- Attraverso la Direttiva Omnibus si intende tutelare maggiormente i consumatori.
- I clienti devono essere in grado di conoscere quanto costa effettivamente un prodotto.
- È stata introdotta una maggiore trasparenza sugli sconti e le promozioni commerciali.
Le parole d’ordine sono maggiore trasparenza e più tutele per i consumatori. Parte da questi presupposti la Direttiva Omnibus, che è stata recepita dall’Italia il 2 aprile 2023. Le nuove regole sono entrate effettivamente in vigore lo scorso 1° luglio 2023.
La Direttiva Ue Omnibus 2019 è andata a modificare alcune norme contenute all’interno del Codice al Consumo, a cui i commercianti e i gestori dei siti di e-commerce si sono dovuti adeguare con i saldi estivi.
Quali sono le novità più importanti introdotte dalla Direttiva Omnibus? I commercianti sono tenuti ad indicare anche il prezzo di vendita più basso, che è stato praticato nel corso dei trenta giorni precedenti ad un prodotto scontato, accanto al prezzo scontato e alla percentuale di sconto, nel caso in cui ci sia un annuncio di riduzione del prezzo o una promozione.
Attraverso la nuova normativa, inoltre, sono state introdotte alcune ipotesi di pratiche scorrette, che, ora come ora, potranno essere sanzionate. Ma vediamo quali sono le novità introdotte attraverso la Direttiva Omnibus.
Indice
Nuova Direttiva Omnibus per la tutela dei consumatori
L’obiettivo della Direttiva Omnibus è quello di introdurre maggiori tutele e più trasparenza per i consumatori europei. Le nuove regole imposte dall’Ue si applicano sia ai negozi fisici che agli e-commerce.
Per recepire la nuova normativa l’Italia è andata a modificate il Codice al Consumo, laddove venivano regolamentati gli annunci di riduzione dei prezzi dei prodotti messi in vendita.
Attraverso la Direttiva Omnibus, che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 marzo 2023, il legislatore ha voluto uniformare a livello europeo le tutele previste per i consumatori e regolarizzare il mercato digitale.
Ma effettivamente come impatterà sulla vita dei diretti interessati? Le regole appena introdotte servono a garantire una maggiore trasparenza nella comunicazione, in modo che i consumatori siano in grado di acquistare i vari prodotti con una maggiore consapevolezza.
Ma soprattutto sono state inasprite le sanzioni. È stata, inoltre, allungata la black list delle pratiche commerciali ritenute scorrette, tra le quali rientrano:
- la dual quality, che consiste nel promuovere un prodotto identico ad un altro già in commercio, ma con delle caratteristiche diverse;
- il secondary ticketing, che consiste nella rivendita di biglietti che sono stati acquistati tramite bot.
Da quando è attiva la Direttiva Omnibus
A recepire la Direttiva Omnibus è stato il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, ed è entrata in vigore il 2 aprile 2023. L’argomento è tornato di attualità proprio in questi giorni, perché dal 1° luglio 2023 è necessario applicare le indicazioni fornite dalla direttiva europea sui prezzi delle campagne promozionali relative ai saldi estivi.
Sostanzialmente l’Unione europea ha voluto procedere con una vera e propria modernizzazione delle norme che regolamentano il mercato, tenendo conto che gli e-commerce si stanno diffondendo sempre più.
È necessario sottolineare, infatti, che all’interno della direttiva non è stata effettuata alcuna distinzione sul canale di vendita. Le nuove norme si applicano sia ai canali di vendita fisici che a quelli virtuali.
Cosa cambia con la Direttiva Omnibus
Quali sono le novità più rilevanti introdotte attraverso la Direttiva Omnibus? Una delle nuove norme introdotte coinvolge la comunicazione delle offerte e dei saldi.
Le nuove regole prevedono che per ogni annuncio, che riferisca di uno sconto o di una qualsivoglia riduzione di prezzo, deve essere indicato il prezzo precedente. Con questa locuzione ci si riferisce al prezzo più basso che è stato applicato al prodotto scontato nel corso dei trenta giorni precedenti la promozione.
Sostanzialmente, quindi, diventa obbligatorio indicare due prezzi: quello scontato e quello più basso applicato negli ultimi trenta giorni. Questa regola vale sia negli e-commerce che nei negozi fisici. Oltre al prezzo più basso deve essere anche indicata la percentuale di sconto , con l’effettiva riduzione di prezzo.
Direttiva Omnibus per gli e-commerce
Cosa cambia invece per gli e-commerce? Premettendo che la Direttiva Omnibus coinvolge indistintamente i negozi fisici e quelli virtuali, soffermandosi su questi ultimi la voce di maggiore interesse è quella relativa alla comunicazione trasparente.
Sarà necessario, ad esempio, adottare un sistema di verifica delle recensioni. Queste devono essere rilasciate unicamente da soggetti che abbiano acquistato o utilizzato realmente il prodotto.
Tra le altre novità di rilievo vi è la possibilità di avere dei prezzi personalizzati, che possono essere applicati a particolari categorie di clienti.
Sanzioni più alte per i trasgressori
Senza dubbio una delle novità di rilievo della Direttiva Omnibus è l’introduzione di sanzioni più alte per i trasgressori. Ma vediamo quali sono i rischi che incorrono i trasgressori:
- per le pratiche commerciali scorrette è prevista una sanzione che può oscillare da un minimo di 5 milioni ad un massimo di 10 milioni di euro;
- la sanzione massima può arrivare al 4% del fatturato dell’azienda;
- nel caso in cui non dovessero essere ottemperati dei provvedimenti di urgenza, la sanzione è portata a 10 milioni di euro.
Una delle novità più importanti che sono state introdotte è la possibilità, per i consumatori, di rivolgersi direttamente ad un giudice ordinario per richiedere il risarcimento nel caso in cui vi sia un qualsiasi danno, strettamente connesso al contratto di vendita o a qualche pratica commerciale scorretta relativa ai prezzi scontati.
Direttiva Omnibus – Domande frequenti
La nuova normativa è entrata in vigore il 2 aprile 2023, ma se ne parla soprattutto in previsione dei saldi estivi 2023.
Perché oltre al fatto che la normativa è diventata operativa, a luglio ci sono i primi saldi che devono essere regolamentati dalle nuove regole.
In caso di pratiche commerciali scorrette sono previste delle sanzioni che possono arrivare a 10 milioni di euro. Scopri qui tutti i dettagli.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista