Ravvedimento Lipe: cos’è, importo, sanzione e scadenze

La Lipe è una comunicazione obbligatoria per i soggetti passivi IVA, ma in caso di omessa o errata comunicazione è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso. Leggi la guida per sapere come funziona.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Ravvedimento Lipe
  • Il ravvedimento Lipe permette ai soggetti passivi Iva di correggere la posizione fiscale in caso di mancato adempimento.
  • Il Lipe è una comunicazione sulle Liquidazioni Periodiche dell’IVA, un documento fiscale composto da due sezioni, il frontespizio con i dati del contribuente e il quadro VP.
  • Per effettuare il ravvedimento operoso della Lipe si utilizza il modello F24, inserendo il codice tributo 8911 nella sezione Erario.                                                            

Ogni tre mesi i soggetti passivi IVA sono tenuti a effettuare la comunicazione delle Liquidazioni Periodiche IVA, anche dette Lipe. Ma in caso di mancata comunicazione, i contribuenti possono ricorrere al ravvedimento Lipe per correggere la posizione fiscale.

Le Liquidazioni Periodiche IVA sono un particolare adempimento fiscale legato alla liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto, che avviene a cadenza mensile o trimestrale in base al volume d’affari.

La Lipe ha l’obiettivo di garantire la regolarizzazione spontanea delle violazioni IVA in quanto, una volta che l’Agenzia delle Entrate raccoglie tutti i dati relativi alla liquidazione dell’imposta, può analizzare tali informazioni e confrontarle con quelle relative alle fatture emesse e ricevute.

Quando l’Agenzia evidenzia un versamento insufficiente dell’imposta, si informa il contribuente che può ravvedere la sua posizione fiscale ricorrendo proprio all’istituto del ravvedimento operoso.

Lipe: cos’è e come funziona

La Lipe è una dichiarazione fiscale, ovvero è la comunicazione della Liquidazione Periodica IVA. I titolari di Partita Iva sono obbligati a presentare questo modello a cadenza trimestrale. Si tratta di un documento riepilogativo dell’imposta versata nel trimestre.

Le operazioni da indicare all’interno della Lipe sono:

  • le operazioni Imponibili IVA;
  • le operazioni non imponibili IVA;
  • gli acquisti INTRA-UE;
  • le operazioni Esenti;
  • le importazioni;
  • le operazioni ad esigibilità IVA differita;
  • le operazioni soggette a reverse charge;
  • gli acquisti con IVA indetraibile.

L’adempimento è stato introdotto dal DL 193/2016 con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale dell’IVA, e quindi a incentivare la regolarizzazione spontanea delle violazioni IVA.

Lipe: chi deve inviare la comunicazione

I soggetti obbligati all’invio telematico delle Lipe sono gli operatori economici IVA residenti o stabiliti in Italia. In base a quanto sancito dall’art. 21-bis del D.L. n. 78/10, devono presentare la Comunicazione i soggetti passivi IVA seguenti:

  • gli esercenti attività di impresa, arte o professione abituale (art. 4 e 5 DPR n. 633/72);
  • le società di persone, le società di capitali e gli enti stabiliti in Italia;
  • le stabili organizzazioni in Italia di società estere;
  • i soggetti esteri che operano in Italia con rappresentante fiscale ex art. 13, co. 3 del DPR n. 633/72;
  • i soggetti esteri che operano in Italia con identificazione diretta ex art. 35-ter. del DPR n. 633/72.

I soggetti esonerati

Sono esonerati dalla comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA i soggetti indicati dall’art. 21-bis, co. 3 del D.L. n. 78/10, vale a dire:

  • i soggetti che aderiscono al regime forfettario;
  • i contribuenti minimi;
  • i soggetti passivi che effettuano esclusivamente operazioni esenti IVA;
  • gli enti associativi che hanno optato per il regime di determinazione del reddito e dell’IVA secondo i criteri forfettari;
  • i contribuenti esonerati dalle liquidazioni periodiche IVA;
  • i soggetti esclusi dalla presentazione della Dichiarazione IVA annuale;
  • i soggetti che non hanno effettuato operazioni nel periodo di imposta e che non dispongono crediti d’imposta da fruire;
  • i produttori agricoli esoneri dagli adempimenti;
  • gli esercenti attività di giochi, intrattenimenti ed altre attività.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono esonerati dall’invio della Comunicazione LIPE tutti coloro per cui non vi siano dati da indicare nel trimestre. Questo è il caso dei soggetti passivi che nel periodo di riferimento non hanno effettuato alcuna operazione.

Ravvedimento Lipe scadenze

Scadenze presentazione Lipe

L’art. 21-bis, co. 1 del D.L. n. 78/10 stabilisce che la LIPE deve essere presentata trimestralmente all’Agenzia delle Entrate, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre solare.

I termini della presentazione Lipe per quest’anno sono:

  • 1° trimestre: 31 maggio;
  • 2° trimestre: 16 settembre;
  • 3° trimestre: 30 novembre;
  • 4° trimestre: 28 febbraio dell’anno successivo.

Come per le altre tipologie di adempimenti, anche in questo caso qualora la scadenza dovesse cadere di sabato, di domenica o in un giorno festivo, slitterebbe al primo giorno lavorativo successivo.

Per effettuare la comunicazione Lipe, occorre compilare nello specifico il Quadro VP del modello “Comunicazione liquidazioni periodiche IVA”. La compilazione varia in base alla cadenza con cui si effettua la liquidazione dell’IVA.

I contribuenti mensili devono inviare la comunicazione compilando tre moduli, uno per ogni mese del trimestre. Invece, i contribuenti trimestrali compilano un unico modulo relativo al trimestre di riferimento.

In caso di mancata comunicazione entro le scadenze, il contribuente può correggere la posizione mediante l’istituto del ravvedimento operoso.

Le comunicazioni trasmesse entro i termini di legge, ma scartate dal servizio telematico, sono considerate ugualmente tempestive, purché vengano ritrasmesse entro i cinque giorni successivi alla data contenuta nella comunicazione.

Lipe: come effettuare la comunicazione

Per generare il modello da inoltrare all’Agenzia delle Entrate, il soggetto può utilizzare il software di compilazione del sito dell’Agenzia o un software diverso che rispetta i requisiti.

Occorre, poi, generare il file in formato xml che deve contenere le seguenti informazioni:

  • dati identificativi del soggetto a cui si riferisce la comunicazione;
  • dati delle operazioni di liquidazione IVA effettuate nel trimestre di riferimento;
  • dati del dichiarante.

L’invio della comunicazione deve essere effettuato mediante procedura telematica utilizzando il canale web “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, oppure mediante intermediari abilitati.

Al termine della procedura di invio della Lipe, l’Agenzia delle Entrate trasmette al contribuente una ricevuta di avvenuta trasmissione telematica.

Compilazione del quadro VH

La compilazione del quadro VH è prevista esclusivamente nel momento in cui il soggetto passivo IVA intende inviare, integrare o correggere la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA omessa, incompleta o errata. In tal caso bisognerà indicare tutti i dati richiesti negli specifici righi del modello.

Ai righi VH1-VH17 del quadro VH bisogna indicare l’ammontare dell’IVA a debito o dell’IVA a credito che risultano dalle liquidazioni periodiche eseguite, oltre all’ammontare dell’acconto dovuto e il codice corrispondente al metodo utilizzato per la sua determinazione.

Gli importi dell’IVA a debito o a credito dovranno corrispondere a quelli indicati nelle colonne 1 e 2 del rigo VP14 del quadro VP della comunicazione delle liquidazioni.

Ravvedimento Lipe: sanzioni

L’articolo 11, co. 2-ter del D.Lgs. n. 471/97 stabilisce che in caso di omessa, incompleta o infedele trasmissione della Lipe è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria. Tale sanzione può andare da un minimo di 500 euro fino a 2.000 euro.

Sono, tuttavia, previste delle riduzioni della sanzione se questa è pagata dal contribuente entro 15 giorni dalla scadenza. Il soggetto passivo IVA in questo caso potrà pagare la sanzione ridotta a metà, quindi a partire da 250 euro fino a 1.000 euro.

Con l’invio della Lipe correttiva si regolarizza la violazione commessa, ma deve avvenire prima della presentazione della dichiarazione annuale IVA dello stesso anno.

Tale obbligo è previsto per i soggetti che provvedono a regolarizzare la violazione commessa direttamente all’interno della dichiarazione IVA annuale con la compilazione del quadro VH.

L’art. 13 del D.Lgs. n. 472/97 stabilisce che in caso di omesse, errate o irregolari comunicazioni Lipe, è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso.

In tal caso la sanzione prevista per il ravvedimento operoso è quella ridotta se la regolarizzazione avviene entro i 15 giorni successivi alla scadenza.

Invece,  si applica la sanzione base piena se la regolarizzazione avviene oltre il 15esimo giorno successivo alla scadenza.

Le sanzioni ridotte sono pari a:

  • 1/9 di 250 euro (27,78 euro) se il ravvedimento si effettua entro 15 giorni dalla data di scadenza;
  • 1/9 di 500 euro (55,56 euro) se il ravvedimento si effettua entro 90 giorni dalla data di scadenza;
  • 1/8 di 500 euro (62,50  euro) se il ravvedimento si effettua entro un anno dalla data di scadenza;
  • 1/7 di 500 euro (71,43  euro) se il ravvedimento si effettua entro due anni dalla data di scadenza;
  • 1/6 di 500 euro (83,33 euro) se il ravvedimento si effettua oltre due anni dalla data di scadenza;
  • 1/5 di 500 euro (100 euro) se il ravvedimento si effettua dopo la contestazione della violazione.
Ravvedimento Lipe iva

Ravvedimento Lipe con l’Agenzia delle Entrate

Per effettuare il pagamento, il contribuente deve utilizzare il modello F24 compilando la sezione Erario.

Tra le voci occorre inserire il codice tributo 8911: “Sanzioni pecuniarie per altre violazioni tributarie relative alle imposte sui redditi alle imposte sostitutive all’IRAP e all’IVA”.

Il ravvedimento operoso si può effettuare in modalità telematica in tre modalità:

  • dall’Agenzia delle Entrate utilizzando i servizi:
    • F24 web;
    • F24 online;
    • canali telematici Fisconline;
    • canali telematici Entratel;
  • con servizi di internet banking;
  • tramite intermediari finanziari abilitati.

I campi da compilare sono i seguenti:

  • codice tributo: 8911;
  • rateazione/regione/prov/mese rif: da non compilare;
  • anno di riferimento: anno d’imposta per cui si effettua il pagamento;
  • importi a debito versati: indicare l’importo a debito;
  • importi a credito compensati: da non compilare;
  • TOTALE A: somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario;
  • TOTALE B: somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, da non compilare se non sono presenti importi a credito;
  • Saldo (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B);
  • codice ufficio: da non compilare;
  • codice atto: da non compilare.

Ravvedimento Lipe – Domande frequenti

Come ravvedere le Lipe?

Per ravvedere la Lipe bisogna inviare il modello di dichiarazione IVA annuale e pagando la sanzione ridotta mediante modello F24. Scopri qui come fare passo a passo.

Come si correggono le Lipe?

Per correggere le Lipe errate bisogna compilare il quadro VP del modello IVA 2023 da trasmettere telematicamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o mediante software.

Quando scadono le Lipe 2023?

Le scadenze delle Lipe sono: per il 1° trimestre il 31 maggio, per il 2° trimestre il 16 settembre, per il 3° trimestre il 30 novembre e per il 4° trimestre il 28 febbraio dell’anno successivo.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 15 Giugno 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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