- Scatta per i benzinai l’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti, con relative sanzioni per chi non rispetta nel nuove norme.
- L’obbligo di esposizione dei prezzi scatta per i benzinai su: diesel, benzina, gpl e metano.
- Da oggi tutti i distributori dovranno esporre in modo chiaro qual è il prezzo medio nazionale dei carburanti, oltre a quello di vendita.
Entra in vigore da oggi l’obbligo per tutti i distributori di carburante di esporre in modo ben visibile il prezzo medio dei carburanti alla pompa. Questa misura è stata introdotta con l’obiettivo di contenere gli aumenti dei prezzi e di fornire maggiore trasparenza ai consumatori riguardo alle tariffe praticate dai gestori delle stazioni di servizio.
Il prezzo medio sarà calcolato ogni mattina, prendendo in considerazione le comunicazioni dei gestori degli impianti. Si tratta di un segnale che il governo intende utilizzare come strumento dissuasivo contro eventuali rialzi sproporzionati dei prezzi, che potrebbero incidere negativamente sul bilancio delle famiglie e delle imprese.
Tuttavia, questa misura non è stata accolta positivamente da tutte le parti coinvolte nel settore. Le associazioni di categoria hanno espresso dubbi sulla validità del cartello come deterrente agli aumenti dei prezzi e temono che, al contrario, possa spingere i gestori delle stazioni di servizio ad adeguare i propri prezzi al prezzo medio esposto.
Inoltre, alcuni ritengono che i rincari recenti siano legati alle variazioni dei prezzi internazionali del petrolio, ancora lontani dai prezzi anteriori all’introduzione del tetto imposto dall’Unione Europea sul gas.
Indice
Obbligo di esposizione del prezzo medio: istruzioni per benzinai
A fine luglio le associazioni di benzinai si erano mosse per chiedere che il nuovo obbligo non venisse confermato, tuttavia queste richieste non sono state accolte. Da oggi quindi i distributori dovranno procedere ad esporre, oltre al prezzo di vendita, anche quello medio nazionale tramite apposito cartellone.
Secondo le nuove regole, queste informazioni devono essere esposte ogni giorno, entro due ore dal momento dell’inizio del servizio di distribuzione dei carburanti. Per ciò che riguarda i distributori aperti 24 ore, si è stabilito che la comunicazione deve essere esposta entro le 10:30 del mattino.
Queste regole valgono sia per i distributori situati vicino a centri urbani, sia per quelli presenti nelle autostrade, e si prevedono specifiche indicazioni anche per le modalità in cui i cartelli devono essere pubblicati.
Si parla a questo proposito di cartelloni che devono essere visibili e con un’altezza minima almeno di 12 centimetri. Il cartello dovrà contenere tutti i prezzi dei diversi carburanti proposti alla vendita e inoltre i prezzi medi dovranno essere indicati per: gasolio, benzina, gpl e metano, con indicazione in euro.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha specificato che queste regole si applicano per tutti i distributori di carburanti, per il self service, ma non per il servizio servito nei giorni festivi.
Nuovi obblighi e impatto sui consumatori
L’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti potrebbe avere un impatto significativo sui consumatori italiani. Se da un lato la trasparenza sui costi potrebbe consentire una maggiore consapevolezza nella scelta del distributore, dall’altro le associazioni dei consumatori temono che questo non sia sufficiente a contenere gli aumenti dei prezzi.
Secondo le ultime stime, il prezzo dei carburanti è aumentato di 4 centesimi nell’ultima settimana. Questo rincaro è da attribuire principalmente alle variazioni dei prezzi internazionali del petrolio, ma è evidente che le misure di contenimento dei costi, come la mancata riduzione delle tasse sui carburanti, contribuiscano a mantenere alte le tariffe alla pompa.
Il Ministero dello Sviluppo Economico punta sulla trasparenza come elemento chiave per arginare gli aumenti dei prezzi e garantire una maggiore equità nei confronti dei consumatori. Tuttavia, le opinioni al riguardo sono contrastanti.
In particolare, i distributori di carburante hanno manifestato la loro contrarietà all’intervento, con diversi scioperi dei benzinai negli scorsi mesi.
App per fornire informazioni in tempo reale
In risposta alle nuove disposizioni, alcune associazioni di categoria stanno lavorando a un progetto di App per smartphone. L’applicazione, una volta completata, permetterà agli automobilisti di consultare in tempo reale i prezzi praticati dai distributori nelle diverse aree geografiche.
Questo strumento potrebbe rappresentare un vantaggio per i consumatori, poiché consentirebbe loro di confrontare i prezzi e di scegliere il distributore con le tariffe più convenienti.
Tuttavia, è importante che l’App sia costantemente aggiornata e affidabile, affinché i consumatori possano fare scelte informate ed evitare spiacevoli sorprese.
Obbligo di esporre il prezzo medio per i benzinai: i pareri
Sulle nuove disposizioni del governo riguardo all’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti, si sono espresse diverse personalità del settore.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è convinto che questa operazione di trasparenza aggiuntiva permetterà di “contenere il prezzo di benzina e diesel”. Secondo questo parere, i consumatori potranno prendere decisioni più consapevoli, e gli operatori del settore saranno incentivati a mantenere prezzi equi e competitivi.
Diversa è l’opinione di Bruno Bearzi, presidente di Figisc, che critica l’utilizzo del prezzo medio come “strumento miracoloso” in grado di ridurre i costi. Secondo Bearzi, questo cartello potrebbe avere effetti limitati sul mercato e non rappresenta una soluzione definitiva ai problemi di rincari.
Anche Giuseppe Sperduto, presidente di Faib-Confesercenti, ha espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che i prezzi siano spinti verso l’alto anziché contenuti. Secondo Sperduto, bisognerebbe affrontare il problema con altre strategie, come la riduzione delle accise sui carburanti.
In contrasto con le preoccupazioni delle associazioni, Roberto Di Vincenzo, presidente di Fegica, ritiene che gli operatori del settore stiano semplicemente applicando i prezzi comunicati loro dai proprietari degli impianti.
Sanzioni per mancata comunicazione del prezzo medio
In caso di mancata comunicazione del prezzo medio, le stazioni di rifornimento possono essere multate, secondo quelle che sono le regole confermate dal governo. Le multe possono infatti andare da 200 a 2.000 euro per i trasgressori dei nuovi obblighi.
In base a queste linee guida principali tuttavia verrà tenuto conto, nell’applicazione delle sanzioni, anche del fatturato dell’esercente, in relazione alla giornata in cui la violazione viene riscontrata.
Se l’esercente compie più violazioni, dopo la quarta volta nel giro di 60 giorni, un ulteriore rischio per il distributore è quello della sospensione dell’attività, che può arrivare anche per un periodo di un mese.
La violazione invece non sussiste nel caso di mancato aggiornamento dei prezzi medi se viene sospesa l’attività di vendita. Lo stesso vale nel caso in cui il Ministero non comunichi i prezzi.
Qual è il prezzo medio dei carburanti oggi
Ad oggi per conoscere il prezzo medio dei carburanti è anche possibile consultare il sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e i costi medi vengono pubblicati ogni martedì dopo le ore 12:00. Vediamo qui un’indicazione di quali sono i prezzi medi aggiornati secondo la rilevazione del 24 luglio 2023, in base al prezzo in euro per ogni 1.000 litri:
- benzina: 1.864,04 euro;
- gasolio auto: 1.709,59 euro;
- GPL: 709,56 euro.
Lo stesso sito offre anche un’indicazione del prezzo del gasolio per il riscaldamento, con 1.480,48 euro secondo gli stessi parametri.
Benzinai, obbligo esposizione prezzo medio – Domande frequenti
Da oggi è obbligatorio per gli esercenti che distribuiscono carburanti comunicare il prezzo medio dei carburanti: ecco come funzionano le nuove regole.
L’obbligo scatta a partire dal 1 agosto 2023, e riguarda gli esercenti che distribuiscono benzina, gasolio, gpl e metano.
Ad oggi il prezzo medio dei carburanti viene comunicato dal sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e deve essere esposto obbligatoriamente ai distributori di benzina.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it