- I Comuni che hanno fatto richiesta dei contributi di efficienza energetica per gli edifici scolastici avranno tempo fino al 29 settembre per terminare i lavori.
- L’avviso direttoriale n.434 del Mase ha previsto la possibilità di richiedere un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2023.
- Per richiedere la proroga della scadenza i Comuni devono presentare un’apposita istanza di differimento dei termini.
Il 27 luglio il Mase ha prorogato ulteriormente la scadenza per la realizzazione dei lavori per cui i Comuni potevano richiedere i contributi per l’efficienza energetica per edifici scolastici.
La nuova scadenza è fissata per la fine di settembre, ma il Mase ha anche previsto la possibilità di richiedere un’ulteriore proroga fino alla fine dell’anno 2023. Tuttavia, in questo caso i Comuni dovranno provvedere con fondi propri al pagamento delle spese di realizzazione dei progetti finanziati.
Ma vediamo qual è la scadenza fissata e a quali interventi sono destinati i contributi per l’efficienza energetica per gli edifici scolastici.
Indice
Cosa sono i contributi efficienza energetica per edifici scolastici
Per incentivare il ricorso alle energie rinnovabili, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha messo a disposizione dei fondi destinati alla realizzazione di interventi di efficientamento energetico.
Il contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili, punta a coprire le spese per l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi proposti dai fornitori abilitati. Tra le spese ammissibili vi rientrano quei beni e servizi che rientrano nel settore merceologico “Fonti rinnovabili ed efficientamento energetico”.
Deve, tuttavia, trattarsi di beni e servizi la cui destinazione sia conforme alle relative condizioni particolari previste nei Capitolati Speciali PON IC/CSE 2022 secondo il Mase. Inoltre, le spese devono riferirsi a interventi da realizzarsi sugli edifici presenti su tutto il territorio nazionale adibiti ad uso pubblico.
Il fondo prevede uno stanziamento di 320 milioni di euro dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Le regole relative all’assegnazione e all’erogazione del fondo sono stabilite all’interno dell’avviso n. 137 del 4 ottobre 2022.
Oggi la procedura è più che avviata, ma si avvia verso la sua conclusione. Dopo la presentazione dei progetti da parte dei Comuni a partire dal 30 novembre 2022 e la successiva assegnazione dei contributi da parte del Ministero, si avvicina il termine per la realizzazione dei lavori.
In base al regolamento, i Comuni avevano la possibilità di presentare un massimo di cinque progetti per l’efficientamento energetico di edifici di proprietà dell’Amministrazione comunale. Ogni progetto poteva essere finanziato fino a 215mila euro Iva esclusa. Negli scorsi mesi i fondi sono stati interamente assegnati, coprendo un totale di circa 2mila istanze.
Le spese ammissibili
L’avviso n. 137 del 4 ottobre 2022 chiarisce che le spese ammissibili per ottenere il contributo sono quelle relative all’acquisto di beni e servizi:
- appartenenti alle categorie e ai prodotti indicati nella “Tabella prodotti PON IC/CSE 2022” dell’avviso;
- che abbiano le caratteristiche tecniche standardizzate previste nei capitolati speciali PON IC di cui alla “Tabella prodotti PON IC/CSE 2022”;
- la cui fornitura sia conforme alle relative condizioni particolari previste nei capitolati speciali PON IC;
- le cui spese siano riferite a interventi, da realizzarsi sugli edifici stabiliti dall’avviso, che rispettino i requisiti dello stesso.
Chi può richiedere i contributi e come accedere
I soggetti a cui era rivolta la misura erano le amministrazioni comunali presenti sull’intero territorio nazionale. L’avviso esplicava che le risorse finanziarie erano destinate alla realizzazione di interventi finalizzati all’efficientamento energetico di edifici, tra cui:
- la realizzazione di impianti fotovoltaici e servizi connessi;
- la realizzazione di impianti solari termici e servizi connessi;
- la realizzazione di impianti a pompa di calore per la climatizzazione, per la produzione di acqua calda sanitaria e servizi connessi;
- la realizzazione di interventi di relamping;
- la realizzazione di chiusure trasparenti con infissi e sistemi di schermatura solare;
- la realizzazione di generatori a combustibile gassoso o a biomassa, a condensazione e servizi connessi.
Per richiedere il contributo, i Comuni dovevano presentare le richieste tramite la piattaforma dedicata sul sito apposito, utilizzando la sezione dedicata e denominata “Compilazione domanda erogazione”. La sezione è stata attivata il 23 novembre 2022. La richiesta per ottenere i contributi deve essere effettuata entro la scadenza fissata dal Ministero.
Contributi efficienza energetica: la scadenza
I Comuni che sono stati ammessi ai contributi a fondo perduto C.S.E. 2022 devono rispettare la scadenza del 29 settembre 2023 per terminare i lavori di esecuzione dei progetti. Una volta ultimati i lavori dovranno, quindi, inviare l’istanza per ottenere l’accredito della somma riconosciuta.
La nuova scadenza è stata fissata dall’avviso direttoriale n. 434 dello scorso 27 luglio del Mase. Nei mesi è stata prorogata più volte la scadenza per la realizzazione dei lavori.
Fino al 26 luglio l’esecuzione delle prestazioni doveva concludersi prima della presentazione della richiesta di accredito del contributo, fissata al 15 settembre 2023.
Il nuovo avviso, quindi, ha dato altre due settimane di tempo per concludere i lavori di efficientamento energetico. Il motivo dello slittamento sarebbe dovuto, come si legge nell’avviso, alle difficoltà a chiudere i lavori date dal periodo estivo oltre che ai ritardi nella filiera di approvvigionamento dei materiali.
Le proroghe
Le Amministrazioni comunali, come chiarito dall’avviso del 27 luglio, avranno anche la possibilità di richiedere un’ulteriore proroga.
Per ottenere la proroga i Comuni dovranno presentare un’apposita istanza di differimento dei termini. Tuttavia, le amministrazioni comunali sono tenute a provvedere con risorse proprie al pagamento delle spese di realizzazione dei progetti finanziati, entro il termine del 31 dicembre 2023.
La fine dell’anno è il termine massimo entro cui le spese ammissibili relative all’intervento finanziato possono essere pagate e provate tramite apposita documentazione.
Per presentare l’istanza l’amministrazione comunale dovrà allegare anche la documentazione comprovante l’esecuzione delle prestazioni. Oltre a questa, è anche necessario allegare i documenti relativi alla fase di collaudo tecnico, e l’avvenuto pagamento degli importi dovuti al fornitore e all’erario (Iva) entro la data del 31 dicembre 2023. La richiesta della proroga deve essere inoltrata all’indirizzo Pec [email protected].
L’avviso specifica, inoltre, che la presentazione dell’istanza di accredito del contributo deve comunque avvenire entro e non oltre il 31 gennaio 2024. A questo occorre allegare anche la documentazione bancaria che attesti l’avvenuto pagamento delle fatture presentate dal fornitore la copia dei modelli F24 che provino il versamento dell’Iva.
Contributi efficienza energetica per edifici scolastici – Domande frequenti
La nuova scadenza per presentare l’istanza per ottenere i contributi per l’efficienza energetica per edifici scolastici è il 29 settembre 2023. Entro questa data, quindi, i Comuni dovranno terminare i lavori di efficientamento energetico.
Le spese ammissibili per l’ottenimento dei contributi a fondo perduto sono quelle relative a beni e servizi proposti dai fornitori abilitati all’interno del MePA, in riferimento al bando di abilitazione “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica”.
I Comuni possono richiedere un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2023, ma dovranno provvedere con risorse proprie al pagamento delle spese di realizzazione dei progetti finanziati.
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale