- A seguito dell’aumento del prezzo dell’energia e del gas, le imprese e le famiglie hanno cercato soluzioni per risparmiare.
- Il mercato tutelato avrà termine a gennaio 2024, tuttavia fino ad allora è possibile ancora beneficiare della tutela dei prezzi.
- Il mercato libero può essere conveniente per risparmiare sul costo dell’energia, tuttavia è necessario scegliere con cura tra le offerte disponibili.
Il prezzo dell’energia e del gas ha visto un’impennata senza precedenti negli ultimi anni, che ha colpito sia le famiglie italiane che le imprese. A partire dall’inflazione, fino agli ultimi avvenimenti geopolitici, le cause di questo aumento sono molteplici.
Imprese e famiglie hanno adottato diverse strategie per risparmiare, come l’utilizzo dello smart working come alternativa all’ufficio, oppure scegliendo contratti di energia più vantaggiosi, o ancora cercando di limitare i consumi all’interno degli ambienti.
Scegliere tra mercato tutelato e mercato libero non è sempre facile: nel primo caso i prezzi sono tenuti sotto controllo dalle autorità di regolazione dell’energia, nel secondo caso invece è possibile imbattersi in offerte molto diverse tra loro. Vediamo in questo articolo se e quando conviene passare al mercato libero.
Mercato tutelato: come funziona
Il mercato tutelato consente un certo controllo sui prezzi dell’energia, perché si tratta di un regime di prezzi stabilito da ARERA, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Questa autorità va ad aggiornare periodicamente i prezzi in base alle oscillazioni del mercato. La stessa ARERA definisce quali sono i beneficiari di questo sistema:
“I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall’Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non abbiano ancora scelto un venditore nel mercato libero.”
Di fatto il mercato libero si affianca a quello tutelato. Inoltre, da gennaio 2021, la tutela è terminata per le imprese che utilizzano energia elettrica per una potenza superiore a 15 Kw. Queste realtà sono quindi passate progressivamente al mercato libero. Leggi anche: le proposte per le PMI sul mercato libero.
Per tutte le altre piccole imprese, e tutti i clienti non domestici, è stato istituito un passaggio progressivo al mercato libero, tramite un apposito Servizio a Tutele Graduali, che si attiverà nel concreto da aprile 2023. Il passaggio definitivo al mercato libero per le famiglie invece è disposto più avanti nel tempo.
In questi casi infatti si passerà dal mercato tutelato a quello di libero mercato a partire da gennaio 2024. Anche se queste sono le date stabilite per i passaggi, tuttavia è possibile per i soggetti specifici scegliere in qualunque momento precedente se passare dal mercato tutelato a quello libero.
Mercato libero: come funziona
Mentre nel mercato tutelato i prezzi vengono stabiliti periodicamente dall’ARERA, non è così nel mercato libero, per cui è possibile imbattersi in offerte anche molto diverse tra loro. Alcune di queste possono risultare vantaggiose, altre invece penalizzanti.
Nel dettaglio, bisogna ancora fare una distinzione nel mercato libero tra prezzo fisso o variabile: a stabilirlo è l’azienda fornitrice di energia, per cui l’impresa, o il privato che passa al mercato libero, deve informarsi con cura su quali sono le condizioni specifiche di fornitura:
- prezzo fisso: in questo caso per un certo periodo di tempo il prezzo rimane lo stesso. Si può arrivare anche a contratti a prezzo fisso di uno o due anni;
- prezzo variabile: in questo caso il prezzo è strettamente legato all’andamento del mercato, per cui è possibile che oscilli anche di molto nel tempo.
Il mercato libero presto diventerà realtà non solamente per le imprese, ma anche per le famiglie. Tuttavia è sempre consigliato analizzare bene le diverse offerte disponibili per poter fare una scelta. I fornitori possono infatti stabilire a propria discrezione prezzi e condizioni.
Tariffe nel mercato libero
Le tariffe nel mercato libero possono essere molto variabili. Ma quando conviene il passaggio dal mercato tutelato a quello libero? Non sempre, ma in alcuni casi è possibile risparmiare scegliendo il fornitore che propone un prezzo o condizioni contrattuali migliori.
Tuttavia, gli italiani non sempre sono informati sul proprio contratto di fornitura: cittadini e imprese spesso non sanno se si trovano ancora nel mercato tutelato oppure sono nel mercato libero. A lanciare l’allarme è Federconsumatori, che specifica:
“Lo verifichiamo quotidianamente negli oltre settanta sportelli della nostra Associazione e dalle tante telefonate che riceviamo: una parte consistente di cittadini non sa se il proprio contratto è nel mercato libero o in quello tutelato. Ancora di più, la grande maggioranza, non segue in nessun modo le evoluzioni dei prezzi, e non verifica mai la convenienza della propria tariffa.”
Le associazioni che tutelano i consumatori mettono in guardia cittadini e imprese nella scelta del contratto di mercato libero da siglare. La maggior parte dei consumatori ad oggi si trova nel mercato libero, tuttavia non sempre ne è consapevole.
La questione è piuttosto delicata: scegliere non sempre è facile, date le numerose informazioni da analizzare e confrontare. Federconsumatori indica ai cittadini le migliori pratiche da adottare, nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un aumento considerevole di prezzo: cambiare gestore, oppure chiedere condizioni più convenienti, oppure ancora, dove è possibile, rientrare nel mercato tutelato.
Tuttavia in alcuni casi è anche possibile trovare tariffe nel mercato libero molto convenienti. Per farlo si consiglia di confrontare alcuni elementi presenti in bolletta: quali sono le spese per l’energia, ma anche qual è la quota di commercializzazione.
Inoltre, rispetto al gas oggi l’energia sta scendendo di prezzo, per cui nel prossimo periodo è possibile accedere a tariffe molto convenienti. Infine, va considerato anche che fino alla fine di aprile 2023 è vietata la modifica unilaterale, da parte dei fornitori, dei contratti per la fornitura di energia.
Come funziona il Servizio a Tutele Graduali
L’ARERA dispone anche di un Servizio a Tutele Graduali per tutte le imprese o soggetti non domestici che si trovano ancora nel mercato tutelato, e dovranno passare obbligatoriamente a quello libero. Il servizio è disposto per piccole e micro imprese, e viene garantito da alcuni venditori scelti, sulla base di procedure di concorso.
Le tutele graduali sono disposte per i seguenti soggetti:
- piccole imprese, con un numero di dipendenti tra 10 e 50 e/o un fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro;
- alcune microimprese, con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, per cui la potenza da contratto è superiore a 15 kW.
In questi casi ARERA mette a disposizione il servizio fino al 30 giugno 2024 tramite A2A Energia, Hera COMM, Iren Mercato, Axpo Italia. Oppure, sono incluse anche:
- le microimprese, con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, per cui la potenza da contratto non è superiore a 15 kW;
- clienti non domestici diversi dalle microimprese, con potenza non superiore a 15 kW.
In questi casi ARERA mette a disposizione il servizio dal 1 aprile 2023 al 31 marzo 2027, con diversi fornitori in base alla regione specifica.
Mercato libero – Domande frequenti
Il mercato libero, a differenza di quello tutelato, non prevede prezzi di tutela per l’energia o il gas, ma sono stabiliti dai singoli fornitori.
Nel mercato tutelato l’ARERA controlla i prezzi dell’energia, aggiornandoli periodicamente. Nel mercato libero invece sono i fornitori a stabilire il prezzo, che può essere fisso o variabile.
Per alcune imprese il passaggio obbligatorio è già avvenuto, mentre in altri casi avverrà nel 2023 o a gennaio 2024. Ecco tutte le date.
Valeria Oggero
Giornalista