale INPS, oppure rivolgendosi al contact center dell’ente.

A seguito della domanda, quando viene erogato effettivamente il sostegno? Secondo le prime indicazioni, l’INPS erogherà l’indennità dal giorno seguente alla presentazione della richiesta.

Bonus ISCRO: cosa cambierà per le partite Iva

Quali sono le prospettive per la nuova misura ISCRO 2024? Vale la pena analizzare il numero di percettori effettivi del sostegno dal 2021. Come riportano i dati del XXII Rapporto Annuale INPS1, sono stati 3.800 i percettori del sostegno nel 2021, mentre nel 2022 sono scesi a 900. L’importo medio corrisposto, calcolato su un periodo di 12 mesi, è stato di 4.000 euro.

La misura, anche se interessante per gli autonomi, non ha avuto un grande riscontro in termini di accessi. Con la nuova manovra si stima che questi numeri potrebbero salire. Il nuovo bonus 2024 sarà corrisposto ad una platea di beneficiari maggiori, ovvero coloro che hanno un reddito fino a 12.000 euro annui.

Tuttavia va anche considerato che la perdita economica riscontrata per poter accedere al sostegno aumenterà in termini percentuali, fino al 70% di ricavi. Questo significa che, nonostante l’ampliamento della platea di beneficiari, non tutti coloro che registrano un calo di fatturano potranno accedervi.

Bonus partite Iva 800 euro – Domande frequenti

Cos’è il bonus partite Iva da 800 euro?

Il bonus altro non è che la misura sperimentale ISCRO che verrà resa strutturale per il 2024. Il sostegno è corrisposto al pari di una cassa integrazione a tutti coloro che hanno una Partita Iva e che rispettano questi requisiti.

L’ISCRO sarà attiva nel 2024?

Sì, si parla di un bonus fino a 800 euro mensili per sei mesi ai lavoratori autonomi che perdono gran parte del proprio fatturato.

Come cambia l’ISCRO nel 2024?

La misura sarà garantita a coloro che hanno un reddito fino a 12.000 euro, innalzato rispetto al 2023. Tuttavia bisognerà dimostrare di aver perso almeno il 70% di fatturato rispetto agli anni precedenti.

Le partite Iva hanno una cassa integrazione?

La misura straordinaria ISCRO corrisponde alla cassa integrazione dei dipendenti, ma è rivolta agli autonomi. Dal 2024 sarà garantita in modo strutturale.

  1. XXII Rapporto Annuale INPS, inps.it ↩︎

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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