Dichiarazione imposta di soggiorno 2024: scadenza il 30 giugno. Ecco come procedere

Si avvicina la scadenza della dichiarazione per l'imposta di soggiorno e ad oggi è disponibile online il portale con cui procedere. Ecco come funziona.

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  • Ha debuttato l’anno scorso il portale telematico per inviare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno.
  • I diretti interessati hanno tempo fino al 30 giugno di quest’anno per adempiere a questo obbligo.
  • I dati da comunicare sono quelli relativi allo scorso anno e i soggetti obbligati sono tutte le imprese che operano con strutture ricettive, B&B o coloro che gestiscono affitti brevi.

Dallo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti il servizio online attraverso il quale è possibile inoltrare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno, relativa alle somme che sono state incassate nel corso dell’anno precedente. I contribuenti devono effettuare l’invio entro e non oltre il 30 giugno 2024.

Sta per avvicinarsi quindi la presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno per le strutture ricettive obbligate a questo adempimento. Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come funziona il servizio online.

Imposta di soggiorno: scadenza dichiarazione 2024

Dal 2023 è disponibile il portale online attraverso il quale i contribuenti hanno la possibilità di inviare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno. La scadenza per questo adempimento è al 30 giugno 2024.

A regolare questa particolare tassa, che costituisce le somme che devono essere richieste ai viaggiatori e ai turisti che alloggiano nelle strutture ricettive e il cui scopo è quello di finanziare gli interventi sul turismo, è l’articolo 4 del D. Lgs n. 23 del 14 marzo 2011.

A chi gestisce bed and breakfast o alberghi, per fare due brevi esempi, è delegata la responsabilità di incassare il pagamento da parte degli ospiti. Ogni anno, i gestori sono tenuti a presentare la relativa dichiarazione.

L’invio della dichiarazione dell’imposta di soggiorno deve essere effettuato unicamente in via telematica. L’operazione deve essere svolta entro e non oltre il 30 giugno dell’anno successivo rispetto a quello a cui si riferiscono i dati.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che dallo scorso anno, direttamente sul portale dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile il servizio online, attraverso il quale è possibile procedere con la trasmissione delle informazioni.

Come accedere al potale per l’imposta di soggiorno

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Come funziona, nello specifico, il portale istituzionale? Per accedervi, una volta che il diretto interessato si sia loggato con le proprie credenziali (come lo SPID) al sito dell’Agenzia delle Entrate, bisogna seguire il seguente percorso:

  • dalla home page andare su “servizi”;
  • selezionare la voce “dichiarazioni”;
  • scegliere: “dichiarazione telematica per l’imposta di soggiorno”.

Per presentare la dichiarazione è necessario utilizzare il modello apposito, che è stato approvato nel corso del mese di aprile dello scorso anno.

Imposta di soggiorno: come funziona la dichiarazione

Tra le scadenze fiscali di giugno 2024, c’è anche la dichiarazione dell’imposta di soggiorno, entro il 30 giugno. Sono tenuti ad effettuare queste operazioni i seguenti soggetti:

  • gestore della struttura ricettiva;
  • mediatore della locazione. In questo caso il soggetto coinvolto è colui che provvede ad incassare il canone o il corrispettivo o che, comunque vada, interviene nel pagamento;
  • intermediario.

Nella dichiarazione è possibile, inoltre, indicare un dichiarante diverso rispetto al gestore. Questo può avvenire nel momento in cui ad effettuare l’invio sia il curatore fallimentare o l’erede. 

Nel momento in cui la comunicazione dei dati è andata a buon fine, il contribuente ha la possibilità di consultare o scaricare la ricevuta di trasmissione direttamente dall’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso di omessa o infedele presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno, il legislatore ha previsto una sanzione che oscilla tra il 100% ed il 200% dell’importo dovuto.

Come fare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno

Allo scopo di agevolare gli utenti ed evitare errori, il MEF ha pubblicato una serie di istruzioni per rispondere ai dubbi dei contribuenti, che si accingono ad adempiere a questa pratica. All’interno di una serie di FAQ, il MEF ha specificato che:

  • i diretti interessati sono tenuti a presentare una dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno per ogni annualità. La dichiarazione cumulativa, infatti, non raggruppa i diversi periodi d’imposta, ma unicamente i dati che devono essere dichiarati per ogni singolo anno;
  • è possibile presentare una dichiarazione multipla nel caso in cui il soggetto che la presenta lo faccia allo stesso Comune. Questa opzione deve essere scelta solo e soltanto nel caso in cui non dovesse essere possibile procedere con il rappresentare in maniera integrale la propria posizione all’interno di un solo modello, e quando l’obbligo di adempiere alla dichiarazione spetti ad un intermediario e i dati inseriti siano relativi ai pernottamenti che ha gestito;
  • se la dichiarazione viene presentata dagli intermediari, come ad esempio le agenzie immobiliari, che quindi possono avere in gestione immobili collocati in Comuni diversi, è necessario presentare una dichiarazione diversa relativa a ciascun Comune di riferimento.

Imposta di soggiorno – Domande frequenti

Quali sono i soggetti tenuti a presentare la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno?

Sono obbligati ad assolvere a questo adempimento quanti affittano delle camere a dei soggetti terzi. Questo è obbligatorio anche se sono degli intermediari.

Cosa bisogna fare se gli immobili su cui si applica l’imposta di soggiorno sono in diversi Comuni?

In questo caso è necessario presentare una dichiarazione per ogni Comune.

Quali sono le sanzioni in caso di omessa dichiarazione per l’imposta di soggiorno?

Le sanzioni oscillano tra il 100% ed il 200% della somma che si sarebbe dovuta versare.

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