- Un emendamento al Ddl incentivi equipara i professionisti alle imprese;
- Fino ad oggi alcuni contributi erano previsti solo per le piccole e medie imprese;
- L’intenzione dell’emendamento è quella di dare pieno sostegno alle professioni.
Imprese e professionisti avranno gli stessi diritti nell’accedere agli incentivi. È questa, in estrema sintesi, la direzione intrapresa dall’esecutivo a guida Giorgia Meloni, che ha deciso di riformare la materia. Gli incentivi alle imprese saranno sottoposti ad una radicale riforma attraverso un apposito Ddl.
Un emendamento sostenuto dalla Lega e fortemente voluto da Massimo Bitonci, Sottosegretario alle Imprese ed al Made in Italy, ha proposto la piena equiparazione tra imprese e professionisti per l’accesso agli incentivi.
Tutti i soggetti economici, nel momento in cui presentano la richiesta per accedere ai vari incentivi fiscali, avranno sostanzialmente gli stessi diritti. A regolamentare gli accessi è il Codice degli Incentivi alle Imprese digitalizzato, in modo da garantire le varie procedure per ottenere i contributi da parte dei diretti interessati.
Indice
Imprese e professionisti: arriva la parità
In cosa consiste, in estrema sintesi, l’emendamento della Lega al Ddl Incentivi? Il documento prevede una piena parità di trattamento tra i professionisti e le imprese. La novità coinvolgerà non solo gli incentivi statali, ma anche quelli provenienti eventualmente dai privati.
Questa misura permetterà di dare un vero e proprio sostegno economico alle professioni, che fino a questo momento erano state escluse da molti contributi.
L’emendamento, tra l’altro, secondo Bitonci, permette di ribadire un principio di uguaglianza fondamentale. Attraverso la sua approvazione verrebbe sanata un grave e pesante situazione di diseguaglianza che vede i professionisti esclusi da molte misure di incentivazione.
Cosa prevede il Ddl Incentivi
Attraverso un comunicato stampa datato 23 febbraio 2023, il Governo aveva annunciato l’approvazione di un disegno di legge di revisione degli incentivi destinati alle imprese. L’obiettivo principale di questo Ddl è quello di procedere con:
- una vera e propria razionalizzazione degli incentivi;
- una riduzione dei tempi e dei costi delle relative richieste.
I principi guida sui quali è stato improntato il decreto sono i seguenti:
- programmare gli interventi di ogni amministrazione e, soprattutto, indicare la loro estensione temporale. In questo modo deve essere assicurato un sostegno continuativo e sufficientemente adeguato alle finalità che sono state stabilite;
- misurare l’impatto economico oggetto degli stessi incentivi. Questa operazione si ottiene attraverso la valutazione in itinere ed ex post degli effetti che sono stati ottenuti;
- deve essere rafforzata la coesione sociale, economica e territoriale che porti ad uno vero e proprio sviluppo economico equilibrato dell’Italia. Particolare riferimento dovrà essere effettuato alle politiche di incentivazione del sud del paese;
- dovrà essere valorizzato il contributo delle donne nella crescita del paese.
Le novità per i professionisti
All’interno del più ampio progetto di riforma degli incentivi, è tornata di attualità una proposta di modifica, che potrebbe avere un forte impatto sui liberi professionisti.
L’emendamento della Lega, in estrema sintesi porta a sanare una pesante diseguaglianza nelle diverse forme di incentivazione. Ad esempio il credito d’imposta per la formazione 4.0, il bonus bollette, i vari contributi previsti per la digital transformation delle Pmi non sono accessibili ai liberi professionisti. Stesso discorso vale per i finanziamenti previsti dalla Legge Sabatini.
Elbano de Nuccio, presidente dei commercialisti, spiega che con l’approvazione di questo emendamento si arriverebbe, finalmente, alla piena parità di trattamento tra professionisti ed imprese, almeno nel momento in cui devono accedere agli incentivi.
Incentivi e professionisti – Domande frequenti
Nel caso in cui passasse i liberi professionisti avrebbero la possibilità di accede a degli incentivi dai quali, fino ad oggi, erano esclusi.
Essendo un emendamento, prima che le novità siano operative ci vorrà un po’ di tempo. Per il momento non è possibile anticipare quando sarà effettivamente operativo.
Sì, almeno l’obiettivo è proprio questo.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista