Esenzione IVA per corsi di inglese: come funziona e quando è possibile

L'Agenzia delle Entrate è intervenuta con una risposta ad interpello a chiarire alcuni aspetti dell'esenzione IVA per corsi di inglese. Vediamo qui di cosa si tratta.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Esenzione IVA corsi di inglese
  • Tra i casi di esenzione dell’applicazione dell’IVA, vi sono anche i corsi di inglese, entro certe condizioni.
  • Se i corsi di inglese corrispondono ad attività di tipo didattico e educativo, e sono proposti da scuole riconosciute, è possibile applicare l’esenzione dell’IVA.
  • A chiarire il funzionamento dell’esenzione è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 321 del 9 maggio 2023.

L’IVA è una delle principali tasse che si applicano in Italia su prodotti, beni e servizi, e corrisponde all’Imposta sul Valore Aggiunto. Le aliquote applicate variano in base al prodotto o servizio specifico, attestandosi in Italia genericamente al 22%, tuttavia vi sono anche sei casi in cui l’imposta non si utilizza.

Uno di questi casi è quello previsto per i corsi di inglese, per cui non si applica l’Imposta sul Valore Aggiunto se sono rispettati determinati requisiti. In questi casi è necessario conoscere le condizioni specifiche per cui è possibile applicare l’esonero IVA.

A chiarire nei dettagli come funziona l’esenzione e quando si applica è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con una risposta ad interpello recente, la n. 321 del 9 maggio 2023. Vediamo di cosa si tratta.

Esenzione IVA per i corsi di inglese: condizioni

La normativa, con riferimento al Decreto IVA, stabilisce che non sempre è applicabile l’esenzione IVA ai corsi di inglese, ma solamente in determinate circostanze, ovvero se sono rispettate specifiche condizioni.

La condizione generale che va rispettata riguarda la categoria in cui rientrano questi corsi: l’esenzione IVA è possibile se si tratta di un’attività di natura educativa e didattica, la cui erogazione è disposta da parte di scuole o istituti di formazione che sono stati riconosciuti dalle pubbliche amministrazioni.

Rientrano in queste casistiche anche corsi di inglese di formazione, aggiornamento, riconversione professionale o riqualificazione, tuttavia è indispensabile che i corsi abbiano una natura educativa e didattica e vengano erogati da enti riconosciuti.

Per questo motivo, non è possibile ottenere l’esenzione IVA solamente mettendo a disposizione la consulenza di insegnanti, se non vi è un riconoscimento da parte delle pubbliche amministrazioni. Anche l’Agenzia delle Entrate è intervenuta recentemente a specificare il funzionamento della norma nei diversi casi, in base alla Direttiva Iva, ovvero l’articolo 132 della Direttiva CE n. 112 del 2006.

Esenzione IVA: interpello n. 321 del 9 maggio 2023

L’Agenzia delle Entrate recentemente è intervenuta per chiarire alcuni aspetti sull’esenzione IVA per i corsi di inglese, con la risposta ad interpello n. 321 del 9 maggio 2023. Nel dettaglio, una società che eroga corsi di inglese, riconosciuti per l’esenzione Iva secondo le normative, ha chiesto alcuni chiarimenti per l’applicazione dei corsi per conto di due società diverse.

La prima società a sua volta rispetta tutte le condizioni per l’esenzione IVA, mentre la seconda società ne è priva. La società principale chiede quindi un chiarimento all’Agenzia delle Entrate sulla fatturazione che dovrà effettuare nei confronti delle due società per cui opera, tenendo presente che le due società a loro volta fattureranno il costo dei corsi agli studenti.

L’Agenzia delle Entrate ha risposto che la società principale può procedere a fatturare alle altre due società con l’applicazione dell’esenzione IVA, in quanto rispetta tutte le condizioni per accedere a tale esonero.

La risposta ad interpello infatti spiega:

“In recepimento dell’articolo 132 della Direttiva CE n. 112 del 2006 (c.d. Direttiva IVA), l’articolo 10, primo comma, n. 20) del Decreto IVA prevede l’esenzione dall’IVA per «le prestazioni educative dell’infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da enti del Terzo settore di natura non commerciale.”

Queste condizioni sono rispettate dalla società, secondo requisiti oggettivo e soggettivo: è rispettata la natura educativa della prestazione e l’istituto è riconosciuto dalla pubblica amministrazione.

Viene anche aggiunto che non è possibile tuttavia applicare questa esenzione a tutte le attività svolte o erogate dalla società, ma solamente a quelle che rientrano nella categoria dei corsi di inglese, che rispettano le condizioni della norma.

La società quindi può accedere all’esenzione, tuttavia deve valutare se il servizio erogato rientra nei parametri per ciò che riguarda la tipologia, poiché non è prevista erogazione IVA se il docente svolge solo temporaneamente compiti di insegnamento sotto la responsabilità dell’istituto.

Infine, l’Agenzia delle Entrate va a specificare che le due società a cui la prima fa riferimento, a loro volta applicheranno l’IVA in modi differenti sulle fatture ai clienti: la società che rispetta i requisiti può ottenere esenzione IVA, mentre quella che non rispetta i requisiti, dovrà applicare questa tassa.

Quali prestazioni sono esenti IVA

I corsi di inglese non sono le uniche prestazioni esenti IVA, secondo la legge italiana. Vi sono infatti anche altri servizi su cui non si applica l’IVA. L’esenzione IVA infatti la si può riscontrare nei seguenti servizi o prestazioni:

  • alcune attività finanziarie e assicurative;
  • operazioni collegate a scommesse e vincite;
  • locazioni, affitti e cessioni di terreni e aziende agricole;
  • alcune prestazioni sanitarie;
  • prestazioni educative e didattiche dell’infanzia e della gioventù;
  • cessioni di oro di investimento, lingotti e monete;
  • prestazioni previdenziali per i dipendenti.

In questi casi l’IVA non si applica del tutto. Esistono poi situazioni particolari in cui l’IVA viene ridotta, ovvero non si trova all’aliquota ordinaria del 22%, ma viene abbassata al 10% o al 5%, parliamo ad esempio di alcuni prodotti alimentari, e di alcune operazioni connesse all’edilizia.

Esenzione IVA corsi di inglese – Domande frequenti

Come funziona l’esenzione IVA per i corsi di inglese?

Ad oggi è possibile ottenere un’esenzione IVA in fattura se i corsi di inglese rispettano determinate condizioni: ecco quali sono.

Quando la formazione è esente IVA?

La formazione erogata con corsi di inglese è esente IVA se i corsi sono riconosciuti da un’amministrazione pubblica, e se hanno finalità educativa e formativa.

Quali prestazioni sono esenti IVA?

Alcune prestazioni sono ad oggi esenti dall’applicazione dell’IVA: si tratta di servizi sanitari, servizi formativi e educativi, alcune operazioni immobiliari.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
Fact-Checked
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 5 Giugno 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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