Estromissione beni strumentali 2023: cos’è, come funziona, requisiti e agevolazioni

Con la Legge di Bilancio 2023 è stata riconfermata l’estromissione agevolata dei beni strumentali per le imprese individuali, purché vengano rispettate le scadenze. Leggi come funziona e i requisiti per accedere all’agevolazione.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Estromissione beni strumentali
  • Le imprese individuali possono escludere alcuni beni dal patrimonio dell’impresa attraverso l’estromissione dei beni strumentali.
  • L’estromissione dei beni strumentali prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF.
  • Con l’estromissione agevolata dei beni strumentali 2023 si applica l’imposta sostitutiva all’8%.

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto importanti novità per l’estromissione dei beni strumentali. Infatti, trasferendo detti beni dalla sfera imprenditoriale a quella personale entro il 31 maggio 2023, è prevista un’imposta sostitutiva dell’8%.

Questa novità rappresenta un grande incentivo per quegli imprenditori che devono compiere tale operazione che non saranno, così, tenuti a versare l’imposta ordinaria sulle plusvalenze del 26%.

In questo articolo vedremo nel dettaglio in cosa consiste l’estromissione dei beni strumentali e quali sono le novità introdotte con la Legge 29 dicembre 2022, n. 197.

Cos’è l’estromissione dei beni strumentali

Per beni strumentali si intende l’insieme di beni materiali e immateriali, utilizzati per diversi anni, per il regolare svolgimento di un’impresa. Il comma 121 della Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 stabilisce:

“L’imprenditore individuale che alla data del 31 ottobre 2015 possiede beni immobili strumentali di cui all’articolo 43, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, può, entro il 31 maggio 2016, optare per  l’esclusione  dei  beni  stessi dal patrimonio dell’impresa, con effetto dal periodo di imposta in corso alla data del 1° gennaio 2016, mediante il pagamento di una imposta sostitutiva dell’imposta sul  reddito delle persone fisiche e dell’imposta regionale sulle attività produttive nella misura dell’8 per cento della differenza tra il valore normale di tali beni ed il relativo valore fiscalmente riconosciuto.”

Con l’articolo 1, comma 106, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, nota semplicemente come Legge di Bilancio 2023, sono stati prorogati tali termini riconfermando la normativa agevolativa.

Tale normativa, quindi, permette l’estromissione dell’immobile strumentale dell’imprenditore individuale con il pagamento di un’imposta sostitutiva pari all’8%.

Estromissione beni strumentali costi

Estromissione agevolata dei beni strumentali: come funziona

Per consentire all’imprenditore individuale di avere accesso all’estromissione agevolata degli immobili dal patrimonio aziendale, egli deve avere un comportamento concludente. Ciò significa che l’imprenditore è tenuto a compiere atti che manifestino questa volontà. Di conseguenza, egli dovrà, ad esempio, annotare la dismissione nel libro giornale o nel registro dei beni ammortizzabili.

L’estromissione agevolata può essere effettuata tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2023. Tuttavia, gli effetti retroagiscono al 1° gennaio 2023. Ciò significa che il bene strumentale estromesso si considera posseduto nella sfera privata dell’imprenditore per l’intera annualità 2023 anche se l’operazione è stata effettuata dopo il 1° gennaio ma entro il 31 maggio.

Per l’imprenditore ciò si traduce nell’obbligo di dichiararne il relativo reddito nel quadro RB del modello Redditi o nel quadro B del 730 e all’indicazione in dichiarazione dei redditi, nel quadro RQ del modello Redditi, del valore dei beni estromessi e dell’imposta sostitutiva versata.

A chi è rivolta l’agevolazione

L’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2023 è riservata a coloro che, in data 31 ottobre 2022, avevano la qualifica di imprenditore individuale, anche in stato di liquidazione, e l’ha mantenuta fino al 1° gennaio 2023 e che, a partire da questa data, ha eseguito l’esclusione dei beni immobili dal patrimonio dell’impresa. Per avere accesso all’estromissione dei beni strumentali il regime contabile adottato è irrilevante.

Può ricorrere all’agevolazione anche l’erede dell’imprenditore deceduto dopo il 31 ottobre 2022 che prosegue l’attività in forma individuale oltre al donatario dell’azienda che ha proseguito l’attività imprenditoriale del donante.

Non possono accedere all’agevolazione, invece, i soggetti che al 1° gennaio 2023 non avevano più la qualifica di imprenditore individuale. Infatti, in questo caso è previsto l’assoggettamento a tassazione ordinaria delle eventuali plusvalenze realizzate, pari al 26%. Lo stesso vale anche per l’imprenditore individuale che, prima di quella data, ha dato in affitto o in usufrutto la sua unica azienda.

Vengono quindi esclusi da questa agevolazione tutti coloro che non si riferiscono ad una impresa individuale, ovvero non è prevista per esercenti arti o professioni, società ed enti non commerciali.

Quali sono i beni strumentali

I beni interessati a questa agevolazione e che possono, quindi, essere esclusi dal patrimonio dell’impresa, sono quelli indicati nell’articolo 43, comma 2, del Tuir, ossia gli immobili che al 31 ottobre 2022 risultavano strumentali:

  • per destinazione: utilizzati in maniera esclusiva e diretta per l’esercizio dell’impresa, indipendentemente dalla classificazione catastale;
  • per natura: beni che per le loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni, considerati strumentali pur non essendo utilizzati direttamente dall’imprenditore o se dati in locazione o comodato.

In questa seconda categoria rientrano, quindi gli immobili accatastati nei gruppi B, C, D ed E e quelli appartenenti alla categoria A/10 se la destinazione a ufficio è prevista nella licenza o concessione edilizia.

I beni strumentali, inoltre, possono anche essere in comunione e l’agevolazione varrà per la sola quota di pertinenza dell’imprenditore.

Sono validi per l’estromissione agevolata gli immobili che appartengono all’impresa individuale purché siano annotati nell’inventario o, per le imprese in contabilità semplificata, nel registro dei beni ammortizzabili.

L’unica eccezione ammessa è quella dei beni strumentali per destinazione acquisiti fino al 31 dicembre 1991 anche se non presenti nell’inventario.

Invece, non rientrano nell’applicazione dell’estromissione agevolata quegli immobili considerati “beni merce” in quanto rappresentano l’oggetto dell’attività. Alcuni esempi sono gli immobili posseduti e impiegati per l’attività di gestione immobiliare.

Sono esclusi anche gli immobili che, nonostante siano indicati nell’inventario, non sono considerati strumentali per natura o per destinazione. Va da sé che tale agevolazione non è applicabile per gli immobili posseduti in leasing.

Estromissione beni strumentali

Estromissione agevolata dei beni strumentali: i costi

La Legge di Bilancio 2023 riconferma che per l’esclusione degli immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa è obbligatorio versare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali con aliquota all’8%.

La base imponibile a cui si applica l’aliquota è data della differenza tra il valore normale del bene strumentale da estromettere e il suo valore fiscalmente riconosciuto.

Questo valore è dato dal valore iscritto nel libro degli inventari o nel registro dei beni ammortizzabili al netto delle quote di ammortamento dedotte fino al periodo d’imposta 2022, e tenendo conto delle eventuali rivalutazioni rilevanti ai fini fiscali.

Invece di assumere il valore normale, è altrettanto possibile assumere il valore catastale dell’immobile ottenuto applicando alle rendite risultanti in catasto specifici moltiplicatori, diversificati in base alla tipologia del bene.

Se non è possibile pagare l’imposta sostitutiva perché manca la base imponibile, ossia quando non c’è differenza tra valore normale (o catastale) dell’immobile e relativo valore fiscalmente riconosciuto, è ugualmente possibile accedere all’estromissione agevolata dei beni strumentali.

Imposta sostitutiva: scadenze e rateizzazione

Il pagamento dell’imposta sostitutiva deve avvenire tramite modello F24 utilizzando il codice tributo 1127. Il versamento può avvenire in due rate.

Le scadenze dei versamenti rateali dell’imposta sostitutiva, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2023, sono:

  • il 60% entro il 30 novembre 2023;
  • il 40% entro il 30 giugno 2024.

Estromissione beni strumentali – Domande frequenti

Qual è l’aliquota dell’imposta sostitutiva sull’estromissione dei beni strumentali?

Con la Legge di Bilancio 2023 è stata riconfermata l’estromissione agevolata dei beni strumentali con un’imposta sostitutiva con aliquota dell’8%.

Chi può accedere all’estromissione agevolata dei beni strumentali?

L’agevolazione è dedicata agli imprenditori individuali che manifestano tale volontà e agiscono per l’estromissione del bene strumentale entro il 31 maggio del 2023. Leggi quali sono gli ulteriori requisiti.

Quando si versa l’imposta sostitutiva sull’estromissione dei beni strumentali?

Il pagamento dell’importa sostitutiva sull’estromissione dei beni strumentali è diviso in due rate da pagare con F24: il 60% entro il 30 novembre 2023 e il restante 40% entro il 30 giugno del 2024. Leggi quale codice tributo utilizzare per il versamento.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 15 Ottobre 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

10 commenti su “Estromissione beni strumentali 2023: cos’è, come funziona, requisiti e agevolazioni”

    • Buongiorno,
      se non ci saranno proroghe le estromissioni dopo tale data saranno soggette alle normali regole e non sarà applicabile l’imposta sostitutiva. Si consiglia di consultare un commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno,
      non dovrebbe essere necessario, solo indicazione nel quadro RQ. Le consigliamo di chiedere conferma al suo commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buonasera,
      se il bene immobile è ancora in corso di costruzione non dovrebbe essere tecnicamente un bene strumentale per destinazione. Situazione molto particolare da approfondire con il suo commercialista.

      Grazie per averci scritto.

      Rispondi
    • Buonasera,
      l’applicazione dell’iva è alternativa all’imposta di registro. Si dovrebbe valutare il caso specifico.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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