- Le truffe nel trading online rappresentano una minaccia sempre più diffusa per tutti, inclusi manager e commercialisti.
- La comprensione delle modalità di queste truffe e l’adozione di misure preventive sono fondamentali per proteggere sé stessi e i propri risparmi.
- È cruciale rimanere consapevoli dei rischi, condurre ricerche approfondite prima di intraprendere qualsiasi investimento e prestare attenzione alle comunicazioni sospette.
Le truffe nel trading online sono sempre più frequenti, e rappresentano una minaccia crescente per chiunque, compresi manager e commercialisti. Secondo i dati diffusi dal Clusit (Associazione italiana per la sicurezza informatica), nel 2022 in Italia sono state denunciate oltre 3.000 truffe informatiche, di cui il 18% riguardava proprio il trading online.
Sebbene le frodi nel trading online rappresentino una minoranza rispetto ad altre forme di truffa (per esempio, quelle legate all’e-commerce costituiscono il 59%), hanno tuttavia generato un “bottino” di gran lunga superiore.
Infatti, le false promesse di guadagni facili hanno fruttato 93 milioni di euro, corrispondente all’80% del totale delle frodi in Italia (116 milioni) misurate dalla ricerca.
Queste cifre, tuttavia, potrebbero rappresentare solo la punta dell’iceberg. Secondo l’Avvocato Graziana Aiello, che si occupa della tutela dei consumatori in ambito finanziario, anche quale consulente dell’associazione TutelaCons (titolare del sito TutelaTrader.it), i numeri reali potrebbero essere molto più elevati.
Solo le segnalazioni pervenute tramite il sito TutelaTrader hanno permesso di evidenziare un danno ai consumatori di circa 60 milioni di euro ogni anno. Il fenomeno, a quanto pare, è più diffuso e serio di quanto sembra.
“Nei casi che abbiamo gestito”, sottolinea l’Avv. Graziana Aiello, “abbiamo visto una tipologia di truffa decisamente più sottile e sofisticata, spesso difficilmente rilevabile. I truffatori utilizzano una serie di tattiche per convincere le persone a investire, promettendo rendimenti enormi che in realtà sono irraggiungibili. Inoltre, ci siamo imbattuti in una vasta gamma di falsi broker che usano identità rubate per guadagnarsi la fiducia degli investitori. La conseguenza è che molte persone finiscono per perdere enormi somme di denaro senza nemmeno accorgersi di essere state truffate.”
Ecco perché, secondo l’Avv. Aiello, le cifre diffuse dal Clusit potrebbero rappresentare solo una frazione del totale delle perdite.
“Non tutti coloro che sono stati truffati denunciano alle autorità o cercano di recuperare i loro soldi attraverso le vie legali. Alcuni si vergognano, altri si sentono sopraffatti dalla complessità del sistema legale. La realtà è che le truffe nel trading online sono un problema molto più grande di quanto non risulti dai dati ufficiali.”
Indice
I dati delle truffe nel trading online
Stando ai dati del Clusit, il trading online ha rappresentato solo una piccola percentuale delle truffe informatiche denunciate nel 2022, ma ha generato la maggior parte del denaro rubato.
Su un totale di 116 milioni di euro sottratti tramite truffe informatiche, ben 93 milioni di euro sono stati rubati attraverso il trading online.
Questi numeri indicano una situazione preoccupante, poiché le truffe nel trading online si stanno dimostrando estremamente redditizie per le bande criminali.
Le vittime delle truffe nel trading online provengono da diverse fasce di età, e comprendono anche professionisti qualificati come manager e commercialisti. Nonostante un buon livello di istruzione e competenze specifiche nel campo finanziario, queste persone non sono immuni dalle tattiche ingannevoli dei truffatori.
Le truffe nel trading online mirano a sfruttare la prospettiva di guadagni rapidi e sostanziosi, attirando anche coloro che sono maggiormente consapevoli del funzionamento dei mercati finanziari.
Come avvengono le truffe nel trading online
Le truffe nel trading online seguono un modello prevedibile, che può essere suddiviso in tre fasi principali:
- l’aggancio;
- lo spolpamento;
- il tentativo di recupero.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, per dare qualche istruzione su come difendersi.
Fase 1: l’aggancio
In questa fase, un rappresentante di una presunta società di brokeraggio contatta la vittima, presentandosi come un esperto finanziario. Utilizzando abilità persuasive e competenze tecniche-finanziarie, il truffatore propone un affare di investimento allettante.
Vengono fornite documentazioni apparentemente credibili, come documenti di identità, prospetti economici e contratti. Il sito web della società viene presentato come una fonte autorevole di informazioni, dettagliato e professionale.
Il truffatore incoraggia la vittima a investire una piccola somma di denaro, solitamente intorno ai 250 euro, per testare l’affare.
Fase 2: lo spolpamento
Una volta che la vittima ha iniziato a investire, si passa alla fase dello “spolpamento”. Il consulente fittizio rimane in costante contatto con la vittima, offrendo consigli e mostrando rendimenti crescenti sul falso profilo di investitore.
La vittima viene incoraggiata a investire somme di denaro sempre più consistenti, spesso con la promessa di alti rendimenti. Durante questa fase, è comune che il consulente venga sostituito da un nuovo individuo, che si presenta come responsabile della fase successiva del programma.
Questa continua alternanza di consulenti e l’aumento progressivo degli investimenti servono a mantenere la vittima coinvolta e a farle credere che i rendimenti elevati siano reali.
Fase 3: tentativo di recupero
Alla fine, quando la vittima decide di ritirare i suoi “guadagni” e recuperare i fondi investiti, inizia il tentativo di recupero da parte dei truffatori. In questa fase, vengono richieste tasse o spese aggiuntive per sbloccare i fondi, citando leggi o regolamenti esteri.
I truffatori sfruttano la situazione psicologica delle vittime, che sono spaventate dall’idea di essere state truffate, ma sperano ancora di recuperare il denaro investito.
In molti casi, le vittime finiscono per pagare somme ancora più consistenti, nella speranza di ottenere il rimborso o il recupero dei fondi persi. Tuttavia, queste richieste di pagamento aggiuntivo si rivelano solo essere ulteriori inganni.
Come evitare le truffe nel trading online
Prevenire le truffe nel trading online è fondamentale per proteggere sé stessi e i propri risparmi. Ecco alcune misure che possono aiutare ad evitare di cadere vittima di queste frodi:
- essere consapevoli dei rischi;
- condurre ricerche approfondite;
- essere vigili sulle comunicazioni sospette;
- non pagare spese o tasse aggiuntive;
- segnalare le truffe alle autorità competenti.
Vediamo nella pratica come difendersi da truffe di questo tipo.
1. Essere consapevoli dei rischi
È importante comprendere che gli investimenti che promettono rendimenti elevati e rapidi sono spesso troppo belli per essere veri. Mantenere un approccio realistico e scettico può contribuire a evitare di cadere nelle trappole dei truffatori.
Ogni investimento va infatti ragionato, e non è possibile guadagnare somme elevate in breve tempo, se non in rarissimi casi. Approfondire gli argomenti è un buon modo per tutelarsi.
2. Condurre ricerche approfondite
Prima di intraprendere qualsiasi investimento, è fondamentale verificare l’autenticità della società di brokeraggio. Si consiglia di consultare l’elenco delle società autorizzate dalla Consob per operare in Italia e assicurarsi che la società sia effettivamente registrata.
Evitare quindi di fare affari con aziende non autorizzate o sospette. Molti broker sono effettivamente residenti all’estero, tuttavia è necessario fare particolarmente attenzione per distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.
3. Essere vigili sulle comunicazioni sospette
Se si ricevono chiamate o e-mail da persone sconosciute che richiedono denaro o promettono rendimenti elevati, bisogna essere cauti.
Non fornire mai informazioni finanziarie o inviare denaro a persone che non si conoscono personalmente, o che comunque non possono dimostrare la propria autorevolezza.
4. Non pagare spese o tasse aggiuntive
Se viene richiesto di pagare ulteriori spese per sbloccare i fondi o ottenere i rendimenti, interrompere immediatamente la comunicazione e non effettuare alcun pagamento. Le richieste di denaro aggiuntivo sono un chiaro segnale di truffa.
Ogni stato può applicare specifiche tasse, ad esempio sulle criptovalute, tuttavia è consigliato affidarsi ad un esperto in materia, per sapere come vanno pagate e tramite chi.
5. Segnalare le truffe alle autorità competenti
Nel caso si cada vittima di una truffa nel trading online, è importante segnalare l’incidente alle autorità competenti, come la polizia postale e la Consob. Segnalare queste frodi può aiutare ad evitare che altre persone cadano nella stessa trappola.
Per procedere con la segnalazione è possibile visitare il portale online ufficiale Consob, e contattare il numero specifico, oppure inviare un modulo compilato.
Truffa nel trading online: cosa può fare la vittima
Cosa fare se si è vittime di una truffa nel trading? Recuperare i soldi persi può rivelarsi un’impresa ardua, soprattutto quando si tratta di truffatori professionisti che sanno come eludere le indagini.
La prima opzione è rivolgersi alla Polizia Postale, l’ente preposto a contrastare le truffe online e le minacce digitali. Tuttavia, bisogna considerare che le indagini in questi casi sono complesse e richiedono risorse considerevoli. Di conseguenza, le probabilità di ottenere un risultato positivo con questa opzione sono spesso limitate.
La seconda cosa da fare è inviare una segnalazione alla Consob, l’autorità di vigilanza del mercato finanziario in Italia. Segnalando il caso alla Consob, si permette loro di identificare i soggetti coinvolti e pubblicare una lista di imprese di investimento non autorizzate.
Inoltre, la Consob ha il potere di oscurare i siti web abusivi. Tuttavia, è importante notare che questa azione non risolve direttamente il problema con i truffatori. Sarà comunque necessario denunciare il broker truffatore alle autorità competenti.
La soluzione più efficace per recuperare i soldi persi è quella di contattare un avvocato esperto nel trading online. Purtroppo, in Italia, ci sono pochi studi legali specializzati in questa materia a causa della sua complessità.
Gli avvocati esperti di trading si occupano di raccogliere i documenti necessari, analizzare le licenze e la responsabilità della società di trading coinvolta, e provare l’esistenza effettiva della truffa. Se necessario, presenteranno una denuncia alla Polizia Postale e se ne occuperanno loro.
Inoltre, possono intraprendere azioni per seguire la destinazione dei pagamenti tracciati attraverso richieste alla banca. Tuttavia, va tenuto presente che la tracciabilità dei fondi può essere ostacolata dal fatto che spesso i capitali vengono depositati in paradisi fiscali.
Gli avvocati possono anche cercare di ottenere un rimborso degli acquisti effettuati con carta di credito utilizzando il processo noto come “chargeback“.
Truffe nel trading online – Domande frequenti
I trader possono truffare utilizzando schemi fraudolenti per manipolare il mercato, fornendo informazioni false o ingannevoli agli investitori, o appropriandosi indebitamente dei fondi degli investitori.
La affidabilità del trading online può variare e dipende dalla piattaforma di trading e dalla reputazione del broker scelto. Ecco come difendersi da eventuali truffe.
Per valutare l’affidabilità di un trader, è importante verificare le licenze e le regolamentazioni, la reputazione, le recensioni degli utenti e la trasparenza dell’azienda. Lo strumento migliore è il sito web di Consob.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it