L’importanza delle competenze trasversali per professionisti commercialisti

Ad oggi le competenze trasversali sono importanti anche per uno studio di commercialisti: ecco come innovare le skill dello studio

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Competenze trasversali professionisti
  • Anche per uno studio di commercialisti oggi è importante sviluppare diverse competenze trasversali.
  • Tra le soft skills da sviluppare vi sono quelle legate alla comunicazione e alla digitalizzazione.
  • I commercialisti oggi hanno la necessità di acquisire specifiche competenze trasversali per rimanere sul mercato.

Molti professionisti credono di avere la loro forza nelle hard skills professionali, acquisite nel tempo e maturate con l’esperienza professionale. Il tirocinio pluriennale e la formazione continua, incentrata sui temi della professione più specifici, hanno aumentato questa convinzione.

La valutazione d’azienda, la revisione legale e la fiscalità sono attività che un tempo richiedevano un approfondimento e una competenza che si costruivano negli anni, sulla condivisione di documenti, esperienze dirette orali tramandate da padre in figlio/a, inteso in senso professionale.

Non è un caso che la durata minima del tirocinio fosse due o tre anni per un ragioniere o per diventare un dottore commercialista.

Al giorno d’oggi queste competenze hanno un valore abbastanza limitato, se non circoscritto ad alcune eccellenze oppure a professionisti che hanno completato il loro studio specifico su questi argomenti con un percorso di ricerca accademico.

Le competenze di un commercialista oggi

Quali sono le competenze di un commercialista che hanno più probabilità di essere valorizzate sul mercato oggi?

È cresciuta la centralità delle soft skills come elemento di valutazione della competenza e le capacità organizzative diventano un elemento di differenziazione, in un mercato professionale caratterizzato sempre di più dal fenomeno delle aggregazioni.

Quali potrebbero essere le soft skills che sono più importanti per la qualificazione di un commercialista? Di sicuro quelle legate all’evoluzione tecnologica.

Un commercialista che ha una competenza in comunicazione, digitalizzazione, creazione di reti, analisi dati e business intelligence ha una marcia in più e può moltiplicare l’efficacia della proposta professionale.

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Digitalizzazione e commercialisti

La competenza nell’attività comunicativa è un elemento che non doveva mancare nel corredo del commercialista, neanche negli anni passati. È cambiato, tuttavia, il modo di esercitare l’attività di comunicazione. 

In passato poteva risultare efficace la comunicazione in eventi mondani o attività relazionali politiche, sociali, ecc. Oggi la comunicazione avviene tramite i social e il web, in prevalenza  le skills necessarie sono diverse e più ricche. 

Saper scrivere, girare video, mettere le mani in un sito web, conoscere alcune procedure di base del digital marketing diventa essenziale per capire come impostare lo sviluppo della proposta professionale con questi nuovi metodi di comunicazione.

La digitalizzazione è un argomento già trattato che va a braccetto con l’organizzazione. Se le hard skills non hanno più l’importanza del passato e laddove non si abbiano in un campo specifico, si possono “comprare” o “acquisire”, quella organizzativa è più complessa da ottenere. 

Soft skills commercialisti

L’organizzazione dello studio di commercialisti

È pressoché scontato che un commercialista non ingaggi un direttore generale per organizzare la sua struttura, e se nello studio non ci sono le competenze per organizzare, acquisire dall’esterno è veramente complicato, per la penuria di risorse umane e per una barriera psicologica a far gestire lo studio a un altro professionista.

Questa competenza sarà la più complicata da completare nel percorso di crescita professionale del commercialista, e avrebbe bisogno di formazione e consulenza, in una fase iniziale.

Creare reti e connessioni è nelle corde di ogni commercialista, è un modo naturale per crescere in professionalità e acquisire contatti con potenziali clienti. Oggi è cambiato l’indirizzo dello sforzo che si deve fare per creare relazioni utili alla crescita professionale.

La società civile, la politica e altri ambiti generici battuti dai professionisti, per intessere rapporti da valorizzare con la proposta professionale che arriva in un secondo momento, sono diventati marginali da un punto di vista quantitativo e qualitativo. 

Per tessere relazioni sociali utili è fondamentale elaborare e mettere in atto strategie mirate verso specifici settori imprenditoriali e professionali, utilizzando i canali più moderni, per creare il giusto connubio con l’economia reale.

L’importanza delle competenze trasversali per i commercialisti

Oggi anche per i commercialisti è importante una formazione trasversale, che comprenda metodi di comunicazione, digitalizzazione e reti. La politica e la società civile non hanno più la stessa funzione di hub di relazioni.

Ad oggi infatti la comunicazione avviene per lo più online, grazie a nuovi strumenti digitali come i social media. Avere una strategia è fondamentale, i canali sono tanti e non bisogna disperdere le forze.

Competenze nello studio tradizionale

Il professionista tradizionale ha fondato il suo successo professionale su due elementi: le hard skills e/o le relazioni personali legate alla società civile o alla politica. L’atteggiamento è di attesa e non proattivo rispetto al mercato, si tende ad acquisire il contatto e poi gestirlo anche per attività non rientranti nelle proprie skills.

Questo modus operandi richiede una spesa di tempo e di energie per la conquista di un cliente in target molto alta, che potrebbe essere razionalizzata con una strategia mirata, in segmenti di mercato più a portata di mano, grazie alle inclinazioni personali e all’esperienza dello studio.

Competenze nello studio moderno

L’approccio al mercato comunicativo e moderno necessita di specifiche competenze. L’elemento più apprezzato dal cliente è l’organizzazione, che rappresenta l’unico vero carattere distintivo agli occhi del mercato, in una prima fase del rapporto professionale.

La rete di connessioni è utile non solo per acquisire clienti, ma anche per creare relazioni stabili con altri professionisti di comprovata fiducia e competenza, che entrino a pieno titolo nelle dinamiche di gruppo di una struttura che tende a diventare complessa.

La presentazione efficace da un punto di vista comunicativo, organizzata e strutturata in modo multidisciplinare, rappresenta il biglietto da visita ideale per il cliente moderno.

Autore
Foto dell'autore

Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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