- Continua l’agevolazione sulle sponsorizzazioni sportive che prevede il credito d’imposta del 50%.
- Il credito d’imposta vale anche per gli investimenti pubblicitari che vengono effettuati entro la scadenza del 30 settembre 2023.
- Le novità sono previste dal dl p.a. 2, dl 75/2023 entrato in vigore il 23 giugno 2023, a cui sono state apportate modificazioni dalla L. 10 agosto 2023, n. 112.
Le modificazioni al dl p.a. 2, dl 75/2023 sulle sponsorizzazioni sportive agevolate confermano il credito d’imposta al 50% fino alla scadenza del 30 settembre 2023.
Tali modifiche sono state apportate dalla L. 10 agosto 2023, n. 112. La normativa aggiornata, infatti, prevede che le sponsorizzazioni sportive godono del credito d’imposta del 50% per tutti gli investimenti pubblicitari effettuati fino al 30 settembre 2023.
Ma altre novità sono state introdotte dalle modifiche alla preesistente normativa sulle sponsorizzazioni sportive. In questo articolo vediamo tutte le novità che sono state introdotte dalla disciplina.
Indice
Sponsorizzazioni sportive 2023: le novità
Il decreto p.a.2 (dl 75/2023), convertito in legge dal Senato il 3 agosto scorso, introduce una serie di novità per il mondo dello sport. Tra le più importanti c’è la proroga del credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive, ma non solo.
Tra le novità introdotte ci sono anche:
- la reintroduzione del vincolo sportivo;
- l’eliminazione del limite dei tre mandati per i presidenti delle federazioni sportive;
- la stretta fiscale sulle plusvalenze.
Tali misure introdotte sono volte a promuovere lo sviluppo del settore, a offrire una maggiore tutela agli atleti e a garantire una più equa concorrenza. La proroga del credito di imposta per le sponsorizzazioni sportive rimanda la scadenza al 31 settembre 2023.
Proroga del credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive
Il decreto p.a.2, all’articolo 37, riconferma il credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive, introdotto per la prima volta nel 2020 con il dl 104/2020 e più volte prorogato.
In questa occasione l’agevolazione è stata prorogata fino al 30 settembre 2023. La misura prevede che imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali abbiano accesso ad un credito d’imposta pari al 50% delle spese di investimento in campagne pubblicitarie a favore di leghe, federazioni, società sportive professionistiche, Asd e Ssd che svolgono attività sportiva giovanile.
La proroga del credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive è una misura volta a incentivare le imprese a investire nel settore sportivo, settore che è stato coinvolto nell’ultimo periodo da un’ampia riforma dello sport. Questo porta ad effetti positivi in termini di promozione dell’immagine del Paese e di sviluppo del settore stesso.
Ricordiamo che il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, previa istanza diretta al Dipartimento dello sport della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tale credito è utilizzabile a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione da parte del Dipartimento per lo sport dell’elenco dei soggetti beneficiari.
Inoltre, il credito d’imposta deve rispettare i limiti stabiliti dalla normativa prevista dal Dl del 14 agosto 2020 n. 104, ossia il limite massimo complessivo di 20 milioni di euro. L’investimento in campagne pubblicitarie effettuato nel trimestre compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 settembre 2023, deve essere di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro.
Inoltre, tale investimento deve essere rivolto a leghe e società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche con ricavi, relativi al periodo d’imposta 2022, e comunque prodotti in Italia, almeno pari a 150.000 euro e non superiori a 15 milioni di euro.
Come ottenere il credito d’imposta
Richiedere il credito d’importa prevede un procedimento semplice. Infatti, occorre presentare le istanze entro il 30 settembre 2023 sul sito del Dipartimento per lo Sport per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 marzo 2022.
Per godere del credito d’imposta, i soggetti beneficiari devono utilizzare il modello F24 per portare in compensazione il credito con altre imposte, utilizzando il codice tributo 6954: “CREDITO D’IMPOSTA SPONSORIZZAZIONI SPORTIVE, articolo 81 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104”, istituito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 69/E/2021.
Altre misure introdotte dal dl p.a.2
Lo stesso decreto ha introdotto ulteriori misure per il comparto sportivo, oltre all’estensione del credito di imposta per le sponsorizzazioni sportive, come: la reintroduzione del vincolo sportivo, alcune novità che riguardano i mandati per i presidenti delle federazioni sportive, e alcune novità di tipo fiscale.
Vediamo qui di seguito cosa cambia, tenendo presente che su questo tema si deve anche fare riferimento alla più ampia riforma dello sport, portata avanti negli ultimi mesi.
1. Reintroduzione del vincolo sportivo
Lo stesso decreto, convertito in legge il 3 agosto, reintroduce il vincolo sportivo. Si tratta del legame che collega atleti giovani, società e associazioni nel dilettantismo. Il vincolo sportivo era stato eliminato dalla riforma dello sport del 2019.
Oggi, invece, è stato ripristinato e prevede un limite massimo di due anni. Questa è una misura che ha l’obiettivo di tutelare gli atleti giovani e a garantire loro una formazione e un percorso di crescita adeguati.
2. Mandati per i presidenti delle federazioni sportive
In materia di federazioni sportive, invece, il decreto prevede l’eliminazione del limite massimo di tre mandati consecutivi per i presidenti, precedentemente stabilito dalla legge Lotti del 2018.
Dopo il terzo mandato, infatti, a partire dal 3 agosto sarà possibile ricandidarsi. Sarà, tuttavia, necessaria una maggioranza qualificata di due terzi.
Tale modifica è una misura che punta a garantire una maggiore rotazione delle cariche e a favorire al contempo l’ingresso di nuove figure con nuove idee e competenze.
3. Stretta fiscale sulle plusvalenze
L’ultima misura introdotta dal decreto riguarda la stretta fiscale sulle plusvalenze. Infatti, il decreto, all’articolo 33 commi 1 e 2, aumenta da uno a due anni il termine minimo di possesso dei beni da cui derivano plusvalenze patrimoniali, anche per consentire la rateizzazione del relativo costo fiscale in cinque anni.
Inoltre, prevede anche una specifica disciplina fiscale delle plusvalenze realizzate mediante cessione dei diritti all’utilizzo esclusivo della prestazione dell’atleta di società sportive professionistiche. Infatti, tale disciplina punterà a differenziare il trattamento tributario in base alla natura del corrispettivo.
La stretta fiscale sulle plusvalenze servirà a contrastare l’evasione fiscale e a ridurre le disparità di trattamento tra società sportive professionistiche.
4. Giustizia sportiva
Oltre alla stretta fiscale sulle plusvalenze, però, un’altra novità è stata introdotta ad agosto nel settore sportivo, e riguarda principalmente il calcio.
Questa novità riguardano il tema della giustizia sportiva. La nuova normativa prevede che non si potranno più comminare penalizzazioni in classifica prima della sentenza definitiva. Una novità resa necessaria dopo quanto successo con la Juventus.
Sponsorizzazioni sportive – Domande frequenti
Con il dl 75/2023 è stato prorogato il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive per investimenti effettuati entro il 30 settembre 2023. Ecco come funziona.
Con il decreto p.a.2 è stato prorogato il termine per usufruire del credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive, è stato reintrodotto il vincolo sportivo, è stato eliminato il limite dei tre mandati per i presidenti delle federazioni sportive e introdotta una stretta fiscale sulle plusvalenze.
Per richiedere il bonus sponsorizzazioni sportive 2023 bisogna inviare l’istanza sul sito del Dipartimento per lo Sport e inserire il codice tributo “6954” nel modello F24 portandolo in compensazione con altre imposte.
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale