- Tutti vogliono diventare influencer: il settore è in crescita anche nel nostro paese, con un giro d’affari in aumento. Dai 308 milioni del 2022, oggi l’indotto generato da questo settore è di 348 milioni di euro.
- Il settore più remunerativo è quello del Fashion&Beauty, mentre nel post-pandemia l’Health&Fitness è in netto calo.
- Se Facebook affonda, Instagram è in netta crescita. Gli investitori sono particolarmente attratti da macro e mega influencer su TikTok, mentre su YouTube la remunerazione media è alta, ma stagnante.
Quella dell’influencer è diventata una delle professioni più ambite per le nuove generazioni, rappresentando al contempo uno dei settori più remunerativi dell’era digitale. Un’aspirazione non più esclusiva per celebrità e personaggi pubblici: oggi, la tendenza è verso una maggiore inclusività.
Piattaforme social come Instagram, TikTok e YouTube stanno aprendo le porte a creator che, pur avendo una base di follower più ridotta, riescono a generare un elevato livello di engagement, ovvero interazione e coinvolgimento da parte del pubblico.
In Italia, il settore è in netta crescita. Secondo le stime di un report della società DeRev1, che si occupa di strategia digitale, il giro d’affari relativo all’influencer marketing è passato da 308 milioni di euro nel 2022 a 348 milioni di euro nel 2023.
La società Engage ha fornito un report esaustivo su quanto guadagna un influencer nel 2023 rispetto ai diversi social e alle dimensioni dell’attività, per ogni post. Riportiamo in questo articolo tutti i dati.
Indice
I settori più redditizi per gli influencer
La professione di influencer, per sua natura anticonvenzionale, si articola in una varietà di settori, ognuno dei quali ha una propria nicchia di riferimento e un target di pubblico specifico: una segmentazione che permette ai creator di specializzarsi in aree ben definite, massimizzando così l’efficacia del loro impatto e la risonanza con il pubblico.
Tra quelli più in voga, il comparto Moda&Beauty continua a detenere una posizione di primaria importanza. Le statistiche mostrano un incremento notevole nella sua quota di mercato, passata dal 15% nel 2022 al 25% nel 2023.
Subito dietro, troviamo il settore del Gaming, che gode di una popolarità particolarmente elevata tra giovani e giovanissimi, con una quota del 12,9%. Segue a ruota il settore Travel&Lifestyle, che si attesta al 12,5%.
In termini di crescita, anche lo Sport sta guadagnando terreno, sebbene rimanga al di sotto dei tre settori leader, con una quota del 12%.
Interessante notare invece come l’Health&Fitness, che aveva visto un boom durante i periodi di quarantena, abbia subito una flessione significativa, scendendo dal 13% al 6,8%. Insomma, non c’è più bisogno dei tutorial di yoga da fare a casa, ora che possiamo tutti andare in palestra.
Quanto guadagna un influencer su Facebook
Tipologia influencer | Follower | Engagement | Guadagno |
Nano influencer | 10K-50K | 0,2% | 0-100 € |
Micro influencer | 50K-100K | 0,2% | 100-400 € |
Mid-Tier influencer | 100K-300K | 0,3% | 400-750 € |
Macro influencer | 300K-1M | 0,4% | 750-1.500 € |
Mega influencer | 1M-3M | 0,5% | 1.500-2.500 € |
Celebrity | Oltre 3M | 0,7% | 2.500-5.000 € |
La risposta a questa domanda è: non molto. Facebook, una volta considerata una piattaforma d’elezione per gli influencer, sta infatti attraversando un periodo di declino in termini di redditività, e non solo. Se in passato un influencer poteva aspettarsi di guadagnare circa 100 euro per un post con una base di soli 10.000 follower, oggi la situazione è drasticamente cambiata.
Per ottenere lo stesso compenso, è ormai necessario avere un seguito che si avvicina ai 50.000 follower. Nessuno spazio per nano e micro influencer qui, che sono invece diventati un’ottima opportunità di investimento per le PMI, piccole e medie imprese.
Con l’emergere di nuove piattaforme social come TikTok e Instagram, che offrono opportunità più dinamiche e interattive per il coinvolgimento del pubblico, Facebook ha perso gran parte del suo appeal.
E se si aggiunge anche un algoritmo che rende più difficile per i creator raggiungere il loro pubblico senza investire in pubblicità a pagamento, è facile comprendere perché questa piattaforma sia in netto calo rispetto alle più recenti.
Senza contare che la piattaforma sta letteralmente “invecchiando”: nonostante i continui tentativi di retargeting rivolti alle nuove generazioni, oggi Facebook viene utilizzata maggiormente da un pubblico più adulto.
Gli investitori fuggono, preoccupati delle continue violazioni della privacy e dal numero infinito di truffe presenti su Facebook, che portano gli utenti a diffidare da qualsiasi link esterno o campagna di marketing.
Quanto guadagna un influencer su Instagram
Tipologia influencer | Follower | Engagement | Guadagno |
Nano influencer | 5K-10K | 5% | 100-300 € per post 50-100 € per story |
Micro influencer | 10K-50K | 4,5% | 300-850 € per post 100-250 € per story |
Mid-Tier influencer | 50K-300K | 4% | 850-4.000 € per post 250-1.500 € per story |
Macro influencer | 300K-1M | 3,5% | 4.000-8.000 € per post 1.500-3.000 € per story |
Mega influencer | 1M-5M | 2% | 8.000-20.000 € per post 3.000-7.500 € per story |
Celebrity | Oltre 5M | 1,8% | 20.000-75.000 € per post 7.500-30.000 € per story |
Tanto. Instagram si conferma come la piattaforma di punta per la “creator economy“, un ecosistema in cui i creators di contenuti possono monetizzare la loro presenza online attraverso collaborazioni, sponsorizzazioni e altre forme di engagement con il pubblico.
Particolarmente apprezzata per la sua capacità di offrire un ambiente visivamente accattivante e altamente personalizzabile, Instagram permette ai creator di esprimersi in modo autentico e di costruire una comunità di follower fedeli, seppur mantenendo quel tocco di esclusività che piace tanto ai millennials.
La struttura dei compensi derivanti esclusivamente dalla piattaforma è calibrata in modo da riflettere il numero di follower, che è spesso visto come un indicatore della portata e dell’influenza di un creator. A differenza di Facebook, tuttavia, sono altri fattori come l’engagement, la qualità dei contenuti e la nicchia di riferimento ad avere un impatto maggiore sulla remunerazione di un influencer.
Anche un creator con un seguito di dimensioni più modeste, magari compreso tra 5.000 e 10.000 follower, può arrivare a guadagnare tra i 100 e i 300 euro a post.
Questa fascia di creators spesso beneficia infatti di un engagement più elevato e di una connessione più intima con il proprio pubblico, il che può rendere i loro post particolarmente efficaci per campagne di marketing mirate e molto più accessibili a una piccola o media impresa.
D’altra parte, i creator con un seguito più ampio, che va dai 50.000 ai 300.000 follower, possono naturalmente aspettarsi compensi più elevati, con una gamma che va da 850 a 4.000 euro per post. Grazie a una più ampia visibilità, un influencer di grandi dimensioni ha potenzialmente la capacità di influenzare un numero maggiore di persone.
Per svolgere questo lavoro in modo continuativo, è necessario in Italia avviare una vera e propria attività autonoma, aprendo una Partita Iva per Instagram.
Quanto guadagna un influencer su TikTok
Tipologia influencer | Follower | Engagement | Guadagno |
Nano influencer | 5K-10K | 3% | 50-250 € |
Micro influencer | 10K-50K | 5% | 250-650 € |
Mid-Tier influencer | 50K-300K | 10% | 650-3.000 € |
Macro influencer | 300K-1M | 8% | 3.500-7.000 € |
Mega influencer | 1M-5M | 5% | 7.000-18.000 € |
Celebrity | Oltre 5M | 3% | 18.000-75.000 € |
Dipende. Su TikTok, la dinamica dei compensi per gli influencer presenta delle peculiarità che la distinguono nettamente da altre piattaforme come Instagram.
La piattaforma di ByteDance è conosciuta per il suo algoritmo potente ma incomprensibile, che ha la capacità di catapultare video di account sconosciuti al grande pubblico sotto i riflettori. Una volatilità che confonde ma intriga, perché offre una possibilità davvero a tutti. Ma non è tutto oro ciò che luccica.
Se gli influencer con un following tra 300.000 e un milione di utenti stanno assistendo a un incremento significativo dei loro compensi, nano, micro e una fetta di mid-tier influencer non se la passano benissimo. Teniamo presente che con 5.000 follower si può arrivare a guadagnare una cifra di 50 euro a contenuto, ma non è sempre facile raggiungere questa soglia.
L’asticella per entrare nel club esclusivo degli influencer “veri e propri” su TikTok si è alzata, e ora è più impegnativo che mai per i creator con un seguito più piccolo monetizzare efficacemente la loro presenza sulla piattaforma. Perché?
Un numero di follower elevato su TikTok è spesso visto come un segno di autenticità e affidabilità, soprattutto perché l’algoritmo della piattaforma tende a favorire i contenuti che generano un alto livello di engagement.
Inoltre, dati i prezzi elevati delle campagne su TikTok, i brand sono più inclini a investire in creator con un seguito consolidato, ritenendoli più affidabili e capaci di generare un impatto maggiore.
D’altro canto, gli overnight influencer su TikTok sono vere e proprie meteore, con il potenziale di fare milioni di visualizzazioni su un singolo video senza capire mai perché, per poi tornare nell’anonimato il giorno dopo.
Dal punto di vista di un imprenditore che intende investire su un influencer, l’algoritmo è troppo volatile per rischiare. Non va comunque sottovalutato il canale di TikTok per le PMI italiane, che possono utilizzarlo in modo diretto per promuoversi.
Quanto guadagna un influencer su YouTube
Tipologia influencer | Follower | Engagement | Guadagno |
Nano influencer | 3K-10K | 6% | 500-1.500 € |
Micro influencer | 10K-50K | 5% | 1.500-5.000 € |
Mid-Tier influencer | 50K-100K | 4% | 5.000-10.000 € |
Macro influencer | 100K-500K | 3,5% | 10.000-20.000 € |
Mega influencer | 500K-1M | 3% | 20.000-35.000 € |
Celebrity | Oltre 1M | 2,5% | 35.000-80.000 € |
YouTube rimane sempre sulla cresta dell’onda, seppure accorparla a piattaforme social come Instagram, TikTok e Facebook, basate sui contenuti brevi, non sarebbe del tutto corretto.
A differenza di piattaforme come TikTok e Instagram, che permettono di sfornare potenzialmente decine di contenuti al giorno, YouTube richiede spesso una produzione più elaborata, che può includere scripting, editing e post-produzione.
Ed è proprio da qui che proviene la fama di YouTube come una delle piattaforme che offre i compensi più elevati, e un maggior numero di modi di monetizzare, che vanno dalla pubblicità ai video sponsorizzati, passando per le iscrizioni a canali premium e le donazioni dirette da parte dei fan.
Eppure, per la prima volta, si osserva una stagnazione nei compensi across-the-board, che interessa tutte le categorie di creator.
Alcuni ipotizzano che, dopo anni di crescita esponenziale, è possibile che la piattaforma stia raggiungendo un punto di saturazione, dove l’offerta di contenuti di alta qualità supera la domanda, portando a una stabilizzazione dei prezzi.
Per altri invece la stagnazione dei compensi potrebbe essere imputabile allo sviluppo di creator economy diverse, più attraenti per gli investitori e meno onerose dal punto di vista della creazione dei contenuti per gli influencer: sempre DeRev stima infatti che il 28% degli YouTuber stia adottando una strategia “paracadute” su TikTok.
Anche in questo caso per svolgere l’attività in modo continuativo è necessario aprire una Partita Iva come youtuber, e seguire gli adempimenti obbligatori per legge.
YouTube Shorts
Fuori dall’equazione, tuttavia si trovano gli YouTube Shorts: un discorso a parte che merita una breve digressione. Dal lancio di TikTok, per le altre piattaforme è iniziata la corsa all’oro: Instagram, Facebook, e recentemente anche YouTube, hanno scelto di introdurre il formato dei video brevi per competere con il colosso cinese, con risultati variabili.
YouTube offre un esempio di strategia riuscita non proprio benissimo. Nel tentativo di lanciare il più velocemente possibile la funzionalità e farle guadagnare popolarità in fretta, YouTube ha “spinto” in maniera esponenziale gli Short a scapito della qualità.
Il che si traduce in milioni di visualizzazioni, ma in poca fidelizzazione: contenuti che vengono consumati in maniera più distratta, da un pubblico di giovanissimi, e per questo significativamente meno affidabili rispetto a quelli pubblicati su altre piattaforme.
Quanto guadagna un influencer – Domande frequenti
Tutto dipende dalla piattaforma su cui opera e dal livello di engagement che riesce a generale. Per quanto riguarda Instagram, si arriva anche fino a 300€ a post, per TikTok fino a 250€, mentre per YouTube, anche fino a 1.500€ per video.
Anche qui, tutto dipende dalla piattaforma e dal livello di engagement. Tuttavia, quando si parla di mega influencer, i compensi sono altissimi anche con un basso engagement rate. Si parla di fino 8.000€ su Instagram per post, 7.000€ su TikTok e fino a 35.000€ per video su YouTube.
I compensi sono calcolati in base al numero di followers e all’engagement rate anche quando si parla di collaborazioni con brand e aziende. È però molto più difficile determinare una stima qui, perché i contratti tra le parti sono privati. Scopri qui i dati più recenti.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it