Incentivi fiscali per il rientro dall’estero: tutte le novità previste per il 2024

Il Governo ha intenzione di introdurre degli incentivi fiscali per promuovere il rientro dall'estero di imprese e professionisti.

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Incentivi fiscali rientro all'estero
  • Per promuovere la rilocalizzazione delle aziende in Italia, il governo ha previsto nuove agevolazioni fiscali.
  • Si vuole incentivare in questo modo il rientro in Italia delle attività spostate all’estero.
  • Viene stabilito uno sgravio fiscale del 50% per 6 anni per professionisti e imprese che rientrano in Italia dall’estero.

Il governo italiano è impegnato con la Legge di Bilancio 2024, che introdurrà alcune importanti novità per imprese e professionisti. Un aspetto particolare è quello che riguarda la possibilità per chi ha un’attività di tornare in Italia dall’estero.

Per il rientro di questi soggetti viene previsto un intervento di agevolazione fiscale con il Decreto Internazionalizzazione, depositato al Parlamento per essere portato in discussione. L’obiettivo del governo è quello di disincentivare la fuga all’estero di professionisti e aziende e incentivare al contrario il rientro in Italia.

La più importante novità a questo proposito è quella degli sgravi fiscali per le imprese che ritornano, del 50% per un periodo di sei anni, con l’innalzamento da 5 a 10 anni del periodo di permanenza in Italia dell’attività dopo il rientro dall’estero per le aziende di grande dimensione.

Incentivi fiscali per il rientro dall’estero: il decreto

A partire dal 2024 chi ha un’attività e la sposta dall’estero in Italia potrà accedere ad alcuni importanti sgravi fiscali, una riduzione delle tasse voluta dall’attuale governo per incentivare le imprese al rientro. La misura fa parte di un piano di fisco internazionale presentato dal Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

La delocalizzazione delle imprese all’estero è uno dei problemi che coinvolgono da vicino il tessuto imprenditoriale italiano: molto spesso sia le aziende che i professionisti cercano fortuna altrove. Una delle prima conseguenze di queste decisioni è la perdita di lavoro per molti dipendenti, soprattutto se si tratta di grosse aziende.

Inoltre, lo spostamento di aziende e professionisti all’estero comporta conseguenze non indifferenti nell’economia del paese. L’obiettivo delle decisioni del governo è quello di introdurre una fiscalità agevolata per tutte le realtà che tornano in Italia.

Con il Decreto Internazionalizzazione si prevede che per il 2024 fare questa scelta sarà molto più vantaggioso, perché queste realtà potranno accedere ad agevolazioni fiscali maggiori rispetto a quelle presenti attualmente.

Sgravio fiscale del 50% per il rientro dall’estero

Rientro cervelli

Un punto importante del decreto riguarda l’introduzione di uno sgravio fiscale vantaggioso per tutti coloro che rientrano dall’estero, spostando in Italia la propria attività imprenditoriale o professionale.

La tassazione sarà quindi più bassa del 50% per coloro che scelgono di tornare in Italia: le imposte come Ires, Irap o Irpef verranno di fatto dimezzate per chi reinveste nel paese. Sono previsti anche incentivi particolari per attività di impresa, arti o professioni che tornano in Italia da paesi extra UE.

Quanto potrà durare questa agevolazione? Secondo le intenzioni del governo, si parla di almeno 6 anni di detassazione per imprese e professionisti che tornano dall’estero. Tuttavia per poter accedere a questo beneficio è necessario che l’attività rimanga nel territorio italiano per almeno 5 anni.

Questo periodo viene innalzato a 10 anni per le grandi aziende, che rientrano in queste caratteristiche:

  • almeno 250 lavoratori dipendenti;
  • 50 milioni di euro di fatturato;
  • 43 milioni di euro di totale di bilancio.

Nel caso in cui l’attività in questo periodo venga nuovamente spostata all’estero, decadono le agevolazioni fiscali previste.

Reshoring da 5 a 10 anni

Il fenomeno del reshoring, o rilocalizzazione, non dovrà essere messo in pratica per tentativi di truffa: per questo motivo l’attività che rientra deve rimanere in Italia per un certo periodo di tempo, variabile, in base alla dimensione, da 5 a 10 anni.

La scelta di proporre uno sgravio fiscale per chi rientra è presa soprattutto per limitare il fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane all’estero, riscontrato soprattutto in periodi di difficoltà economica. Spesso infatti grosse aziende e multinazionali scelgono di stabilirsi presso paesi considerati come paradisi fiscali, evitando quasi del tutto di versare la tassazione.

Un intervento di questo tipo proposto dal governo mira a limitare queste eventualità, oltre a rendere più appetibile l’Italia per le imprese che già si sono spostate all’estero.

Incentivi fiscali già esistenti

Tra gli incentivi già presenti in Italia, in attesa dell’attuazione definitiva delle nuove disposizioni, al momento uno dei più importanti è quello sul Rientro dei Cervelli. Questa norma provvede ad incentivare, anche grazie ad importanti agevolazioni fiscali, il trasferimento in Italia di persone altamente qualificate e specializzate.

Solo per fare un esempio, nel caso in cui dovessero rientrare dei docenti e dei ricercatori è previsto che fino ad un massimo del 90% del reddito da lavoro dipendente o autonomo non sia fiscalmente imponibile ai fini Irpef. 

Per accedere a questa agevolazione, i diretti interessati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • possedere un titolo di studio universitario o equiparato;
  • essere stati residenti all’estero in maniera continuativa;
  • aver effettuato attività di ricerca o docenza per almeno due anni continuativi, presso degli istituti all’estero;
  • trasferire la propria residenza fiscale in Italia e svolgere attività di ricerca nel nostro paese.

Questi incentivi fiscali sono applicabili per cinque anni, che possono diventare otto nel caso in cui il diretto interessato abbia un figlio minorenne a carico.

Incentivi fiscali – Domande frequenti

I nuovi incentivi fiscali per la rilocalizzazione sono già operativi?

No, se il decreto verrà approvato in via definitiva, le nuove agevolazioni arriveranno per il 2024. Ecco tutte le ipotesi.

Cosa è previsto per le aziende che rientrano in Italia dall’estero?

Si prevede un dimezzamento delle imposte, al 50%, per un periodo di 6 anni. Si tratta di un’agevolazione su tasse come Irpef, Irap e Ires.

È prevista qualche iniziativa fiscale per le persone fisiche che rientrano in Italia?

Al momento sono attive alcune agevolazioni per il rientro dei cervelli, ovvero di coloro che rientrano in determinati requisiti, come indicato in questo articolo.

Le aziende che rilocalizzano possono accedere a delle agevolazioni?

Sì, dal 2024 arriveranno delle agevolazioni fiscali al 50% per le imprese, ma anche per i professionisti, che decidono di rilocalizzare l’attività.

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