Agevolazioni fiscali per lavoratori rimpatriati: quali sono i requisiti?

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Gaetana Vecchio

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La norma prevede una serie di requisiti da rispettare per poter beneficiare delle agevolazioni per lavoratori che tornano dall’estero.

Anzitutto, la normativa richiede che sia il lavoratore a dover autocertificare la presenza dei requisiti.

Il regime dei lavoratori impatriati in Italia è disciplinato dall’articolo 16 del D.Lgs. n.c.d. “Decreto internazionalizzazione” (Gazzetta Ufficiale n. 132 dell’8 giugno 2016).

Si tratta di una norma avente carattere strutturale, che dispone quanto segue:

I redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 2 del DPR n 917/86 concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% del suo ammontare (…)

Articolo 16, comma 1, DLgs n 147/15

I requisiti del comma 1 e del comma 2 dell’articolo in commento sono da verificare alternativamente al fine di poter fruire dell’agevolazione.

Articolo 16, comma 1 del dlgs 147/15: requisiti

Il comma 1 dell’articolo 16 del D.Lgs. n. 147/15, prevede il rispetto di alcuni requisiti per l’ottenimento dell’agevolazione. In particolare, la tassazione ridotta del reddito avviene rispettando le seguenti condizioni:

  • Il lavoratore non deve essere stato residente fiscalmente in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il rimpatrio;
  • Il lavoratore si impegna a risiedere fiscalmente in Italia per almeno due anni;
  • L’attività lavorativa è prestata prevalentemente nel territorio italiano.

Articolo 16, comma 2 del dlgs 147/15: requisiti

Il successivo comma 2 dell’articolo 16, estende i medesimi benefici fiscali ai soggetti di cui all’articolo 2, comma 1, della Legge n. 238/10.

Si tratta dei cittadini dell’Unione Europea, che abbiano risieduto continuativamente per almeno 24 mesi in Italia e che, sebbene residenti nel proprio Paese di origine:

  • Siano in possesso di un titolo di laurea, abbiano svolto continuativamente un’attività di lavoro, dipendente o autonomo, o un’attività di impresa fuori dal proprio Paese di origine e dall’Italia negli ultimi 24 mesi o più;
  • Abbiano svolto continuativamente un’attività di studio fuori del proprio Paese di origine e dall’Italia negli ultimi 24 mesi o più, conseguendo un titolo di laurea o una specializzazione post lauream.
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