Bonus tredicesima: meno tasse sulla mensilità aggiuntiva, tutte le ipotesi

Il governo presto potrebbe introdurre un bonus tredicesima, ovvero uno sgravio sulle tasse previste su questa mensilità. Ecco come potrebbe funzionare e i destinatari della misura.

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Bonus tredicesima
  • Con il Decreto Lavoro arrivano diverse misure che riducono la tassazione a carico di lavoratori e imprese, e si ipotizza anche un bonus tredicesima in questo senso.
  • Il bonus tredicesima potrebbe andare a diminuire ulteriormente le tasse pagate dai lavoratori, per ciò che riguarda la mensilità aggiuntiva.
  • Per il momento il bonus tredicesima rimane solo un’ipotesi, ma presto potrebbe essere inserito nel Decreto Lavoro.

Con il Decreto Lavoro, il governo Meloni introduce diversi tagli alle tasse pagate da lavoratori e imprese: si tratta di una riduzione delle imposte mirata a garantire maggiore potere d’acquisto agli italiani, di fronte all’aumento dei prezzi dell’ultimo periodo, e un sostegno alle aziende.

Anche se non si tratta del primo governo che introduce tagli alle tasse di questa portata, il Decreto Lavoro costituisce una novità perché contiene diversi provvedimenti mirati in particolare al mondo del lavoro. A proporre un bonus tredicesima in aggiunta alle misure già presentate nel testo del decreto è il viceministro Maurizio Leo.

Secondo le ipotesi, l’intenzione è quella di detassare la tredicesima mensilità ai dipendenti, ovvero la mensilità aggiuntiva che viene corrisposta secondo contratti collettivi nazionali alla fine dell’anno. Vediamo i dettagli della proposta.

Cos’è il bonus tredicesima

Lo sgravio fiscale ipotizzato per la tredicesima mensilità è stato soprannominato come bonus tredicesima: si tratta di un intervento mirato a consentire a questa erogazione aggiuntiva dello stipendio una detassazione particolare.

In merito alla riforma fiscale e al Decreto Lavoro, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo è intervenuto spiegando la propria proposta di abbassare le tasse su questa erogazione:

“Pensare che una retribuzione straordinaria – è tutto da valutare in base alle risorse – come ad esempio la tredicesima, venga assoggettata ad una tassazione più bassa per mettere più soldi nelle tasche degli italiani nell’ultimo mese dell’anno. E’ una cosa che già c’è nella delega, che dobbiamo sperimentare e vedere come costruirla.”

L’obiettivo sarebbe quindi quello di consentire un aumento in busta paga ai lavoratori diminuendo ancora le imposte, in particolar modo quelle previste sull’ultima mensilità dell’anno. La proposta è in linea con il più ampio piano di taglio del cuneo fiscale che ha come conseguenza un aumento della busta paga dei lavoratori.

Per il momento il bonus tredicesima rimane solamente una proposta, per cui si attendono conferme definitive. A confermare o negare l’intervento saranno le risorse destinate a questa misura e più in generale agli interventi previsti con la riforma fiscale.

Bonus tredicesima: a chi spetta

Il bonus tredicesima, se confermato, potrebbe coinvolgere un grande numero di lavoratori, ovvero coloro che lavorano come dipendenti e ricevono ogni anno la mensilità aggiuntiva prevista dal contratto collettivo nazionale.

Hanno infatti ad oggi diritto a ricevere la tredicesima mensilità i lavoratori dipendenti, sia con un contratto a tempo determinato che indeterminato, sia se si trovano nel settore pubblico che nel privato. La mensilità aggiuntiva viene corrisposta generalmente alla fine dell’anno, e corrisponde all’incirca ad un mese di retribuzione.

Al momento attuale questa mensilità viene tassata in egual modo rispetto allo stipendio, sulla base delle imposte dovute allo stato per i redditi percepiti. Inoltre, su questa erogazione non agiscono le detrazioni fiscali. La tredicesima al momento attuale spetta anche ai pensionati, tuttavia ancora non è chiaro se il bonus tredicesima sarà introdotto anche per questa categoria.

Trattandosi ancora solamente di una proposta, il governo al momento sta verificando quali sono le risorse a disposizione per intervenire, tenuto conto che, con la previsione della riforma fiscale, dovranno essere utilizzate risorse ingenti anche per la prossima riduzione dell’Irpef a tre aliquote, per cui il governo propone di intervenire sulle deduzioni e le detrazioni attualmente presenti per ricavare ulteriori risorse.

Cosa cambierà con il bonus tredicesima

Se il bonus tredicesima dovesse essere introdotto, potrebbe cambiare la busta paga dei lavoratori dipendenti, sgravati dalle tasse su questa mensilità. Al momento non è ancora chiaro con esattezza quando risparmierebbero gli italiani con un intervento di questo tipo.

Tuttavia con il taglio al cuneo fiscale previsto dal Decreto Lavoro, e con questo intervento, i lavoratori potrebbero risparmiare circa 80-100 euro ogni mese direttamente in busta paga.

Ricordiamo che a livello più ampio, con il Decreto Lavoro si ipotizza un taglio alle tasse applicate sui redditi dei lavoratori dipendenti tramite sgravio contributivo, fino al 7% per chi percepisce un reddito inferiore a 25.000 euro, e fino al 6% per chi ha un reddito annuo inferiore a 35.000 euro.

Per il momento questo taglio è previsto per sei mesi, da luglio a dicembre 2023, ma potrebbe essere esteso al 2024 in base alle risorse a disposizione.

La questione delle risorse

La questione delle risorse da destinare a questo tipo di intervento è centrale: al momento per il taglio delle tasse per i lavoratori previsto dal Decreto Lavoro vengono stanziati 4 miliardi di euro per il 2023, ma potrebbero servirne 12 miliardi per il prossimo anno.

Il governo intende quindi recuperare risorse da altri contesti per poter intervenire con la riduzione delle imposte e con un bonus sulla tredicesima mensilità.

Oltre ad una riorganizzazione di deduzioni e detrazioni, il governo intende intervenire sui crediti di imposta anche per avere risorse per ridurre le aliquote Irpef, come ha spiegato Maurizio Leo:

“Abbiamo 227 crediti che cubano circa 36 miliardi di euro, su questi penso si possa fare un intervento di pulizia per fare in modo di mettere le risorse che vengono risparmiate a servizio della riduzione dell’Irpef.”

Il tutto è ancora in fase di progettazione, per cui si attendono conferme definitive per conoscere i dettagli dei nuovi interventi e per sapere se effettivamente arriverà uno sgravio sulle tasse applicate alla tredicesima mensilità.

Bonus tredicesima – Domande frequenti

Cos’è il bonus tredicesima?

Viene soprannominato come bonus tredicesima l’intervento proposto dal viceministro Maurizio Leo per detassare la tredicesima mensilità dei lavoratori dipendenti. Tutti i dettagli della proposta nell’articolo.

Come funzionerà il bonus tredicesima?

Per il momento si tratta solo di un’ipotesi, tuttavia con questa misura e con il taglio delle tasse previsto dal governo Meloni, le buste paga dei lavoratori dipendenti potrebbero essere più ricche.

Bonus tredicesima: a chi spetta?

Se verrà confermato, il bonus tredicesima coinvolgerà moltissimi lavoratori italiani, che percepiscono la tredicesima mensilità ogni anno in busta paga.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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