Nasce il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso

Istituito, presso il competente ministero, il Comitato Nazionale per il contrasto del lavoro sommerso. Ecco i suoi compiti.

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Comitato Nazionale Lavoro Sommerso
  • La lotta al lavoro sommerso prosegue con l’istituzione di un apposito Comitato.
  • Nato in seno al Ministero del lavoro, il Comitato costituisce uno degli obblighi attuativi del PNRR.
  • Grazie a questo organismo, saranno coordinati i compiti di vari enti ed uffici.

L’obiettivo del Comitato Nazionale è quello di incentivare la lotta al lavoro sommerso. Con questo intento, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha provveduto ad approvare due diversi decreti: il D.M n. 57 ed il D.M. n. 58 entrambi datati 6 aprile 2023, che sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 89 del 15 aprile 2023.

Lo scopo è quello di intensificare le varie attività di contrasto al lavoro sommerso. Un atto, quello appena compiuto, necessario per chiudere la fase attraverso la quale la Commissione europea ha appurato che l’Italia ha raggiunto i traguardi e gli obiettivi di competenza del PNRR.

Marina Calderone, Ministro del Lavoro, ha sottolineato che i due provvedimenti sono, a tutti gli effetti, un importante strumento indispensabile per riuscire a migliorare il mercato del lavoro in Italia sotto il profilo della legalità, della tutela dei diritti dei lavoratori e della concorrenza leale tra le varie imprese.

La Calderone, inoltre, ha messo in evidenza che gli uffici competenti del Dicastero, nel corso di questi mesi, sono riusciti a raggiungere gli obiettivi che erano stati stabiliti dal PNRR. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo cosa prevedono i due provvedimenti.

Il Comitato Nazionale per il contrasto al lavoro sommerso

La novità più importante introdotta attraverso i due decreti è l’istituzione del Comitato Nazionale per la prevenzione ed il contrasto del lavoro sommerso.

A questo nuovo organismo è stato affidato il compito di andare a coordinare e monitorare lo stato di avanzamento e la realizzazione delle attività che sono state programmate all’interno del Piano Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso.

Ma soprattutto dovrà provvedere a vigilare sul rispetto delle varie tappe, che sono state programmate all’interno dello stesso decreto.

A presiedere il Comitato sarà direttamente il ministro del lavoro. Vi parteciperanno, inoltre, i rappresentanti del Ministero del Lavoro, di quello delle Infrastrutture e di quello dell’Interno. Ci saranno, inoltre, rappresentati di:

  • INL;
  • INPS;
  • INAIL;
  • ANPAL;
  • Banca d’Italia;
  • ISTAT;
  • Agenzia delle Entrate;
  • Guardia di Finanza;
  • Arma dei Carabinieri;
  • Conferenza delle Regioni.

Il comitato, inoltre, riceverà il supporto tecnico dell’INAPP oltre che di quello di alcuni esperti nominati direttamente dal Ministro. L’assistenza tecnica, inoltre, verrà garantita dalla presenza di dieci rappresentanti provenienti dalle varie organizzazioni sindacali e datoriali, che risultino essere le più rappresentative in Italia.

Quali sono i compiti del Comitato

In stretta sinergia con le varie task force ed i gruppi di lavoro ai quali è demandata la competenza per attuare le specifiche linee d’azione, il comitato per il contrasto al lavoro sommerso ha il compito di andare a presiedere l’avanzamento dei lavori per la costruzione ed il monitoraggio degli indicatori che servono a rilevare la media annuale del numero di accessi ispettivi effettuati ogni anno che riguardano il lavoro.

Gli indicatori serviranno a verificare quanto incide il lavoro sommerso. Il Comitato, inoltre, provvederà ad assicurare le connessioni necessarie e strategiche il Tavolo nazionale sul caporalato.

Uno dei compiti di questo particolare Comitato sarà anche quello di andare a costituire un vero e proprio gruppo di lavoro, attraverso il quale verrà presidiata l’interoperabilità tra i vari sistemi informativi degli enti, che, a vario titolo, sono in possesso dei dati aggiornati relativi al lavoro sommerso.

PNRR: scatta la verifica dello stato di attuazione

Tra i compiti affidati al Comitato Nazionale per il lavoro sommerso vi sono due importanti obiettivi da raggiungere, che sono contenuti direttamente all’interno del PNRR:

  • andare a verificare il traguardo M5C-1, che consiste nella costituzione di un indicatore nel quale venga riportata la media annuale delle ispezioni effettuate relativamente al lavoro nel corso degli ultimi due anni;
  • verificare il traguardo M5C1-11, che è strettamente legato all’incidenza del lavoro sommerso.

Per raggiungere l’indicatore M5C-1, sarà responsabilità del comitato andare a monitorare ogni tre mesi a che punto sia la raccolta dei dati che provengono direttamente dall’attività ispettiva.

Oltre a questo dovrà provvedere a verificare che i dati e la metodologia, con cui sono stati raccolti, risultino essere congrui. Al termine di questi primi passaggi, dovrà provvedere a certificare gli indicatori proposti a valutati.

Per quanto riguarda l’indicatore M5C1-11 il compito del Comitato sarà quello di andare a monitorare l’identificazione delle variabili e la costruzione del dataset che verranno impiegati per la stima dell’indicatore.

Sarà sua responsabilità, inoltre, andare ad identificare il modello di previsione, per individuare i possibili e potenziali ambiti di sviluppo. Dovrà, inoltre, monitorare i risultati ottenuti.
Può anche interessarti la lettura del nostro articolo su “Lavoro nero, cosa rischiano lavoratore e azienda?

Lotta al lavoro sommerso: la Commissione d’inchiesta

In questa sede non deve essere tralasciato quanto previsto dall’articolo 19 del Decreto PNRR2, che ha istituito il Portale nazionale del Sommerso (PNS).

Questo particolare portale, che è gestito direttamente dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, andrà a sostituire le forme di condivisioni utilizzate attualmente, che sono connesse alle attività che vengono svolte dall’INPS, dall’INAIL e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Ricordiamo, in conclusione, che la lotta al lavoro sommerso è uno dei compiti della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, il cui compito è quello di indagare sulle cause che determinano gli infortuni sul lavoro.

Comitato per il contrasto al lavoro sommerso – Domande frequenti

Quali sono i compiti del Comitato per il contrasto al lavoro sommerso?

Tra i compiti principali vi sono quelli di monitoraggio e documentazione del lavoro in Italia, in modo da avere dati e numeri per comprendere quanto incida il sommerso.

Saranno avviati dei programmi per contrastare il lavoro sommerso?

Verrà istituita una piattaforma che permetterà il dialogo tra i vari enti, in modo da poter coordinare al meglio le iniziative in questo senso. Ecco come funzionerà il Comitato per il contrasto del lavoro sommerso.

Il Comitato per il contrasto del lavoro sommerso servirà a cancellare definitivamente il lavoro nero?

No, sicuramente non lo cancellerà completamente. L’obiettivo è quello di avviare delle azioni per contrastarlo il più possibile.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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