- Il nuovo regime fiscale della tassa piatta incrementale, introdotto per l’anno fiscale 2023, offre un’aliquota fissa del 15% su una base imponibile fino a 40.000 euro.
- La bozza di circolare dell’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sull’accesso a questa misura, escludendo i redditi da partecipazioni societarie e le attività associate.
- Le imprese familiari e le perdite maturate non influenzano il calcolo dell’incremento reddituale.
La bozza della Circolare resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate introduce la nuova misura della “flat tax incrementale“ o “tassa piatta incrementale“, introdotto dall’articolo 1, commi da 55 a 57, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
Questo regime, che sarà in vigore solo per l’anno fiscale 2023, avrà come obiettivo principale quello di fornire un beneficio fiscale ai contribuenti persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni diverse da quelle che applicano il regime forfettario.
Secondo la bozza di circolare, l’imposta sostitutiva della flat tax incrementale sarà calcolata con un’aliquota fissa del 15% su una base imponibile che non può superare i 40.000 euro.
La base imponibile sarà determinata come la differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo dichiarato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, ridotto del 5%.
Indice
Requisiti per accedere alla flat tax incrementale
La bozza di circolare fornisce importanti chiarimenti sull’accesso alla flat tax incrementale. Non è sufficiente essere titolari di un reddito d’impresa o di lavoro autonomo per beneficiare di questa misura agevolativa.
Sono esclusi dal beneficio:
- i redditi derivanti da partecipazioni in società di persone o società di capitali che non siano detenute nell’ambito dell’attività d’impresa dell’imprenditore individuale;
- i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata.
L’Agenzia delle Entrate specifica che per accedere al regime agevolato, le partecipazioni in società di persone o società di capitali devono essere detenute dall’imprenditore individuale nell’ambito dell’attività d’impresa.
La partecipazione deve essere indicata tra le attività relative all’impresa nell’inventario redatto ai sensi dell’articolo 2217 del codice civile. Nel caso in cui non sia obbligatoria la tenuta del libro degli inventari, è possibile fare riferimento al registro degli acquisti per stabilire che la partecipazione sia relativa all’attività d’impresa. Vediamo qui di seguito alcuni casi specifici.
1. Applicazione della flat tax incrementale nel regime forfettario
La bozza di circolare fornisce anche indicazioni su come applicare la tassa piatta incrementale ai contribuenti che si trovano già nel regime forfettario e superano la soglia di 100.000 euro di fatturato, determinando quindi l’uscita immediata dal regime fiscale agevolato.
In tali casi, i contribuenti dovranno determinare il reddito con le modalità ordinarie per l’intero anno d’imposta 2023. Tuttavia, i contribuenti che hanno iniziato l’attività nel 2023 non potranno accedere al regime della flat tax incrementale, poiché manca il riferimento reddituale al triennio precedente.
2. Disposizioni specifiche per le imprese familiari
La bozza di circolare contiene disposizioni specifiche per le imprese familiari. Stabilisce che il reddito prodotto da queste imprese è rilevante per la verifica dell’incremento reddituale, indipendentemente dall’imputazione delle quote ai collaboratori partecipanti.
Pertanto, l’imposta sostitutiva trova applicazione solo sulla quota di reddito attribuita all’imprenditore.
3. Trattamento delle perdite maturate
La bozza di circolare sottolinea che le perdite maturate nel triennio di osservazione non influiscono sul calcolo dell’incremento reddituale.
Nel caso in cui il parametro di confronto rispetto al reddito del 2023 sia negativo, l’intero reddito dell’anno 2023 sarà soggetto alla flat tax incrementale, sempre nei limiti di 40.000 euro.
Possibili effetti della flat tax
Se prendiamo in considerazione il regime fiscale della flat tax, con l’ipotesi dell’estensione a tutti i lavoratori, potrebbe avere diversi effetti sui contribuenti interessati. Da un lato, potrebbe rappresentare un’opportunità per i professionisti e gli imprenditori di ridurre la propria esposizione fiscale e di semplificare le modalità di calcolo dell’imposta sul reddito.
Grazie alla tassa piatta incrementale, i contribuenti che rientrano nei requisiti potrebbero beneficiare di un’aliquota fissa del 15% sulla base imponibile, evitando la complessità delle aliquote progressive e dei vari scaglioni di reddito previsti dal sistema fiscale tradizionale.
Ciò potrebbe tradursi in una maggiore certezza fiscale e una semplificazione delle procedure contabili e fiscali per i contribuenti.
D’altro canto, è importante considerare l’impatto finanziario complessivo del regime fiscale della flat tax incrementale. Sebbene l’aliquota del 15% possa sembrare vantaggiosa, è essenziale valutare attentamente la propria situazione finanziaria, e i possibili risparmi fiscali derivanti da questo regime.
Flat tax incrementale: prospettive
L’introduzione del regime fiscale della flat tax potrebbe anche avere impatti sul sistema fiscale nel suo complesso. Sebbene sia un regime limitato nell’arco di tempo, potrebbe fornire indicazioni sulle intenzioni del governo italiano riguardo all’imposta sul reddito delle persone fisiche.
L’adozione di una flat tax incrementale potrebbe essere considerata come un tentativo di semplificare il sistema fiscale, riducendo le differenze di aliquote e scaglioni di reddito. Tuttavia, è importante considerare l’equità fiscale e l’effetto distributivo di una flat tax.
Flat tax incrementale – Domande Frequenti
La flat tax, conosciuta anche come “tassa piatta”, rappresenta un modello di sistema fiscale non progressivo caratterizzato da un’aliquota costante, al netto di eventuali deduzioni fiscali o detrazioni.
La flat tax incrementale 2023 si applica ai contribuenti persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni diverse da quelle del regime forfettario, in questi casi.
Sono esclusi dalla flat tax incrementale 2023 i contribuenti che hanno redditi derivanti da partecipazioni societarie e quelli che esercitano arti e professioni in forma associata.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it