- Sei decreti attuativi della legge 163/2021 eliminano alcuni esami di abilitazione professionale e li incorporano all’interno dei percorsi di laurea, rendendoli direttamente abilitanti.
- I percorsi di laurea interessati dalla riforma sono le classi L-P01, L-P02 e L-P03.
- Gli studenti dovranno completare un periodo di tirocinio durante il percorso di studio, e affrontare una prova pratica prima del test finale per conseguire la laurea.
Il Ministero dell’università e quello della giustizia hanno recentemente pubblicato sei decreti attuativi della legge 163/2021, rappresentando un importante passo avanti nella riforma dell’istruzione superiore in Italia.
Questi decreti riguardano la cancellazione di alcuni esami di abilitazione professionale, incorporandoli all’interno dei percorsi di laurea e rendendoli direttamente abilitanti. Vediamo insieme quali saranno le professioni coinvolte e come funzioneranno i percorsi di laurea abilitanti.
Indice
Lauree abilitanti: per quali professioni
Le professioni coinvolte in questi decreti sono:
- agrotecnici;
- periti agrari;
- geometri;
- periti industriali.
Questi studenti quali vedranno i loro percorsi di studio diventare direttamente abilitanti per l’esercizio della professione. La riforma mira a semplificare l’accesso alle professioni tecniche, eliminando la necessità di dover superare esami di abilitazione aggiuntivi dopo il conseguimento della laurea.
Il percorso di riforma coinvolge tre diverse classi di studio:
- L-P01: “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”;
- L-P02: “Professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali”;
- L-P03: “Professioni tecniche industriali e dell’informazione”.
Questi percorsi saranno trasformati in percorsi direttamente abilitanti per le professioni menzionate, in relazione ai rispettivi corsi di studio.
I decreti interministeriali, che sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca, stabiliscono che gli studenti dovranno completare un periodo di tirocinio durante il percorso di studio e affrontare una prova pratica prima del test finale per conseguire la laurea.
Un altro aspetto importante della riforma è la razionalizzazione dell’albo dei periti industriali, che verrà suddiviso in 8 sezioni anziché le attuali 26. Questo permetterà una maggiore chiarezza e organizzazione nel settore, semplificando il percorso per i futuri professionisti.
I decreti attuativi pubblicati ieri stabiliscono anche le norme transitorie per gli studenti che stanno completando i corsi ancora non abilitanti. Questo significa che gli studenti attualmente impegnati in tali percorsi potranno beneficiare delle nuove disposizioni e delle semplificazioni introdotte.
Lauree abilitanti: come funzioneranno
Uno degli elementi fondamentali della riforma riguarda l’introduzione di un tirocinio obbligatorio durante il percorso di studio, e una prova pratica precedente al test finale di laurea.
Gli studenti dovranno acquisire almeno 48 crediti formativi tramite il tirocinio, che potrà essere svolto sia in Italia che all’estero, in realtà pubbliche, private, del terzo settore e negli ordini professionali.
Le ore impiegate dovranno essere al massimo 40 a settimana e ogni 25 ore si ottiene un credito (per un totale di 1.200 ore minime). Il tutor accademico compilerà un libretto che attesterà lo svolgimento delle attività di tirocinio.
La prova pratica, che sarà valutata da una commissione mista composta da docenti universitari e professionisti designati dagli ordini professionali, avrà l’obiettivo di verificare le conoscenze, competenze e abilità acquisite durante il tirocinio.
Inoltre, testerà il grado di autonomia operativa necessaria per l’esercizio della professione. È importante sottolineare che il superamento della prova pratica non influenzerà il voto di laurea, ma consentirà agli studenti di accedere alla discussione della tesi.
Da quando partiranno le nuove lauree abilitanti
L’entrata in vigore delle modifiche avverrà a partire dall’anno successivo all’adozione dei decreti rettorali, aprendo definitivamente la stagione delle lauree abilitanti in Italia.
Nel frattempo, gli studenti attualmente impegnati in percorsi non abilitanti potranno accedere a una prova di abilitazione semplificata, che consiste in un colloquio sul tirocinio svolto o nella risoluzione di un caso pratico affrontato durante il tirocinio stesso.
L’abilitazione sarà conseguita con un punteggio minimo di 60/100. Le sessioni di abilitazione saranno indette dal Ministero dell’Istruzione.
Reazioni positive da parte dei comparti
Le reazioni alla pubblicazione dei decreti sono state positive. Il presidente dei periti industriali, Giovanni Esposito, ha accolto con favore l’approvazione dei decreti, definendoli “snelli e chiari nella loro articolazione”.
Esposito sottolinea che questi decreti rappresentano un altro passo avanti nella riforma avviata nel 2016, che ha stabilito l’obbligo di una laurea triennale per accedere all’albo dei periti industriali.
Anche il presidente degli agrotecnici, Roberto Orlandi, si è espresso positivamente riguardo alla riforma. Egli la considera un passo significativo nella modernizzazione del paese, sottolineando l’importanza di semplificare l’accesso alle professioni tecniche e favorire l’innovazione nel settore.
Con l’approvazione di questi decreti attuativi, l’Italia si avvicina sempre di più a un sistema di lauree professionalizzanti direttamente abilitanti, offrendo ai futuri professionisti una formazione più completa e un percorso più agevole verso l’esercizio della loro professione.
Università, al via le lauree abilitanti – Domande frequenti
Le lauree che sono diventate direttamente abilitanti in seguito alla pubblicazione dei sei decreti attuativi della legge 163/2021 sono quelle nei settori agrotecnici, periti agrari, geometri, periti industriali.
Un titolo di studio abilitante si riferisce a una qualifica accademica che conferisce all’individuo la competenza e l’autorizzazione legale per esercitare una determinata professione.
L’entrata in vigore delle modifiche avverrà a partire dall’anno successivo all’adozione dei decreti rettorali. Scopri di più nell’articolo.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it