- Oggi sono sempre di più gli italiani che si trovano a cambiare lavoro per propria scelta.
- I motivi possono essere diversi: dall’insoddisfazione personale all’aspetto economico, fino alla ricerca di attività che possono migliorare la qualità della vita.
- Per cambiare lavoro è necessario avere un piano di azione dettagliato.
Cambiare lavoro è qualcosa di possibile se hai 50 anni, 40 o se sei alle prime esperienze. Questa è una decisione che puoi prendere se occupi una posizione non stabile e poco soddisfacente, oppure se reputi che quello che stai facendo non rispecchia più le tue prospettive future personali o familiari.
Questo è un passo importante da gestire con attenzione, data la presenza di diverse dinamiche che andranno a influenzare la tua carriera, ma anche le relazioni familiari.
Oggi, grazie alla tecnologia, trovare un nuovo lavoro è un’operazione più semplice, ma al contempo richiede alcuni accorgimenti. Se vuoi cambiare occupazione è utile seguire passi precisi, valutando con attenzione quali sono i risvolti personali e familiari. In questa guida abbiamo analizzato l’insieme di questi aspetti inserendo soluzioni pratiche.
Indice
Cambiare lavoro oggi in Italia
Un report del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 2022 ha dimostrato che oggi in Italia cambiare lavoro non è più un’eccezione, ma un’operazione affrontata da un numero crescente di soggetti.
Infatti, sono stati oltre 1,6 milioni gli italiani che hanno fatto la scelta della resignation, ovvero dare le dimissioni dal vecchio lavoro e intraprendere una nuova carriera nel 2022, con un +22% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, se agli inizi del 2023 questo numero è in crescita, altri dati diventano essenziali per valutare se affrontare o meno questo cambiamento radicale nella propria vita.
Infatti, solo il 40% dei lavoratori hanno evidenziato dei miglioramenti dal punto di vista retributivo, e un ridotto 11% un cambiamento positivo nella qualità di vita economica e personale. Il restante 50% non ha ottenuto alcun miglioramento rispetto all’attività precedente.
Complice una mancata programmazione, oppure aver affrontato la nuova sfida di carriera in modo non adeguato. Cambiare lavoro deve essere una decisone ponderata, da non fare d’istinto, ma con la giusta percentuale di razionalità.
Cambiare lavoro a 50, 40 o 30 anni
“Posso cambiare lavoro a 50 anni?” oppure “Posso farlo a 40 anni o a 30?” Sono questi i quesiti più frequenti online. Non esiste un’età massima entro la quale prendere la decisone di lasciare il vecchio lavoro e iniziare una nuova carriera. Per certi aspetti, più si va avanti con l’età e maggiori sono le competenze nello scegliere una nuova posizione adeguata ai tuoi obiettivi personali.
Inoltre, hai accesso a anche a un’esperienza formativa e a conoscenze maggiori, che vanno ad incidere nelle possibilità di inserimento in una nuova azienda. Tuttavia, l’età è spesso tra i fattori che potrebbe scoraggiare a valutare di cambiare lavoro, soprattutto dopo che hai dedicato parte della tua vita alla stessa attività. Se vuoi crearti una nuova carriera, devi procedere per gradi seguendo questi passaggi:
- valuta i motivi che ti spingono a farlo;
- devi avere una comprensione completa di quali sono gli effetti sulla tua vita;
- crea un piano d’azione.
Perché cambiare lavoro? 10 motivi per farlo
Non è semplice rispondere a questa domanda, dato che ogni persona può avere delle proprie motivazioni, personali e familiari. Di seguito abbiamo elencato 10 dei principali motivi per cambiare lavoro in cui si si può ritrovare più frequentemente:
- insoddisfazione economica;
- il posto in azienda è precario;
- necessità di incrementare i guadagni;
- non hai prospettive di carriera;
- vuoi un lavoro più vicino a dove abiti;
- l’ambiente di lavoro è ostile;
- il lavoro è fonte di stress e di preoccupazioni;
- vuoi dedicare più tempo alla tua famiglia e a te stesso;
- hai avuto altre proposte di lavoro;
- non ti senti apprezzato per le tue competenze.
L’aspetto finanziario è quasi sempre al primo posto, soprattutto in momenti di instabilità economica o di aumento del costo della vita, come avvenuto negli ultimi anni. Inoltre, anche le prospettive di carriera possono essere determinanti per lasciare il proprio posto e intraprendere una carriera diversa, come quella di una libera professione aprendo partita IVA.
Il lavoro occupa gran parte del tuo tempo e affrontarlo con sentimenti negativi, come insoddisfazione, stress e frustrazione non contribuiscono ad accrescere la fiducia personale. Infine, cambiare lavoro può essere un passo da fare se vuoi migliorare la tua qualità di vita, quindi puoi valutarlo se vuoi un’attività che sia più vicina a casa o più tempo libero per vivere con la tua famiglia o per le tue passioni.
Cambiare lavoro oggi in Italia: cosa considerare
Lasciare un lavoro ed intraprendere una nuova attività prevede una serie di rischi. Trovare una nuova collocazione non sempre è semplice anche se oggi, in piena rivoluzione digitale, la ricerca di un nuovo posto si è velocizzata e semplificata. Se vuoi procedere nel modo giusto devi valutare per prima cosa i risvolti piscologici, quelli economici, e poi quelli pratici.
Infatti, prendere una decisione così importante prevede dei sentimenti contrastanti. Devi accettare che l’essere umano è spesso abitudinario, soprattutto dopo che hai trascorso diversi anni a svolgere una medesima mansione, oppure se hai deciso di lasciare un posto sicuro per svolgere un’attività come lavoratore autonomo. Per questo vi è sempre una certa paura nell’affrontare un cambiamento, oltre a sensazioni come ansia e indecisione.
Come riportato dal report Headway Mental Health Index 2.0, redatto nel giugno del 2022, dalla società The European House in collaborazione con Angelini Pharma, più del 20% delle persone che soffrono di ansia e depressione sono lavoratori. Tra queste più del 30% hanno la depressione da cambio lavoro.
Quindi, se da un lato scegliere di dedicarsi a un nuovo lavoro può essere un’opportunità, prendere questa decisone non è sempre facile. Diventa essenziale avere un piano di azione ben definito.
Come cambiare lavoro: consigli pratici
Per certi aspetti cambiare lavoro può essere considerata una procedura semplice e naturale. Infatti, se ogni giorno affronti insoddisfazione personale, difficoltà a sentirti realizzato e ad arrivare a fine mese con il tuo stipendio, allora può essere il momento di valutare l’idea di intraprendere una nuova strada.
Tuttavia, all’emozione iniziale di trovare un nuovo posto di lavoro, ben presto si sostituisce la realtà. Quindi se vuoi ottenere un miglioramento della tua qualità di vita, devi stare attento a non commettere errori. Uno dei più comuni è quello di essere sopraffatto dalle circostanze e lasciare subito il posto di lavoro, senza valutare i tempi necessari per trovarne uno nuovo.
Questo è un comportamento che genera ansia, dato che, se non si trova subito un’occupazione, si andranno ad intoccare i propri risparmi. Certo, oggi esistono forme di sostegno per chi decide di cambiare lavoro, vedi la NASpI, oppure i supporti per la formazione, ma sono realtà temporanee e con limitazioni dal punto di vista economico.
Spesso, la pressione di dover trovare un impiego porta alla conseguenza di accettare un posto qualunque, al fine di ripristinare un’entrata economica, e senza un miglioramento dal punto di vista professionale e finanziario. Per evitare errori, può essere utile valutare di chiedere il supporto di un consulente esperto, e fare attenzione ai seguenti 8 consigli.
1. Stabilisci un obiettivo
L’obiettivo è il motivo che ti ha portato a cambiare lavoro, come avere uno stipendio più elevato, ottenere un posto di responsabilità, avere più tempo per te stesso, oppure essere apprezzato per le tue abilità. Dovrai sempre tenere presente il perché hai cambiato lavoro, al fine di scegliere un posto migliore. Ecco come fare a definire il tuo obiettivo futuro:
- valuta le tue competenze;
- analizza le offerte di lavoro;
- fai un elenco delle aziende che potrebbero accettarti;
- stabilisci una tempistica.
In primo luogo, devi avere piena consapevolezza delle tue competenze e dei ruoli in cui puoi proporti. Ad esempio, se stai lavorando nel settore del commercio come assistente alle vendite, potresti proporti come responsabile di reparto.
In base alla tua esperienza, devi creare una cernita delle offerte di lavoro, un processo oggi anche semplificato grazie ai portali che ti permettono di impostare dei filtri. Quindi invia le candidature solo per quei ruoli che fanno parte del tuo obiettivo professionale.
Inoltre, può essere anche utile valutare quali sono le aziende che potrebbero essere interessate alle tue competenze, soprattutto se queste sono specialistiche come quelle legate ad alcuni settori digitali. Infine, stabilisci un tempo entro il quale devi accettare una nuova proposta o decidere di intraprendere una nuova strada.
2. Reinventarsi o crescere nel vecchio lavoro
Se hai svolto per diversi anni un’attività in un particolare settore, potrebbe essere naturale rimanere in questo campo e cercare un’occupazione migliore in base al tuo obiettivo. Tuttavia, puoi anche valutare di reinventarti completamente.
Infatti, oggi le opportunità sul web sono davvero tante, con occupazioni che possono essere considerate redditizie. Ad esempio, puoi evolvere la tua attività: immagina di essere stato dipendente per un’azienda che vende abbigliamento e decidere di utilizzare questa esperienza per aprire un negozio in proprio.
L’altra alternativa è quella di dedicarti a quelli che sono definiti i lavori del futuro, come lavoratore autonomo freelance, oppure dipendente. Ovviamente questa scelta potrebbe comportare dei rischi maggiori, dato che ti troverai in un campo nuovo e altamente concorrenziale.
3. Aprire partita IVA
Aprire partita IVA è oggi un’operazione che puoi fare in autonomia, con spese limitate e con una serie di vantaggi fiscali. Con una partita IVA hai la possibilità di trasformare una tua passione in un lavoro regolarizzandola, e soprattutto ampliando le tue entrate.
Può essere un valido sistema se stai già svolgendo un’attività collaterale rientrante nei lavori occasionali, evolvendola in una professione continuativa e organizzata. Prendi il caso della vendita online di oggetti: aprendo una partita IVA per un e-commerce puoi ampliare le tue opportunità di guadagno, realizzando introiti interessanti.
Inoltre, grazie all’introduzione del regime forfettario dedicato ad attività professionali e ditte individuali, potrai ridurre i costi iniziali, sia a livello di tasse, sia contributivo, e intraprendere nuove opportunità lavorative, sin da subito. A questo devi aggiungere che sempre più imprese richiedono la sottoscrizione di contratti di prestazione con professionisti o lavoratori che hanno una partita IVA.
4. Cambiare lavoro mentre si lavora ancora
Cambiare lavoro può generare ansia e stress per la paura di non trovare una posizione migliore. Per questo un altro consiglio è quello di non lasciare subito la tua attività lavorativa, ma ricercare e trovare una nuova attività mentre hai la sicurezza della precedente.
Questo passaggio richiede un impegno maggiore, ma puoi in questo modo avere un’idea di come sarà la tua nuova carriera. Puoi quindi decidere di passare momentaneamente a una riduzione di ore nel tuo vecchio lavoro, occupando una posizione part-time in una nuova azienda, oppure iniziare un’attività come professionista, artigiano o commerciale in autonomia.
Tuttavia, devi fare attenzione a non violare eventuali norme contrattuali, come quelle riguardanti lo svolgimento di attività simili o in contemporanea. Quindi è essenziale leggere con attenzione se vi sono clausole specifiche che ti impediscono di svolgere due professioni simili o differenti.
5. Rimanere in buoni rapporti con il vecchio datore di lavoro
Rispettare gli altri ed essere sempre trasparenti e chiari sono regole di comportamento importantissime nella vita personale e ancora di più in quella lavorativa. Quindi uno dei consigli per trovare un nuovo lavoro è quello di rimanere sempre in buoni rapporti con il tuo vecchio datore di lavoro.
Compila con attenzione una lettera di dimissioni, mantenendo il giusto equilibrio tra le motivazioni che ti hanno spinto a scegliere nuove opportunità di carriera e apprezzamenti per il tempo passato nella vecchia azienda, richiedendo anche alcune referenze.
Queste ultime possono essere utili per la ricerca di una nuova collocazione. Infine, rispetta sempre le tempistiche previste dal contratto prima di lasciare l’impiego: non è un buon biglietto da visita per una nuova società sapere che, in qualunque momento, potresti abbandonare il tuo ruolo per un’offerta migliorare.
6. Valutare i pro e contro
A questo punto, se hai trovato un nuovo posto di lavoro, prima di accettarlo può essere utile comparare i pro e i contro del cambiamento. Il consiglio è quello di prendere un foglio o aprire un file online in Word o in Excel e creare due colonne:
- elementi a favore del nuovo lavoro;
- elementi contro il cambio di lavoro.
Prenditi del tempo e inizia a segnare quali possono essere i vantaggi e svantaggi della tua scelta, per ogni categoria motivazionale: aspetto economico, miglioramento della qualità di vita, aspettative di carriera, tempo per raggiungere il posto di lavoro, tempo libero ecc. Se i pro sono nettamente superiori ai contro, allora può essere il momento di cambiare lavoro.
7. Continuare ad aggiornarsi
Le skills, ovvero le competenze, sono decisive per iniziare una nuova carriera. Quindi valuta attentamente quali sono le tue:
- soft skills: competenze generali;
- hard skills: competenze specifiche.
Infatti, la presenza di alcune abilità è particolarmente richiesta dalle aziende, ed è un vantaggio nella fase di selezione e di assunzione. Nel caso in cui noti mancanze nel tuo curriculum tecnico, può essere utile seguire un corso specialistico.
Inoltre, se vuoi avere maggiori probabilità occupazionali, il continuo aggiornamento delle tue competenze è una strada da seguire sempre.
8. Valorizzare esperienze e competenze
Abbiamo posto per ultima l’analisi degli strumenti per presentarti e farti conoscere dalle imprese o da possibili clienti. Questo perché devi dedicare diverso tempo a creare:
- un curriculum vitae (CV) innovativo;
- registrati a portali o social come LinkedIn;
- realizzare una lettera di presentazione moderna.
Il CV dovrà essere aggiornato e stilato in modo moderno, prevedendo sinteticamente la tua carriera. Oggi alla versione europea con diverse pagine, spesso le aziende preferiscono un CV più breve e di semplice consultazione, con una o due sezioni in cui sono presenti le esperienze di lavoro e le competenze specifiche per il ruolo in cui ti stai proponendo.
Inoltre, le imprese hanno semplificato l’accesso al lavoro accettando l’invio di curriculum online, tramite e-mail o più spesso attraverso piattaforme specializzate o social network come LinkedIn. Ad esempio, su questa piattaforma, solo in Italia, sono iscritte più di 140 mila aziende con 17.000 annunci mensili e più di 2.500 post al giorno.
Creare un profilo LinkedIn non prevede un costo, almeno nella versione base, ma ti permette di inviare il tuo curriculum in pochi secondi. Infine, considera che oltre al CV, ti può essere richiesta una lettera di presentazione, scritta o in forma di video. Anche questa dovrà essere sintetica, senza limitare le tue competenze e gli aspetti del carattere che potrebbero interessare un’azienda.
Cambiare lavoro – Domande frequenti
Puoi cambiare lavoro a 50 anni, 40 anni e 30 anni. Tuttavia, diventa fondamentale valutare con attenzione le conseguenze economiche, familiari e avere un piano d’azione organizzato. Troverai i consigli pratici nella nostra guida.
Se vuoi cambiare lavoro devi considerare una serie di aspetti, oltre a seguire precisi consigli che ti aiuteranno ad affrontare la paura del cambiamento e iniziare una nuova carriera nel più breve tempo. Scoprili nel nostro articolo.
Le motivazioni per cambiare lavoro possono essere riconducibili a diversi aspetti: soddisfazione personale, ricerca di uno stipendio più alto, miglioramento della qualità di vita.
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale